Teatro Tordinona 24
Marzo 2023
SOGNO
Progetto e regia di Cristina Aubry
Sono anni che ci
penso. A mettere su un classico.
E mi sono imbattuta
nella bella riduzione di Cristiano Censi de “Il sogno di una notte di mezza
estate” di Shakespeare e si lo confesso, la tentazione è stata troppo forte.
Così con Squinternati
siamo partiti.
Loro un pochino di
soggezione iniziale ma gran divertimento nelle parti dei comici….e già…che
Squinternati sarebbero? E così ho trovato la chiave: far raccontare la vicenda
alla banda di Squinternati-comici: Chiappa, Stoppa, Sega e Pezza capitanati
dallo Stira. Chi meglio di loro? Abbiamo inventato passaggi, posposto scene,
cucito legami. Uomini che fanno le donne, donne che diventano uomini. Entrano
ed escono di scena in 25 quadri senza soluzione di continuità in un’atmosfera
ora drammatica con le coppie degli amanti ora fatata con Oberon, Titania, la
Fata e Puck, folletto gentile e pasticcione passando sempre da loro, dai
comici.
Sui costumi non
c’erano dubbi: Cinzia Iacono mia collaboratrice storica ha saputo con le sue
mani creare un vero mondo incantato.
E per la colonna
sonora le musiche di Italo Marino e Flavio Scaffidi Abbate sono una vera
conferma.
Prezioso il contributo
di Katia De Persio come aiuto regia.
Noi ci siamo divertiti
assai, attraversando anche stavolta (quando mai ce le facciamo mancare?) mille
peripezie e siamo pronti.
E per citare il nostro
Puck: “Se noi folletti vi abbiamo irritato non prendetevela miei cari
signori, perché questa storia di ogni logica è fuori: noi altro non v’offrimmo
che un sogno; della vostra indulgenza abbiam bisogno”.
Cristina Aubry
Teatro Tordinona 24
Marzo 2023
SOGNO
Progetto e regia di Cristina Aubry
Sono anni che ci
penso. A mettere su un classico.
E mi sono imbattuta
nella bella riduzione di Cristiano Censi de “Il sogno di una notte di mezza
estate” di Shakespeare e si lo confesso, la tentazione è stata troppo forte.
Così con Squinternati
siamo partiti.
Loro un pochino di
soggezione iniziale ma gran divertimento nelle parti dei comici….e già…che
Squinternati sarebbero? E così ho trovato la chiave: far raccontare la vicenda
alla banda di Squinternati-comici: Chiappa, Stoppa, Sega e Pezza capitanati
dallo Stira. Chi meglio di loro? Abbiamo inventato passaggi, posposto scene,
cucito legami. Uomini che fanno le donne, donne che diventano uomini. Entrano
ed escono di scena in 25 quadri senza soluzione di continuità in un’atmosfera
ora drammatica con le coppie degli amanti ora fatata con Oberon, Titania, la
Fata e Puck, folletto gentile e pasticcione passando sempre da loro, dai
comici.
Sui costumi non
c’erano dubbi: Cinzia Iacono mia collaboratrice storica ha saputo con le sue
mani creare un vero mondo incantato.
E per la colonna
sonora le musiche di Italo Marino e Flavio Scaffidi Abbate sono una vera
conferma.
Prezioso il contributo
di Katia De Persio come aiuto regia.
Noi ci siamo divertiti
assai, attraversando anche stavolta (quando mai ce le facciamo mancare?) mille
peripezie e siamo pronti.
E per citare il nostro
Puck: “Se noi folletti vi abbiamo irritato non prendetevela miei cari
signori, perché questa storia di ogni logica è fuori: noi altro non v’offrimmo
che un sogno; della vostra indulgenza abbiam bisogno”.
Cristina Aubry
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