| SHORT THEATRE 2019 - XIV edizione COMPOSIZIONI 6 – 14 settembre 2019 ROMA La Pelanda | WEGIL | Teatro Argentina | Teatro India |
FESTIVAL TEATRI DI VETRO 12^ edizione COMPOSIZIONI 05/11/2018 - 11/11/2018 Danza, Musica, Teatro triangolo scaleno teatro | Teatri di Vetro Per il secondo anno approda al Teatro del Lido il Festival Teatri di Vetro, uno tra i più importanti festival italiani di arti sceniche contemporanee, giunto alla sua dodicesima edizione. Un festival dedicato esclusivamente ai linguaggi contemporanei e alla valorizzazione delle estetiche e della creatività emergente. Programma artisti che si distinguono per l’innovatività delle opere e per l’autorialità dei percorsi di ricerca, dall’eccellenza della scena contemporanea nazionale agli emergenti. L’Associazione culturale il triangolo scaleno nasce come compagnia teatrale d’innovazione nel 1991. Dal 2003 intraprende la realizzazione di eventi culturali, affiancando al lavoro artistico un impegno culturale concreto e progettuale fondato su una costante attenzione alla creazione scenica contemporanea e alla nascita di nuovi linguaggi e sperimentazioni. Dal 2007 al 2017 realizza undici edizioni di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee, con la direzione artistica di Roberta Nicolai. | |
SHORT THEATRE 13 - Provocare la realtà | |
Schegge D’Autore - Festival della Drammaturgia Italiana – XVII Edizione Rassegna di corti teatrali, monologhi e atti unici Premio Luce sul proscenio per Under 35 - II Edizione Direttore Artistico Renato Giordano
Anche in questo XVII Festival di corti teatrali prosegue – come nelle trascorse edizioni – l’artisticità contemporanea che ben contraddistingue l’identità professionale di un nutrito gruppo di ben 16 autori teatrali presenti con i loro “stringati” atti unici. Elaborano, con i loro “saperi”, le peculiarità delle loro drammaturgie a dir poco inusitate per varietà, ricchezza espressiva, finalizzate ad indagare lo stato di frammentarietà dell’esistente come dato su cui misurarsi.
Tra questi autori c’è molto impegno a riconsiderare la scrittura teatrale non solo come facoltà poetica “autoreferente”, ma soprattutto come fondamento scritturale d’alto livello professionale, inteso come “progetto d’autore” dal quale iniziare a costruire l’allestimento teatrale costituito da un insieme di elementi testuali di linguaggi verbali: “il testo” corredato con i linguaggi scenici “extra testuali” riassumibili nel dinamismo interattivo che lega le “ragioni del testo” con le “ ragioni della spettacolarità”.
Abbiamo chiesto a Renato Giordano, direttore artistico della rassegna, di elencarci le linee guida di quest’ importante Festival di drammaturgia che negli anni è servito a forgiare dei nuovi autori che possiamo ben definire la “generazione di Schegge”.
R “Schegge d’autore 2018 è arrivato alla diciassettesima edizione!. Auguri! E’ storicamente il Festival dedicato alla drammaturgia italiana più longevo del nostro Paese. Quello che “ha resistito” per più anni. Può sembrare un miracolo ma in realtà non lo è, perché Schegge non nasce da una volontà “politica” di supporto ad una manifestazione culturale, che si sa in Italia è difficile abbia lunga vita, ma dalla volontà degli autori iscritti allo SNAD di fare vetrina e palestra, di vedersi rappresentati. E lo SNAD è stato affiancato in quasi tutti gli anni di vita di Schegge dal Fondo PSMSAD, da alcuni anni transitato nell’ INPS, che dopo un periodo con attività rallentata dovuto a motivi organizzativi, ha ripreso a funzionare a pieno regime.
E gli artisti delle 4 arti creative che furono i fondatori dell’ex Ente, cioè gli autori drammatici, i pittori-scultori, gli scrittori e i musicisti, sperano fortemente che il Fondo, copra il buco dovuto alla chiusura di quasi tutte le istituzioni che supportavano la creatività artistica in Italia.
Se si va a controllare chi ha partecipato a Schegge dalla prima edizione ad oggi noi possiamo dire che quasi tutti gli artisti nuovi e interessanti del nostro panorama teatrale e culturale hanno iniziato o sono passati sul palcoscenico della manifestazione. E più di questo non si può chiedere ad una rassegna che vuole essere di tendenza. Così come si deve a Schegge il rilancio e lo sviluppo, un vero e proprio boom, avuto negli ultimi anni da parte del corto teatrale. Genere nato in Italia e che a seguito della nostra manifestazione ha visto un proliferare di eventi ..alle volte dei veri e propri cloni”
Anche quest’anno continua la consuetudine di segnalare un testo internazionale, vincitore di una selezione tra moltissimi autori stranieri. Continua la collaborazione con la Fondazione “Favi Annita” (Premio Luce sul Proscenio) Onlus per premiare e mettere in scena tre atti unici di Autore Under 35 iscritti allo SNAD. Buona Visione.” (il Direttore Artistico Segretario Generale SNAD Renato Giordano)
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“Autori nel cassetto, attori sul comò” A luglio 2017 al Teatro LoSpazio
La Direzione artistica del premio è di Michela Andreozzi, Alberto Bassetti, Rosario Galli e Francesco Verdinelli.
La durata massima di ciascuno spettacolo o estratto di spettacolo è di 15 minuti. Gli spettacoli sono votati dal pubblico e da una giuria tecnica. Le Giurie Tecniche delle serate preliminari sono composte da autori, attori, produttori registi e operatori dello spettacolo. Al pubblico verrà consegnata all’ingresso una scheda con i titoli degli spettacoli in gara nella serata: lo spettatore potrà dare la sua preferenza a tre degli spettacoli proposti. La Giuria Tecnica ha a disposizione un punteggio pari al numero dei voti del pubblico. Le schede del pubblico sono ritirate ogni sera alla fine dell’ultimo spettacolo: la giuria tecnica si riunisce al termine di tutti i corti teatrali e, sommando i voti espressi dalla giuria a quelli del pubblico, dopo 15 minuti dalla fine dell’ultimo spettacolo, viene nominato il vincitore della serata (vengono comunicati alle compagnie i voti attribuiti a ogni spettacolo sia dal pubblico che dalla Giuria Tecnica). I finalisti, vincitori delle serate, riproporranno lo spettacolo nelle semifinali e nelle finali con il medesimo meccanismo di votazione: schede del pubblico e voti della Giuria Tecnica. |
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“URGENZE” Dal 18 maggio al 4 giugno al Teatro Tordinona
“Pagina bianca.
