Il palcoscenico di un teatro è il luogo dove per antonomasia tutto è possibile. Può accadere che i figli di due naufraghi degli anni di piombo, cresciuti senza conoscere la verità sui loro genitori, tentino un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di qualcosa che forse non è andato perduto per sempre e che potrebbe restituire loro un briciolo di consapevolezza e di serenità. Forse un gioco di ruolo che ha bisogno di un arbitro e lo trova, per quegli strani nodi che intrecciano i fili della memoria collettiva, proprio nell’uomo che in una notte di settembre del 1983 ebbe fra le mani il destino dell’umanità salvandola dall’olocausto della guerra nucleare. Erano ancora una bambina ed un bambino innocenti, Lei e Lui, quando all’apice della Guerra Fredda il tenente colonnello dell’esercito sovietico Stanislav Efgrafovic Petrov decise in solitudine che i sei missili intercontinentali apparsi sul suo monitor erano un’illusione e la vita di ogni essere umano una realtà che,al contrario, andava difesa ad ogni costo. Una storia che riguarda di nuovo da vicino ognuno di noi.
Teatro