JANE AUSTEN
Di Enrico Bernard con Paola Rinaldi
In video Antonella Voce
Voce solista e musiche Priya Parrotta
Evviva il “fattore donna”. Tutto è cominciato con Jane
Austen e Mary Shelley…
JANE AUSTEN
Di Enrico Bernard con Paola Rinaldi
In video Antonella Voce
Voce solista e musiche Priya Parrotta
Evviva il “fattore donna”. Tutto è cominciato con Jane
Austen e Mary Shelley…
ROLLATO
di e con Paolo Giovannucci
collaborazione ai testi Sarah Sammartino
musica elettronica dal vivo Stefano de Angelis
un ringraziamento particolare Marco Angelilli
produzione Officina delle Culture
“.. e vorrei vivere da maledetto
ma mi manca il coraggio
ne basterebbe un etto
Vorrei perdermi lontano
nei boschi
seguendo le orme di Bukowski.”
Superati i cinquant’anni un uomo, incapace di vivere il
presente, cerca di capire le ragioni che lo hanno portato ad isolarsi da un
mondo in cui fa sempre più fatica a riconoscersi. E’ stata una scelta
consapevole o indotta?
Prova così a ripercorrere la sua vita. Ne uscirà un percorso
a tappe. Ogni tappa un capitolo, ogni capitolo una storia che avrà come
protagonista una donna sempre diversa. Cosa avrà capito alla fine di questo
percorso? Avrà’ fatto i conti con la sua inquietudine?
Avrà’- soprattutto - imparato a respirare?
Lo spettacolo è, o vorrebbe essere, un memoir, un flusso di
coscienza “pop”- in rima-condito da un pizzico di ironia. Si passa dallo spoken
word al teatro canzone, attraversando-forse-anche la musica indie italiana. Il
tutto raccontato davanti a un microfono e ad un leggio, accompagnato da musica
elettronica suonata dal vivo.
L’AMICO RITROVATO
di e con Emilio Barone
regia Emilio Barone, Massimiliano Ferrari
Realizzato con il sostegno del Rialto Sant’Ambrogio
Ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman
Teatro ragazzi di Teatro
Macondo
L’amico
ritrovato, ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman è una storia di
amicizia al tempo dell’Olocausto. Un’amicizia romantica, così lontana nei tempi
e nei modi del suo svolgersi: perché l’esperienza teatrale possa essere per le
nuove generazioni come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze,
ci si possa riconoscere. Le tematiche dell’ascesa del nazismo e del genocidio
degli ebrei sono l’altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad
altre testimonianze i toni sono tenui, l’orrore dello sterminio non è mai
descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la
disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci
rendessero ancora più vicini al protagonista. Un modo poetico e umano di
raccontare una tragedia immensa.
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Teatro Macondo nasce nel 2002. Fonda la sua ricerca, in particolare, sul
rapporto tra teatro e letteratura e sul coinvolgimento di nuove fasce di
pubblico. Il campo d’azione privilegiato dall’Associazione è quello scolastico,
attraverso un’offerta di spettacoli dalla drammaturgia originale che
inseriscono l’intento didattico in una cornice creativa ed emozionale. Dal 2014
la compagnia allarga le sue produzioni anche ad un pubblico adulto. Il gruppo è
attualmente formato da: Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton Giulio De
Guglielmo, Roberto Nisivoccia, Francesco Petti, Alessia Sorvillo.
E’ SOLO UN BUCO NELL’ACQUA
Con Antonio Monsellato e Nicolas Zappa
Drammaturgia e regia
Simone Corbisiero
"Un non vedente e
il suo accompagnatore parlano di massimi sistemi passeggiando, ai margini della
civiltà, in quella che sembrerebbe essere una discarica.
Ecco, in realtà a
parlare è perlopiù il non vedente, un “poeta” dai modi burberi (o, se si
preferisce, “un coglione con un che di geniale”) il quale in maniera scanzonata
e pazzoide mette duramente alla prova la pazienza dell’accompagnatore, un uomo
all’apparenza schivo e impenetrabile. Quella che sembra una quotidiana seppur
buffa e stravagante “ora d’aria” si trasformerà in un viaggio introspettivo in
cui i ruoli si confondono e cambiano di significato fino ad arrivare al
nocciolo, al segreto che lega i due in maniera indissolubile."