Block notes. Matita. Penna. Ticchettio Scrivere. Blocco. Vino. Ricominci. Non puoi non scrivere. Capita anche a te che quello che scrivi cammina già sul palco? Odora già di spettacolo? È un’Urgenza?” Francesca R. Miceli Picardi La rassegna/concorso nasce da un’idea di Francesca Romana Miceli Picardi autrice, regista e attrice, sostenuta e coadiuvata da Ulisse Benedetti, Lara Panizzi e Marianna Stoico. Abbiamo lavorato per più di un mese per dare vita ad un Festival autoprodotto che potesse dare voce ad autrici ed autori e alle loro "Urgenze". Più di 110 testi arrivati per questa prima edizione. |
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“SCHEGGE D’AUTORE” Festival della Drammaturgia Italiana – XVI Edizione Rassegna di corti teatrali, monologhi e atti unici.
Dedicato ad Ettore Scola. Quest’anno anche la I Edizione del premio Luce sul proscenio per Under 35.
Lunedì 12 dicembre si è aperto il sipario del Teatro Tordinona per la nuova, ricchissima edizione di “SCHEGGE D’AUTORE”, il Festival della Drammaturgia Italiana, ideato da Renato Giordano, giunto quest’anno alla sua XVI edizione, e svolto in collaborazione con lo SNAD. Nuovi autori e interpreti si sfideranno sul palco dello storico Teatro Tordinona per dar vita all’appuntamento che, anno dopo anno, si riconferma tra i più apprezzati e seguiti della Capitale.
Tanti i testi selezionati dall’attenta Giuria, della quale faceva parte il Maestro Ettore Scola e al quale è dedicata l’edizione di quest’anno. Diciotto gli autori selezionati durante l’anno che hanno presentato monologhi, corti e atti unici. I testi verranno portati in scena ognuno per tre sere consecutive, fino al 23 dicembre, serata finale di premiazione. Un’edizione che si caratterizza per interessanti lavori realizzati da importanti nomi del teatro italiano, ma anche un’occasione di grande visibilità per i nuovi autori e attori emergenti.
Novità di quest’anno sarà la prima Edizione del Premio “Luce sul Proscenio”, dedicato agli autori Under 35 e promosso dalla Fondazione Favi Annita Onlus. Il Premio sarà presentato all’interno del Festival “Schegge d’Autore”.
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Teatri di Vetro 10° edizione
Dieci anni di infinito stupore.
Contro ogni previsione, il progetto si è fatto spazio di esperienza, interprete di una realtà dispersa. Ne ha interrogato i frammenti, le cifre, gli emblemi. Ha osservato le sue tessere, le ha lette tanto più significanti quanto più distanti, tra loro e dall’insieme. Pluralità dei linguaggi.
Non si è arreso a tendenze. Ha rilanciato la strategia della contemplazione. E intanto ha edificato le mura, in assi e mattoni, che rendono effettiva la realizzazione di un festival.
Ha sostato sui limiti, sui confini, si è nutrito del caotico, dell’errante, ha osservato i fenomeni e l’architettura che li contiene. Ha tentato di salvarli. Dallo spreco, dalla dispersione, dal consumo.
Ha seguito il ritmo del respiro. Respiro non continuo, non progressivo, non lineare. Organismo tra organismi, ha tratto slancio dal suo stesso frammentarsi.
Senza questa danza, senza questa perdita incessante di energia con tanto di ciò che è all’esterno, la scena contemporanea, per me, è semplicemente inimmaginabile.
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Attraversamenti Multipli è un festival creato da Margine Operativo che si interroga sulle relazioni tra linguaggi artistici contemporanei e il presente inserendo eventi in spazi urbani e in luoghi vitali della metropoli di Roma.
Attraversamenti Multipli è un progetto che ama muoversi sulle linee di confine tra differenti codici artistici e nelle zone di prossimità tra arte e vita. L’ edizione 2016 a Roma si sviluppa attraverso 8 giorni di eventi artistici dal 20 ottobre al 30 ottobre in 4 location diverse |
SHORT THEATRE 11 – KEEP THE VILLAGE ALIVE
Dandosi ogni anno un titolo diverso, Short Theatre cerca di fornire una chiave di lettura dei suoi contenuti e di nominare un grande e fluido romanzo, articolato in momenti che ne rappresentano i capitoli narrativi. Quest’anno KEEP THE VILLAGE ALIVE è un motto, un’esortazione, un invito, il titolo di un concept album. Qualcosa di semplice, di lettura quasi scontata, ma che lancia un pensiero che pure bisogna tenere presente, una raccomandazione e un invito ad impegnarsi tutti a mantenere vivo il villaggio. Impegnarsi a fare qualcosa che cambi la condizione in cui siamo, qualcosa che ascolti le nostra capacità e desideri non solo di resistere, ma anche di ricostruire.
MANTENERE VIVO IL VILLAGGIO significa occuparsi del tessuto connettivale, quello che in anatomia tiene insieme i muscoli e le ossa del corpo umano. Significa cercare di intervenire sulla struttura della nostra società, sfiancata e incontinente. Ognuno dovrebbe fare la sua parte.
Il dovere e il senso dell’arte dovrebbe essere quello di lavorare affinché si costituiscano valori adeguati alle necessità e ai vuoti dell’epoca in cui viviamo, che sappiano leggere e sappiano dialogare con le complessità della realtà a cui apparteniamo per poter immaginare realtà ulteriori che disegnino nuovi territori di confronto e di analisi. L’artista dovrebbe rispondere con il proprio pensiero e la propria pratica alle urgenze del reale e non solo alle tensioni e derive formali ed estetiche. Raccogliere nei gesti, nelle parole e nelle forme la tessitura rizomatica della realtà.
Pensare l’impensabile.
MANTENERE VIVO IL VILLAGGIO penso significhi questo: credere davvero che l’unione faccia la forza, che si possa produrre un’energia centrifuga che contamini orbita dopo orbita i villaggi che ci girano intorno; e insieme lasciarsi contaminare, farsi villaggio in orbita. Immaginare un piccolo Stato, dicevamo tempo fa, temporaneo, con delle regole e delle abitudini, delle eccezioni e degli sconfinamenti. Un luogo in cui rintracciare un’identità dispersa, un luogo da cui ripartire, divisi e uniti, singoli e comuni.
Un luogo dove la paura e l’incertezza siano esperienze della vita, non motivi di ricatto. Un luogo dove le differenze siano un principio e non una fine, e dove si coltivino forme specifiche di resistenza e intervento. Un’utopia. Un’utopia possibile. Un luogo dove tornare ad imparare e a coltivare utopie. Perché solo se si ha chiara la meta il tragitto sembra percorribile.
