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DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE

Spin Time 23 Febbraio 2024

DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE

drammaturgia Francesco Niccolini
regia Fabrizio Saccomanno
con Giuseppe Semeraro

 Vincitore Premio “Museo Cervi Teatro per la memoria” – Festival di Resistenza 2020
Premio della Critica “Ermo Colle” 2022

 La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.

genere: teatro di narrazione, teatro d’attore

FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA 2020

Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria – 19^ edizione
Luglio 2020, Casa Cervi – Gattatico (Reggio Emilia)

 Per la 19ˆ edizione del Festival Teatrale di Resistenza,  la Giuria attribuisce il 1° Premio allo spettacolo Digiunando davanti al mare, ideato e interpretato da Giuseppe Semeraro della compagnia Principio Attivo Teatro, per la regia di Francesco Saccomanno e la drammaturgia di Francesco Niccolini, con la seguente motivazione:
– Con un neorealismo teatrale di limpida efficacia, Giuseppe Semeraro fa rivivere l’impegno dell’intellettuale Danilo Dolci verso i derelitti della Sicilia di settant’anni fa: dilaniata dalle macerie del dopoguerra e dalle penetrazioni mafiose, nella sostanziale indifferenza della politica. Dolci era uno scrittore e fine agitatore che si sporcava le mani nella quotidianità delle
persone, allo scopo di consentire a tutti l’accesso a beni essenziali quali il cibo e l’acqua, il lavoro e la cultura. Quest’ultima vissuta come mezzo che crea possibilità d’intense relazioni e reciproco apprendimento tra esseri umani. Ed è proprio la sua caratura di essere umano che traluce con
comunicativa nella recitazione di Semeraro, ricorrendo alla vivacità del dialetto e intarsiando scene d’avvolgente cifra cinematografica. Tanto da restituirci la vicenda siciliana di Dolci nei suoi aspetti di spiazzante creatività: in grado di sensibilizzare le coscienze e di fare sentire più
uniti tra loro gli umili ai quali è andato incontro. Un messaggio di solidale vicinanza che risuona forte lungo questo tempo di distanziamento personale, causa gli effetti di una tremenda pandemia.

3.3.24
 

OH SCUSA DORMIVI

Angelo Mai 22 Febbraio 2024

OH SCUSA DORMIVI

di Jane Birkin

traduzione di Alessandra Aricò (Edizioni Barbès, 2008)

con Alessandra Vanzi e Marco Solari

collaborazione Gustavo Frigerio | Produzione Florian Teatro – Centro Produzione Teatrale

Grazie a Artisti 7607 – Patrizia Bettini – Marcella Messina – Mario Romano – Paolo Modugno – Paola e Alessandro (Spazio di Mezzo, Baglio d’Arte di Marausa). Per le foto ad Andrea Cavicchioli, Piero Marsili, Marcello Mascara, Ionela Mimiteh  

Negli anni ’90 Jane Birkin scrive Oh pardon tu dormais, testo teatrale con l’andamento di un lungo racconto, un atto unico che si sviluppa in 17 quadri nell’arco di tempo di una notte in una camera da letto.

Una coppia che convive da anni, in cui la donna cerca conferma di amore dal suo compagno, ma lui non riesce a dimostrarglielo. In questa notte difficile i due si rimproverano, lottano, si lasciano, si riuniscono, si straziano ed inteneriscono in un gioco doppio, tra parole e azioni che a volte le contraddicono: come se un filo parallelo al dialogo materializzasse pensieri e desideri più o meno espliciti.

Alle volte la vita di una coppia può trasformarsi in un vero terreno di lotta. Un ring. Rivendicazioni, insicurezze, rimproveri, debolezze, gelosie. Tutti i colpi sono ammessi, anche i più bassi. Ma nel confronto c’è spazio anche per alcuni momenti di dolcezza, di tenerezza.

Per osservare da fuori questo agone niente di meglio di una scena vuota dove si disegnano i percorsi dei due protagonisti: incroci, faccia a faccia, schivate, rifiuti, accerchiamenti. 

Un atlante sentimentale dove ogni passo è un messaggio per l’altro, un segnale che può essere di minaccia o di coinvolgimento. C’è spazio anche per la seduzione naturalmente. Ma anche quella in un attimo può trasformarsi in vendetta o in un ricatto.

C’è spazio anche per la simulazione. I protagonisti ci sono o ci fanno? Ognuno mette in scena un teatrino per l’altro che è complice nella finzione. Quante volte l’hanno già fatto!

È un gioco che può sorprenderli, che può animare la noia data dall’abitudine. Sono disillusi, stanno invecchiando, forse non si amano più, ma hanno bisogno l’uno dell’altro. Il confronto è crudele e il testo di Jane Birkin è asciutto, battute brevi e secche, un ritmo implacabile che costringe i protagonisti a uno svelamento che ci rende voyeur, che ci fa tifare per l’uno o per l’altro, ci rimanda alla nostra vita, al nostro personale confronto con l’altro che amiamo.

Un allestimento volutamente essenziale, una scenografia fatta di luce, per un’ora circa di spettacolo.

Lo spettacolo ha avuto un’anteprima nazionale il 10 settembre 2023 nella rassegna  Tempora Contempora al Convitto Palmieri di Lecce e  in prima nazionale  il 14 e 15 ottobre al Florian Espace di Pescara.

3.3.24
 
 
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