Recital di versi in
chiave di sol
Di Rossella Or
Testi poetici editi e
inediti, uno spettacolo di voce e corpo all'insegna della parola scritta e
detta, nella forma in cui Rossella deciderà di rappresentarla sul palco. Erede
di una tradizione teatrale storica, la sua poesia è tuttavia pura e per certi versi
inesplorata. Chi può venga a sentirla e vederla. È un'esperienza!
Rossella Or, attrice e
poetessa, è stata protagonista dell'avanguardia teatrale romana degli anni '70.
Ha lavorato con Memè Perlini, Simone Carella, Giuliano Vasilicò, Giorgio
Barberi Corsetti, Leo De Berardinis, Mario Prosperi, ottenendo un immediato e
notevole successo, e ha successivamente iniziato una serie di lavori in proprio
di rara intensità (con recupero della parola) di cui ha curato, anche, testo e
regia.
Di lei scrisse il critico
teatrale Nico Garrone: "Rossella, se venisse a patti con il galateo della
rappresentazione, sarebbe una straordinaria Figliastra, o la delirante Contessa
dei Giganti della Montagna. Ma ieri sera ci ha fatto pensare, o sognare, a
qualcosa di più: ad un immaginario incontro nell'aldilà tra i fantasmi di
Eleonora Duse e di Antonin Artaud."
Recital di versi in
chiave di sol
Di Rossella Or
Testi poetici editi e
inediti, uno spettacolo di voce e corpo all'insegna della parola scritta e
detta, nella forma in cui Rossella deciderà di rappresentarla sul palco. Erede
di una tradizione teatrale storica, la sua poesia è tuttavia pura e per certi versi
inesplorata. Chi può venga a sentirla e vederla. È un'esperienza!
Rossella Or, attrice e
poetessa, è stata protagonista dell'avanguardia teatrale romana degli anni '70.
Ha lavorato con Memè Perlini, Simone Carella, Giuliano Vasilicò, Giorgio
Barberi Corsetti, Leo De Berardinis, Mario Prosperi, ottenendo un immediato e
notevole successo, e ha successivamente iniziato una serie di lavori in proprio
di rara intensità (con recupero della parola) di cui ha curato, anche, testo e
regia.
Di lei scrisse il critico
teatrale Nico Garrone: "Rossella, se venisse a patti con il galateo della
rappresentazione, sarebbe una straordinaria Figliastra, o la delirante Contessa
dei Giganti della Montagna. Ma ieri sera ci ha fatto pensare, o sognare, a
qualcosa di più: ad un immaginario incontro nell'aldilà tra i fantasmi di
Eleonora Duse e di Antonin Artaud."
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