KEEP THE VILLAGE ALIVE: condividiamo una meta e perseguiamola. FABRIZIO ARCURI
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Teatro India, 20 | 28 giugno 2016 Anche il 2016 è un anno in cui il Teatro di Roma danza. Il teatro che danza è infatti la nostra finestra aperta alla creatività che usa il corpo in movimento, alle plurali forme della performance di oggi, alle nuove tendenze del teatrodanza, del teatro fisico, del teatro dei corpi e d’azione. La nostra vetrina comprende sia nomi già affermati sia autori da scoprire così come altri in emersione, partendo in prima istanza dagli artisti che a Roma operano, e suggeriamo al nostro spettatore di considerarla tenendo conto che siamo partner del festival Romaeuropa, che nei nostri due teatri, Argentina e India, propone il meglio della scena internazionale e le novità più fresche del panorama italiano. Cominciamo con Virgilio Sieni che firma Le Sacre, dalla Sagra della primavera di Stravinskij, con un Preludio, sempre diretto dal coreografo fiorentino, su musica originale di Daniele Roccato. L’incontro con la celebre partitura del compositore russo dà origine a uno spettacolo corale, nel quale la frammentazione/segmentazione del gesto e dei movimenti, tipici del linguaggio di Sieni danno ancora più drammaticità al senso del rito che la musica esprime. A seguire, all’interno del ciclo dedicato ai Teatri del Sacro, il festival diretto da Fabrizio Fiaschini a Lucca, ecco Corrispondenze, con coreografie di Claire-Lise Daucher e Roberto Aldorasi: è l’incontro fra due donne, una che ha scelto la clausura l’altra l’affermazione professionale, l’una proiettata tutta nel mondo l’altra lontana dai ritmi contemporanei. Due sorelle vicine e lontane, con alle spalle un nodo famigliare da sciogliere, ciascuna alla ricerca di se stessa e dell’altra. Michele Di Stefano ritorna al Teatro di Roma con una composizione d’ensemble: Impression d’Afrique, creata nel 2013, attraverso la quale perlustrare l’esotico in maniera del tutto originale. Qui è l’Africa testimoniata nell’omonimo romanzo di Raymond Roussel del 1910. Sono tutti pretesti, o netti punti di partenza e di ispirazione per proseguire nella ricerca coreografica così speciale e unica di mk, dove le storie si disperdono per lasciar spazio a personaggi che paiono ancora una volta nipoti di Beckett o figli di un immaginario tutto non-senso, estremamente poetico, fra conturbazioni e “simpatie”. Fabrizio Favale, con la sua compagnia Le Supplici, presenta invece Ossidiana. E’ certo la natura, la materia primordiale, il punto di partenza di questa coreografia che attiva dinamismi continui in un costante fluire dei corpi nello spazio, quasi reazioni chimiche fra elementi diversi eppure incatenati, in una danza di bel fascino. Torna Enzo Cosimi, cui il Teatro di Roma tiene molto, con la sua lunga ricerca coreografica, energica, sorprendente, densa, conturbante, mai scontata, acida e insieme poetica. Estasi è il secondo tassello del trittico dedicato alle passioni dell’anima. Estasi come stato estremo del desiderio, fra erotismo e misticismo, per sfiorare alla sua maniera il combattimento amoroso fra eros e thanatos, con tocchi pop e punte sublimi, e col consueto tocco teatrale. Torna anche la coreografia silenziosa, quasi sussurrata, mai violenta o forzata di Julie Ann Anzilotti. In Theatre Dances la Compagnia Xe è questa volta all’opera con un quartetto d’interpreti per indagare i confini fra solitudine e relazioni, assenza e presenza, a se stessi e agli altri, in una coreografia composta di brani per ambienti diversi, e per piccoli gruppi di spettatori, attraverso la quale mettere a nudo e attivare in modi inediti anche la relazione fra performer-danzatore e spettatore-testimone. Salvo Lombardo è figura singolare di attore-performer-coreografo-danzatore, alle sue prime creazioni, come questa Casual Bystanders, con protagonista un trio di d’interpreti, fra i quali lo stesso autore: si tratta di una partitura di gesti, movimenti, azioni nello spazio dedotti dall’osservazione di movimenti e gesti degli astanti veri in spazi pubblici e ambienti urbani. Ne risulta quasi un precipitato dei corpi viventi, concreti, quotidiani che abitano le nostre città. Trasfigurazione della mimesi, dunque, fra astrazione e invenzione. Michele Pogliani propone una coreografia corale, #Black 2.0 nella quale dipana il proprio linguaggio coreografico debitore di maestri del moderno come Cunningham, Childs, Wilson. Musica e buio disvelano i corpi nella loro dimensione ambigua, quasi imperscrutabile. Una creazione dove il mistero, l’intravisto, la notte, il nascosto sono elementi che diventano materia pura, magmatica. Il percorso dedicato al teatro che danza si chiude con una ospitalità internazionale di tutt’altro segno. Dalla Bulgaria approda Ballet Arabesque, una delle formazioni storiche di questo paese, con una proposta dal gusto più tradizionale seppure reinventata: Carmen Collection rivisita la Carmen di Bizet adottando la forma di un vero e proprio defilè di moda. Qui l’abito fa letteralmente il danzatore e la danzatrice. Uno spettacolo per tutti, che omaggia la tradizione trasfigurandola con gusto pop e contemporaneo. Antonio Calbi Direttore del Teatro di Roma – Teatro Nazionale |
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INVENTARIA 2016 La compagnia DoveComeQuando presenta la VI edizione di INVENTARIA, una realtà in continua crescita grazie a tutti gli artisti e gli operatori che ogni anno la arricchiscono, rendendola sempre più una esperienza, un festival, una festa. Sono state selezionate le 18 compagnie in concorso nelle tre sezioni Spettacoli, Monologhi/Performance e Corti teatrali. "INVENTARIA", dal latino invenio, trovare; "INVENTARIA", come invenzione, novità; "INVENTARIA", come inventario, molteplicità; "INVENTARIA", come ventata d'aria, d'aria fresca. Nelle sue molteplici declinazioni, il teatro è ossigeno, sa sorprendere, respira da millenni! DOVE, COME E QUANDO Organizzato dalla Compagnia DoveComeQuando, il Festival avrà luogo anche quest'anno nello storico Teatro dell'Orologio di Roma, dal 9 al 22 maggio 2016 e come l'anno scorso sarà suddiviso in due sale, la Sala Mario Moretti e la Sala Gassman, e quattro sezioni (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali, Fuori concorso). Ciascuna sezione di concorso si avvarrà di una giuria qualificata e tesa alla scoperta. Focus del Festival è la drammaturgia