Notoriamente considerata una delle opere più importanti
della letteratura del Trecento europeo, durante il quale esercitò una vasta
influenza sulle opere di altri autori oltre che la capostipite della
letteratura in prosa in volgare
italiano. Boccaccio nel Decameron raffigura l'intera
società del tempo, integrando l'ideale di vita aristocratico,
basato sull'amor cortese, la magnanimità,
la liberalità, con i valori della mercatura: l'intelligenza,
l'intraprendenza, l'astuzia.
La storia narra di un gruppo di giovani, sette donne e tre
uomini, che per quindici giorni si trattengono fuori da Firenze e
vanno in una villa sulle colline (del fiorentino) per sfuggire alla peste nera che
in quel periodo imperversava nella città, e che a turno si raccontano delle
novelle di taglio spesso umoristico e con frequenti richiami all'erotismo bucolico del
tempo. Per quest'ultimo aspetto, il libro fu tacciato di immoralità o di scandalo,
e fu in molte epoche censurato o comunque non adeguatamente considerato
nella storia della letteratura.