ROLLATO
di e con Paolo Giovannucci
collaborazione ai testi Sarah Sammartino
musica elettronica dal vivo Stefano de Angelis
un ringraziamento particolare Marco Angelilli
produzione Officina delle Culture
“.. e vorrei vivere da maledetto
ma mi manca il coraggio
ne basterebbe un etto
Vorrei perdermi lontano
nei boschi
seguendo le orme di Bukowski.”
Superati i cinquant’anni un uomo, incapace di vivere il
presente, cerca di capire le ragioni che lo hanno portato ad isolarsi da un
mondo in cui fa sempre più fatica a riconoscersi. E’ stata una scelta
consapevole o indotta?
Prova così a ripercorrere la sua vita. Ne uscirà un percorso
a tappe. Ogni tappa un capitolo, ogni capitolo una storia che avrà come
protagonista una donna sempre diversa. Cosa avrà capito alla fine di questo
percorso? Avrà’ fatto i conti con la sua inquietudine?
Avrà’- soprattutto - imparato a respirare?
Lo spettacolo è, o vorrebbe essere, un memoir, un flusso di
coscienza “pop”- in rima-condito da un pizzico di ironia. Si passa dallo spoken
word al teatro canzone, attraversando-forse-anche la musica indie italiana. Il
tutto raccontato davanti a un microfono e ad un leggio, accompagnato da musica
elettronica suonata dal vivo.
ROLLATO
di e con Paolo Giovannucci
collaborazione ai testi Sarah Sammartino
musica elettronica dal vivo Stefano de Angelis
un ringraziamento particolare Marco Angelilli
produzione Officina delle Culture
“.. e vorrei vivere da maledetto
ma mi manca il coraggio
ne basterebbe un etto
Vorrei perdermi lontano
nei boschi
seguendo le orme di Bukowski.”
Superati i cinquant’anni un uomo, incapace di vivere il
presente, cerca di capire le ragioni che lo hanno portato ad isolarsi da un
mondo in cui fa sempre più fatica a riconoscersi. E’ stata una scelta
consapevole o indotta?
Prova così a ripercorrere la sua vita. Ne uscirà un percorso
a tappe. Ogni tappa un capitolo, ogni capitolo una storia che avrà come
protagonista una donna sempre diversa. Cosa avrà capito alla fine di questo
percorso? Avrà’ fatto i conti con la sua inquietudine?
Avrà’- soprattutto - imparato a respirare?
Lo spettacolo è, o vorrebbe essere, un memoir, un flusso di
coscienza “pop”- in rima-condito da un pizzico di ironia. Si passa dallo spoken
word al teatro canzone, attraversando-forse-anche la musica indie italiana. Il
tutto raccontato davanti a un microfono e ad un leggio, accompagnato da musica
elettronica suonata dal vivo.
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