contemporanea, comprensiva delle sue forme più moderne, come quelle del teatro-danza, delle partiture fisiche e della sperimentazione. LA FESTA DEL TEATRO OFF INVENTARIA 2016 è un concorso, ma è soprattutto una festa - la festa del teatro off. Pluralità di linguaggi, di modi di intendere il teatro, di scambio aperto: sono questi i veri fini di INVENTARIA. Due settimane in cui l'evento teatrale è vissuto dalla sua prima concezione (l'aspetto drammaturgico) alla messa in scena, per finire con la sua documentazione (mostra fotografica). Rispetto a tutto questo, i premi - quest'anno ancora più ricchi - non sono che la (gustosa) ciliegina sulla torta. L'UNIONE FA LA FORZA E IL FEEDBACK DEI GIURATI...PURE Quella che offriamo è una vetrina, con una cassa di risonanza molto maggiore di quella che avrebbero i singoli spettacoli se presi singolarmente. Oltre al riscontro del pubblico, gli artisti potranno avere un feedback diretto dai giurati. Non c'è nulla di meglio di un parere esterno, qualificato e disinteressato per individuare i punti di forza e gli aspetti da affinare del proprio lavoro. PARTECIPAZIONE TOTALMENTE E VERAMENTE GRATUITA Tenendo fede alla sua mission, ossia essere un festival organizzato da artisti per artisti, anche per il 2016 INVENTARIA è un festival a partecipazione totalmente e veramente gratuita (niente spese di segreteria per iscriversi). E tutto questo, per di più, nella totale assenza di finanziamenti pubblici, ma solo grazie all'intraprendenza, al lavoro e al desiderio, che sono poi anche i pilastri di una sana e sincera produzione artistica. Ebbene, nessuno può essere più lieto di noi nell'annunciare che INVENTARIA 2016 è un festival a partecipazione gratuita e lo è fino in fondo. SOSTENIBILITA' Mentre in tutta Italia - e specialmente nella Capitale - i teatri chiudono e manifestazioni simili alla nostra non vengono riproposte per mancanza di fondi, noi, che ci siamo sempre basati sulle nostre forze, non solo andiamo avanti, ma prendiamo sempre più velocità. Le chiavi del nostro successo sono la sostenibilità, l'assoluta assenza di sprechi e una gestione appassionata, realizzata da artisti per altri artisti. FOTOGRAFIA DI SCENA E DRAMMATURGIA Al Festival sono abbinati il concorso fotografico Scene da una fotografia e il Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, altre due occasioni offerte da DoveComeQuando alle forze emergenti rispettivamente della fotografia di scena e della drammaturgia italiane. Dare visibilità ai giovani talenti fa parte della missione che ci siamo scelti e che, nel "nulla che avanza", ci teniamo ben stretti nella convinzione che l'incontro e la rete vincano sull'isolamento. |
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SHORT THEATRE 10 #Nostalgia di futuro Roma 3 > 13 settembre 2015 | La Pelanda; Teatro India; Biblioteca Vallicelliana Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città, Short Theatre 10, ideato e organizzato da AREA06 con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, è realizzato con il sostegno del MiBACT e di Roma Capitale, in collaborazione con La Pelanda - Centro di produzione culturale, Factory, Zètema Progetto Cultura, Teatro di Roma e SIAE ed è inserito nel cartellone dell'Estate Romana 2015. Il festival multidisciplinare Short Theatre ogni anno costruisce e ricompone una vera e propria "comunità teatrale" (di spettatori, operatori e artisti), accogliendola negli spazi de la Pelanda - centro di produzione culturale all'interno del MACRO – sede centrale del festival e, domenica 13 settembre, anche al Teatro India e alla Biblioteca Vallicelliana, per due eventi specifici. Quest'anno Short Theatre tocca il traguardo dei dieci anni scegliendo il sottotitolo - "NOSTALGIA DI FUTURO"- che richiama l'anniversario e un primo cammino compiuto. Il programma risponde alle questioni poste dal sottotitolo, in coerenza con i progetti ospiti, gli incontri, il cinema, i laboratori aperti al pubblico e le performance non solo teatrali - dove lo spettatore diventa performer a sua volta - in un gioco di rimandi e di doppi, in cui un set o un racconto particolare vengono invasi dal reale. La direzione artistica di Short Theatre, da dieci anni a cura di Fabrizio Arcuri, nasce da un collettivo di persone che per prime si pongono le questioni messe al centro del festival. < Il sottotitolo dell’edizione 2015 di Short Theatre è NOSTALGIA DI FUTURO, una condizione e una sensazione per descrivere un paesaggio, e raccontare un orizzonte impossibile. Questa è l’era geologica in cui l’uomo sembra essere primo e unico motore di ogni cosa, tranne, forse, che del proprio futuro. Dieci anni fa abbiamo provato a immaginare come ci sarebbe piaciuto essere oggi. Adesso continuiamo a immaginare come ci piacerebbe essere, oggi >. Il festival non vuole rappresentare una generazione o delle tendenze, ma cerca di cogliere suggestioni e di descrivere un'idea del "fare teatro", offrendo possibilità di sguardo su nuove frontiere, da conquistare o scoprire. Per questo l'offerta cerca di essere più varia e internazionale possibile, seguendo i linguaggi più diversi del contemporaneo, presentando spettacoli in prima nazionale, approfondendo con gli incontri a tema o attraverso gli sguardi critici più diversi. “Dieci anni sono un traguardo inaspettato – conclude il direttore artistico Fabrizio Arcuri - e l'attenzione delle istituzioni in questi anni di continui e costanti cambiamenti ci danno la forza e la motivazione per continuare a inventare, trasformare e accogliere il fertile panorama creativo italiano e internazionale che arricchisce le scene e i linguaggi più diversi, che trova sempre nuovi modelli di confronto con la realtà”. Molte le presenze internazionali, i progetti speciali e i gruppi italiani. http://www.shorttheatre.org/ |
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Teatro Lo Spazio, per l'ottavo anno consecutivo, dal 20 Luglio al 1 agosto sarà in scena la rassegna: "AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMO' " Tutte le sere dal 20 luglio al 1 agosto alle 20,45 Corti teatrali di 15 minuti ciascuno votati dal pubblico e dalla giuria, il pubblico e una giuria di artisti ed operatori dello spettacolo scelgono gli spettacoli che saranno in scena nella prossima stagione al Teatro Lo Spazio. |
