LA FAGLIA
testo Adèle Gascuel
con Daniele Amendola Valerio Malorni
regia Simone Amendola
traduzione Adele Palmeri Borghese
in video e voce off Caterina Marino
scenografia Santo Alessandro Badolato
costumi Clorinda Bartoleschi
musiche Giulia Ananìa
canto Sabina Meyer
3D artist Davide Riccitiello
disegno luci Marco D’Amelio, Omar Scala
ambiente sonoro Gregorio Comandini
foto di scena Filippo Trojano
Una produzione BLUE DESK con Infinito
con il sostegno di Ravenna Teatro, Capotrave-Kilowatt Festival
in collaborazione con
Dialoghi Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del
CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
e con Lottounico, Teatro Civico, 14 ATCL - Circuito Multidisciplinare del Lazio
la Compagnia Amendola/Malorni approda a Roma con il
nuovo progetto teatrale, e per questa anteprima sceglie un luogo simbolo della
resistenza culturale, sociale e umana del paese, Spine Time Labs.
La faglia è una favola post-apocalittica. Da qualche parte, in qualche tempo,
il pianeta ormai provato mostra tutte le sue ferite.
Curarlo è un compito troppo grande anche per Dan e Balt.
NOTA DELLA
COMPAGNIA
"Dopo quasi due anni di sviluppo torniamo con un nuovo spettacolo,
presentato ad aprile in forma di studio a Caserta e poi, in estate, ai festival
Kilowatt e Colpi di Scena.
Abbiamo incontrato La Faglia lavorando ad una mise en
éspace per il progetto europeo Ecole des Maîtres (in cui il copione è nato nel
2021) e da subito abbiamo sentito di poter proseguire nel solco del nostro
teatro, di portare la nostra di scena e il nostro di immaginario, ma in maniera
nuova. Adèle Gascuel, l’autrice, è una trentenne che dalla Francia porta
istanze molto più prioritarie che in Italia. Attraverso i due maschi alfa
protagonisti, si muove tra la crisi della Terra e le convenzioni del linguaggio,
tra il declino dell'uomo e l'emersione dell'immagine della donna, tra la
potenza e l'impotenza. E riesce ad essere corpo dolente e non solo testa
pensante.
Rispetto al testo originale - in Francia ancora mai
rappresentato, in Italia un'anteprima assoluta - ci siamo presi delle libertà.
Abbiamo assorbito il prologo nello svolgimento e fatto qualche ricamo.
La libertà che ci siamo presi, in sostanza, è quella di sperare a modo
nostro".
si ringraziano Freezer 09, LSA 100celle, None, Circolo
Speleologico Romano, DigitalSense, Teatro Delle Apparizioni, Accademia STAP
Brancaccio