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Fringe Festival 2015 Oltre 100 Eventi, 500 Artisti italiani e internazionali, 9 spettacoli a sera, 10 ore di Performance al giorno, Mercato e Aree ristoro, Attività per bambini, Degustazioni, Mostre, Arte, Artigianato, Workshop.. Dal 30 maggio al 5 luglio 2015, 82 spettacoli e 18 eventi speciali |
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Line "0" Open Space_Performance Art Festival Dal 21 al 28 Febbraio 2015 presso la Rampa Prenestina Line “0” Open Space è un festival multidisciplinare, a cura dell'Associazione Culturale Beat 72, che trae ispirazione dalle festività dell’antica Atene, le Lenee, nel corso delle quali gli autori erano chiamati a gareggiare in agoni comici, poetici, esibizioni di arti varie: le prime manifestazioni di “Arte Totale” della storia. Dal 21 al 28 Febbraio 2015 presso la Rampa Prenestina artisti appartenenti a vari ambiti presenteranno performance uniche ed originali in un prezioso connubio tra arte, architettura, teatro, letteratura, poesia. Line “0” Open Space_Performance Art Festival aprirà le porte al pubblico Sabato 21 Febbraio alle ore 19.00 con un gesto simbolico e propiziatorio che darà il via alla lunga kermesse di eventi che per una settimana si alterneranno negli spazi di Via Aquilonia. "La rassegna si configura prevalentemente come un conglomerato di tribù, gruppi, nazioni, squadre, che, per affinità, amicizia, disciplinarietà, costituzione o altro si sono aggregate prima o dopo l'organizzazione dell'evento LINE "0". Queste "nazioni" sono identificabili a volte come compagnie teatrali, altre con il nome dell'ente che le propone, altre ancora con il nome del "leader", altre ancora con sigle o nomi simbolici e significanti; ciò non toglie che ogni performance ha una sua autonoma libertà e che esistono nella rassegna "cani sciolti" disgregati o in attesa di essere aggregati dai critici e dal pubblico." (Bruno Mazzali) La rassegna è idealmente dedicata a due artisti della performance storica, Demetrio Stratus e Renato Mambor, che saranno ricordati con due spazi a loro dedicati: Auditorium D.S e Spazio Trousse. |
Angelo Mai Italia Tropici 7 febbraio 2015 Altrove Un progetto Angelo Mai, mk Direzione artistica Michele Di Stefano Direzione organizzativa Anna Damiani Direzione tecnica Paolo Panella Comunicazione Sylvia De Fanti, Alessandra Perna Ufficio stampa Cristina Brizzi Grafica Lau Chourmo Foto Michele Di Stefano – elaborazione grafica Margherita Morgantin La postura è essenziale. Siamo tutti affacciati, emaniamo spazio dalle nostre solitudini e intersechiamo il lavorio, l’intreccio, la relazione, l’orlo. La danza come condizione permanente di questa instabilità che in Tropici continua a rischiare sull’umano, sulla grande disponibilità degli artisti a condividere l’atteggiamento sempre un po’ last minute nei confronti delle teorie che muovono i progetti culturali. Il programma prevede una strana sintonia di corpi solitari che si presentano e ripresentano nello stesso spazio, il primo giorno in una rarefazione assoluta, il secondo in una cascata tropicale. Uno sbilanciamento voluto, che vi invitiamo a frequentare nella sua totalità. Incontrare il pubblico è la forma più bella di arrotondamento del calcolo solitario. Tropici a febbraio è ovviamente anche una primavera dell’Angelo Mai. La meteorologia è essenziale, pure. | |
Autori per Roma GIUSEPPE MANFRIDI, PIERPAOLO PALLADINO, FRANCESCO MONTANARI, FABIO BUSSOTTI, ALESSANDRA COSTANZO, ANDREA MURCHIO, CRISTINA AUBRY, GRAZIANO GRAZIANI,SIMONA SENZACQUA, POETI DEL TRULLO CON ALTRITALIANI Direzione artistica Pierpaolo Palladino
Dal 16 al 19 ottobre presso i Centri Culturali Elsa Morante, Aldo Fabrizi e Gabriella Ferri
Roma raccontata dagli occhi dei migranti di seconda generazione, vissuta attraverso la fede calcistica, una capitale che raccoglie le testimonianze della seconda guerra mondiale e oggi si guarda allo specchio grazie alle parole di grandi nomi del teatro e poeti. Tutto questo è Autori per Roma in scena dal 16 al 20 ottobre presso i Centri Culturali Elsa Morante, Aldo Fabrizi e Gabriella Ferri: uno sguardo poetico, teatrale e artistico sulla Città Eterna, affidato alla penna attenta di Pierpaolo Palladino, Graziano Graziani, Elia Marcelli, Giuseppe Manfridi e portato in scena da volti noti come Francesco Montanari, Fabio Bussotti, Alessandra Costanzo, Andrea Murchio e Cristina Aubry e le musiche del maestro Pino Cangialosi.
Gli spazi in questione, dedicati ad alcuni dei nomi più alti della cultura romana dell’ultimo secolo, in occasione di Autori per Roma saranno così animati da chi racconta, scrive e suona ispirandosi alle molteplici anime di Roma.
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Schegge D'Autore 2014 Festival della Drammaturgia Italiana XIV Edizione Roma 30 settembre 2014 teatro Tordinona
La XIV edizione di ''Schegge d'autore'' prosegue con la terza parte, dal 6 all'8 ottobre, oltre alla commedia fuori concorso ''Un Singapore Sling'' di Renato Giordano e Franco Oppini, andrà in scena il corto ''Encontros con Pessoa'' del commediografo, fotografo e giornalista Salvatore Scirè, in omaggio alla figura del grande poeta portoghese . Dedicato all¿orsa Daniza, sfortunata protagonista del recente e discusso incidente avvenuto in Trentino, sarà il corto ''Ninna Nanna'' di Tim Beauberg, un monologo che racconta la storia di una ragazza in Alaska e il suo rapporto con gli animali e la natura. Infine due storie che indagano il rapporto di coppia: ''Hotel Champagne'', di Lucio Castagneri e ''La scala nascosta'' di Massimiliano Perrotta..
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Short Theatre 9 La rivoluzione delle parole Roma dal 4, 14 e 25 settembre 2014
è l’occasione per indagare i meccanismi che possono rivoltare le condizioni del nostro presente, di una crisi così organica che si fa dimenticare: il linguaggio come territorio di costruzione di un nuovo immaginario, che non solo resista al contemporaneo ma tenti di realizzare un futuro, ora e qui. Senza più rimandare quest’appuntamento.
Siamo pronti da sempre, eppure nessuno ci chiede mai di esserlo davvero. Proviamo a capire se possiamo dimostrare di esserlo, senza che nessuno ci convochi. Scopriamo, ora, cosa siamo capaci di fare, cosa siamo capaci di dire.
Chi è ad avere il diritto, e chi il dovere, di parola? Quali le parole che possono raccontare il nostro domani imminente (quello che sarà e quello che vogliamo)? C’è possibilità per una nuova retorica? Quali le cose indicibili, le immagini indescrivibili, ma comunque necessarie?
Nel Giulio Cesare Cinna (non il congiuratore ma l’inutile poeta) dice che "ci sono parole per cose che noi ancora non conosciamo, parole capaci di cambiare il mondo". Nel 450° anniversario dalla nascita del bardo inglese, gli rendiamo omaggio interrogandoci sul ruolo degli intellettuali e degli artisti e sul senso delle loro parole, un senso addormentato e a volte opaco, ma forse non ancora sconfitto.
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Teatri di Vetro 2014 VIII Edizione: SpecieProtetta Roma dal 15 al 23 settembre
Specie protetta. Se si apre “La lista rossa della flora italiana” appaiono foto di fiori e piante magnifiche, rare, necessarie all’ecosi- stema che l’azione dell’uomo, il suo stile di vita e i suoi valori mettono seriamente a rischio di sopravvivenza. Constato che le condizioni della nostra flora sono drammaticamente simili a quelle di almeno tre generazioni di ar- tisti. Non voglio insistere sulla metafora. Ho solo una nota, molto personale.
Se voglio nominare il mio fare, lo chiamo cura. Curare implica un’azione e un oggetto da salvaguardare, perché bello, prezioso, utile, necessario.
A tutti. La creazione contemporanea è questo oggetto. Un festival. L’ottava edizione. Il contesto in cui questa edizione è stata progettata ha determinato la scelta artistica. Credo che se un festival ha ancora un’utilità, ma la chiamerei una responsabilità, è quello di tentare di farsi finestra sull’oggi.
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Operaestate 2014 Festival Veneto 34^ Edizione
40 città coinvolte, oltre 300 serate di spettacolo tra luglio e agosto, tra una pedemontana veneta ricca di arte e di storia. A testimoniare la cultura come presidio irrinunciabile di un territorio che crede ancora nell'arte e nella bellezza.
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Kilowatt Festival 2014 Sansepolcro (AR) XII Edizione 19-26 luglio
l festival Kilowatt e la casa editrice Titivillus promuovono la quarta edizione di un premio attribuito dalle compagnie che hanno inviato i loro materiali ai Visionari, per la selezione di Kilowatt.
Il premio, ideato dal direttore artistico di Kilowatt Luca Ricci e dal critico teatrale Franco Quadri, viene assegnato ogni anno a un giovane curatore, cioè al direttore artistico di un festival o di un teatro, oppure al responsabile di una rassegna o di uno spazio non convenzionale, che si sia distinto per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo, per la forza della propria proposta artistica, per la capacità di accoglienza, nonché per la trasparenza e la correttezza professionale.
Il vincitore, premiato durante una cerimonia pubblica all’interno del programma di Kilowatt, ottiene 30 volumi a sua scelta all’interno del catalogo della casa editrice Titivillus.
Fino al 2012 il Premio è stato organizzato in collaborazione con la casa editrice Ubulibri di Milano.
Each year the companies participating in the selection of Kilowatt may vote on behalf of a young Italian curator who manages successfully the programming of a festival or a theatre.
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Teatro Lo Spazio - Autori nel cassetto 17-31 luglio Roma Concorso di corti teatrali. |
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Primavera dei Teatri - XIV Edizione
Festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, Primavera dei Teatri testimonia la volontà di un piccolo e suggestivo centro di una tra le regioni più disagiate del territorio nazionale di diventare luogo privilegiato del dibattito culturale nazionale. E conferma la volontà di sfidare la propria condizione di arretratezza culturale, contribuendo al processo di rinnovamento del linguaggio scenico in Italia. Il festival è ormai un polo di riferimento al Sud per la drammaturgia contemporanea e la nuova creatività, cantiere di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Primavera dei Teatri ha contribuito negli anni all’affermazione di molti artisti italiani dell’ultima generazione, alcuni dei quali consacrati in seguito da prestigiosi riconoscimenti. Appuntamento unico nel meridione, il festival riflette sulla società contemporanea, registra idee e interrogativi estetici, punta sui giovani anche rischiando molto. Diretto e organizzato da Scena Verticale, il festival giunge nel maggio 2014 alla quindicesima edizione.
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Casa dei Teatri Villino Corsini 16 Maggio – 4 Luglio 2014 PER FARE IL TEATRO CHE HO SOGNATO
Ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.
Gli incontri presentano compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un’attività non rilevabile con i tradizionali sistemi – ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, “sostenibili”. La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.
Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima, nel trimestre maggio/luglio 2014 e la seconda nell’autunno 2014 con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un “dialogo critico”, sono alcuni ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”, giornalisti della webzine “Teatro e Critica” e operatori della “Casa dello Spettatore” di Giorgio Testa.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale in collaborazione con Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo Università di Roma “La Sapienza”, Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura. A cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro.
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Teatro dell’Orologio 25 Maggio 2014 INVENTARIA III° EDIZIONE
Festival teatrale organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, diretta da Pietro Dattola.
Il Festival si divide in tre sezioni, spettacoli, corti teatrali e monologhi/performance. Nell'ambito del Festival sarà rappresentato il testo vincitore del Premio nazionale di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio, e saranno esposte le fotografie dei finalisti del concorso Scene da una fotografia.
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HA RIAPERTO A ROMA IL “RIALTO”: COSA E’ STATO E COSA SARA’
Fino al mese di marzo 2009 il Rialto è stato, a Roma, uno degli spazi culturali indipendenti più attivi e frequentati della città, punto di riferimento per artisti, clubber e amanti della buona musica, del teatro d’avanguardia, delle arti, della sperimentazione. Poi, con l’accusa di «disturbo della quiete pubblica e intrattenimenti danzanti non autorizzati», il Commissariato Trevi Campo Marzio ha dispostoun’azione di polizia che ha coinvolto 120 operantitra Polizia, Polizia Scientifica, Unità cinofile, Usl, battaglione dei Carabinieri. Un sequestro che il Tribunale di Roma, tramite sentenza, ha descritto come azione degna della cattura di importanti latitanti di mafia.
Dopo cinque anni, tre processi, nove imputazioni e innumerevoli udienze, il 14 febbraio scorso ilTribunale di Roma ha assolto gli organizzatori del Rialto perché il reato non sussiste e ha ordinato l’immediato dissequestro dei locali.
Una vicenda a dir poco kafkiana e paradossale che consegna a Roma uno dei suoi spazi più amati e frequentati di sempre.
Così, lo scorso week end, dal 24 al 26 Aprile, in migliaia hanno letteralmente invaso il civico n. 4 di via Sant’Ambrogio, nel cuore del Ghetto, in pieno centro capitolino. Tre giorni di musica, arte, cultura, videoinstallazioni, clubbing. Antipasto di un percorso che punta a «un decisivo rilancio della cultura contemporanea nella capitale».
Per fare il punto di ciò che è stato e soprattutto diciò che sarà il Rialto del futuro, abbiamo incontrato il presidente dell’associazione Rialto Sant’Ambrogio Luigi Tamborrino.
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PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2013 – decima edizione PREMIO TUTTOTEATRO.COM “RENATO NICOLINI” 2013 – seconda edizione “IN LUCE” DI FRANCESCA COLA SI AGGIUDICA A MAGGIORANZA IL PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2013 CARLO FUORTES E VIRGILIO SIENI RITIRANO A ROMA IL PREMIO TUTTOTEATRO.COM “RENATO NICOLINI” 2013
Al Teatro Villa Torlonia sono stati assegnati domenica 22 dicembre 2013 i Premi
Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” e “Renato Nicolini”, istituiti
dall’associazione Tuttotatro.com con la direzione di Mariateresa Surianello.
I Premi promossi dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma
Capitale in collaborazione con la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea e
con Zètema Progetto Cultura, sono stati attribuiti dalla giuria, presieduta da Grazia Maria
Ballerini, nipote di Dante Cappelletti, e composta da Roberto Canziani, Gianfranco Capitta,
Massimo Marino, Laura Novelli, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello e Aggeo
Savioli quale membro onorario.
Sul palco del Teatro Villa Torlonia dopo un saluto di benvenuto di Emanuela Giordano
direttrice artistica della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, e un
augurio di nuovo corso per la politica culturale romana di Mariateresa Surianello, Ottavia
Nicolini, figlia di Renato ha consegnato il Premio Tuttoteatro.com “Renato Nicolini” a Carlo
Fuortes, neo sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, e a Virgilio Sieni, danzatore e
coreografo fiorentino, direttore della Biennale Danza di Venezia.
Maria Grazia Ballerini, nipote di Dante Cappelletti e presidente della giuria, ha premiato invece
il progetto di spettacolo In luce di Francesca Cola/Volvon Teatro e ha letto le segnalazioni
attribuite ai progetti Anime morte di Teatrodilina e Falsae praetextae di Lucilla
Lupaioli/Bluestocking per la decima edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti
sceniche “Dante Cappelletti”.
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ATTRAVERSAMENTI MULTIPLI
PRESAGI … di un arte rivolta al futuro che continua a generare atti, pensieri, azioni
Attraversamenti Multipli è un festival creato da Margine Operativo che si interroga sulle relazioni tra linguaggi artistici contemporanei e il presente.
Il percorso di questa edizione è accompagnata dalla parola PRESAGI e dall’ immagine di un deserto e di un albero ostinato.
Il deserto è l’ immagine che ci sembra più appropriata per questa edizione, che nasce nel segno della precarietà e dell’ incertezza economica.
Attraversamenti Multipli in tutte le sue edizioni - la prima è stata nel 2001 - ha sempre intercettato attraverso bandi pubblici finanziamenti provenienti da Enti pubblici.
Quest’ anno stiamo assistendo all’ implosione delle politiche culturali degli Enti Pubblici del Lazio. Nell’ anno 2013 la Regione Lazio ha scelto di bloccare i finanziamenti per la cultura, la Provincia di Roma non c’è più. Roma Capitale ha comunicato con un ritardo imbarazzante - il 20 novembre - l’ entità delle economie adisposizione per i progetti vincitori del bando pubblico 2013 per le iniziative culturali previste a novembre, tra cui Attraversamenti Multipli.
Questa situazione ci ha costretto prima a posticipare il festival da novembre a dicembre (come si fa a programmare degli eventi all’ inizio di novembre senza sapere le risorse a disposizione e se la comunicazione arriva il 20 novembre ?? ) e poi a ridurre il festival a 4 giornate (nel 2012 erano 6, nel 2011 erano 7).
Nonostante questo scenario desolante ci sembra che l’unica risposta sensata sia di continuare a fare bene il nostro lavoro, e di mettere tutta la cura possibile nella progettazione e realizzazione di questo festival.
Nel progettare questo nuovo viaggio di Attraversamenti Multipli siamo stati accompagnati, dalla rabbia e dalla convinzione che l’arte è un meraviglioso dispositivo che può costruire nuove visioni, creare cambiamenti, delineare risposte imprevedibili.
Dobbiamo ringraziare per la complicità al progetto gli artisti che abbiamo coinvolto, gli spazi che ci accolgono, lo staff organizzativo… tutti hanno accettato di vivere con noi questo nuovo viaggio e di attraversare insieme questo tempo incerto.
Attraversamenti Multipli 2013 propone un percorso di eventi artistici attenti alle sperimentazioni in atto nella scena del contemporaneo e alla relazione tra arte e spazi pubblici.
ATTRAVERSAMENTI MULTIPLI 2013 PRESAGI
teatro - danza - performance - video
un progetto di Margine Operativo
Attraversamenti Multipli è ideato e coordinato da
Alessandra Ferraro e Pako Graziani del gruppo Margine Operativo
realizzato con il sostegno di: ROMA CAPITALE
Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica
dal 13 dicembre al 22 dicembre 2013 a Roma
www.attraversamentimultipli.it | |
IN ALTRE PAROLE
Illusioni e delusioni.
Questa che ci presentiamo non è una rassegna, o quantomeno non è l'ottava edizione della Rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea IN ALTRE PAROLE che avevamo pensato e programmato. È quello che resta dopo sei mesi di tentennamenti, trattative, ripensamenti, bilanci e sbilanci; perché la vita delle istituzioni culturali, sia pure piccole come la nostra, è fatta anche di questo, quando le istituzioni, quelle vere, sono in difficoltà e patiscono, come qualsiasi cittadino, i morsi della crisi, l'incertezza delle elezioni, qualche difetto di strategia e qualche caduta di continuità. Diciamo che il 2013 da questo punto di vista non è stato un anno fortunato e che la nostra rassegna, che nel progetto doveva esprimersi al massimo delle sue potenzialità, si è man mano ridotta di peso, è stata amputata di qualche arto e ora si presenta alla ribalta dei nostri occhi quasi irriconoscibile, ma con un pregio che la salva da ogni critica: è la testimonianza di quello che si può fare anche quando sembra che non si possa fare più niente. Ridotta a quattro soli elementi, certifica che la continuità con il passato e con il futuro viene preservata e che l'idea di lavorare sul corpo vivo della drammaturgia contemporanea rimane un'unità fermo della nostra attività.
Quest'anno dunque i testi sono quattro e quattro sono le sedi in cui vengono rappresentati: la Sala Squarzina dell'Argentina, il Teatro del Quarticciolo, la Casa delle Culture, il Teatro del Carcere di Rebibbia. La dislocazione delle sedi testimonia la volontà di essere presenti in diverse situazioni ambientali e di coprire, sia pure in modo simbolico, l'intera area metropolitana.
Gli autori sono vecchie conoscenze, come nel caso di Ger Thijs che apre la Rassegna a Rebibbia con "Vecchi maestri", un appassionante duello tra due vecchi attori che nella vita sono anche fratelli; o nuove scoperte per il pubblico italiano, come Laila Ripoll di cui presentiamo "Santa Perpetua" che fa parte di una trilogia sulla memoria, in questo caso la memoria storica di un intero paese; o come Guillem Clua, autore catalano di grande successo e di grande drammaticità, di cui presentiamo "Marburg", labirintica kermesse planetaria dove affiorano i virus della malattia, dell'amore e della morte; o infine Trina Davis, autrice canadese di cui rappresentiamo un testo con curiosi risvolti da spy-story, "Il metodo Romeo".
Dobbiamo la sopravvivenza di tutto questo alle istituzioni e agli enti che ci sono stati vicini, nonostante tutto: il Dipartimento Cultura di Roma Capitale, il Teatro di Roma, l'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, l'Istituto Cervantes e le Ambasciate dei paesi coinvolti nella rassegna attraverso i loro autori più eminenti.
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DOMINIO PUBBLICO è il primo esperimento romano di programmazione congiunta tra due teatri. Grazie a questo progetto, Teatro Argot, a Trastevere, e Teatro Dell’Orologio, nella zona di Corso Vittorio, spazi storici della ricerca teatrale romana e nazionale, porteranno le più significative esperienze nazionali di teatro e danza contemporanea nel centro storico di Roma.
Una direzione artistica a tre: a Tiziano Panici e Francesco Frangipane per il Teatro Argot, e a Fabio Morgan per il Teatro Dell’Orologio, si affianca la collaborazione di Luca Ricci, fondatore e direttore artistico della compagnia CapoTrave e del Kilowatt Festival di Sansepolcro (Ar).
DOMINIO PUBBLICO avrà una programmazione multidisciplinare e variegata di teatro e danza, con una decisa impostazione di svolgimento di funzione pubblica. Il meglio della nuova scena italiana per un progetto popolare, che sappia coinvolgere le energie creative della città, ma anche con un respiro nazionale. 150 giornate annue, equamente suddivise tra i due teatri, circa 30 i gruppi ospiti, ciascuno con un progetto pensato specificatamente per questa stagione, intrecciando messa in scena con attività formative rivolte a differenti utenze.
I nomi coinvolti appartengono ad ambiti scenici diversi tra loro: alla emblematica presenza di maestri della scena si affiancano compagnie giovani e innovative impegnate sui linguaggi del teatro e della danza, ai lavori di alcuni dei nuovi drammaturghi e coreografi tra i più interessanti del panorama nazionale, si unisce la presenza di artisti della Capitale.
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Teatro Lo Spazio dal 7 al 13 ottobre 2013 “Storie di donne morte ammazzate” (Barbarie italiana) Testi di Betta Cianchini A cura di Alessandro Machìa Con (in ordine di dipartita): Sonia Barbadoro, Laura Mazzi, Federica Quaglieri, Gabriele Guerra (con la partecipazione di Pino Le Pera), Giada Prandi, Arianna Ninchi, Stefania Papirio, Giada Fradeani, Claudia Mei Pastorelli, Francesca Romana Miceli Picardi, Andrea Lolli e Sylvia De Fanti. Blitz Artistico Adele Ceraudo
12 storie di femminicidio, dodici storie differenti, ambientate in contesti sociali, culturali ed economici diversi. Dodici storie di donne, riviste e rappresentate con 12 tagli e prospettive differenti.. Una vera e propria maratona per raccontare e denunciare un prodotto made in Italy, una barbarie italiana: 124 donne uccise per mano del proprio compagno, marito o ex nel 2012, più di 80 dall’inizio dell’anno. Sempre più giovani le vittime, sempre più giovani i carnefici. L’autrice, Betta Cianchini, con la collaborazione del Regista, delle attrici/attori che prenderanno parte alla maratona e le Donne dell’associazione PuntoD ha deciso di lanciare la Prima Notte Rossa, in ricordo di tutte le donne “morte ammazzate”. Un blitz artistico, una denuncia, un modo per affermare che dalle parole bisogna passare ai fatti per mantenere fede ai principi della Convenzione di Istanbul: Prevenzione della violenza domestica, Protezione della vittima e Punizione dei colpevoli. E, questa volta, si è deciso di farlo attraverso l’arte e la cultura, che faranno da monito e da testimoni per coinvolgere la cittadinanza, prima di tutto.
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Sindacato Nazionale Autonomo degli
Autori Drammatici e Radio Televisivi fondato nel 1945 PRESENTA “SCHEGGE D’AUTORE” IL FESTIVAL DELLA DRAMMATURGIA ITALIANA A cura di Renato Giordano
Il Festival è dedicato ai nuovi autori teatrali italiani, propone una selezione di opere divise in tre sezioni: CORTI TEATRALI, MONOLOGHI e ATTI UNICI.
SCHEGGE D’AUTORE si configura come un immancabile appuntamento annuale nel panorama italiano, dedicato alle nuove tendenze della scrittura teatrale. Un Festival coinvolgente, ma anche un osservatorio sulla vitalità del teatro e le sue continue evoluzioni.
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SHORT THEATRE 8. Democrazia della felicità
Nel 2013 Short Theatre pianta un’altra bandiera. Si ricostituisce così un territorio con confini economici e ambientali imposti, ma che ogni anno viene ripopolato offrendosi come residenza temporanea e condivisa a percorsi artistici molto diversi tra loro per forme e biografie. Quest’anno aumenta la presenza di artisti internazionali emergenti e non, grazie alla complicità di network europei e istituti culturali; prosegue il sostegno a giovani artisti italiani e l’attenzione ai percorsi più consolidati; si rinnova lo sguardo sulla drammaturgia contemporanea e le sperimentazioni delle scritture sceniche.
Gli spettacoli, gli artisti e le compagnie, disegnano un territorio la cui geografia è quotidianamente arricchita da laboratori e percorsi di formazione, djset e concerti, illustrazioni e video, incontri e conversazioni di approfondimento e sconfinamento.
Short Theatre non intende rappresentare una generazione o una tendenza, ma prova a raccontare un’idea della scena, costituendo una possibilità di contrattazione di nuovi limiti artistici e relazionali, ancora e sempre valicabili.
Recensione della rassegna su TeatroeCrtica | |
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