L’AMICO RITROVATO
di e con Emilio Barone
regia Emilio Barone, Massimiliano Ferrari
Realizzato con il sostegno del Rialto Sant’Ambrogio
Ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman
Teatro ragazzi di Teatro
Macondo
L’amico
ritrovato, ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman è una storia di
amicizia al tempo dell’Olocausto. Un’amicizia romantica, così lontana nei tempi
e nei modi del suo svolgersi: perché l’esperienza teatrale possa essere per le
nuove generazioni come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze,
ci si possa riconoscere. Le tematiche dell’ascesa del nazismo e del genocidio
degli ebrei sono l’altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad
altre testimonianze i toni sono tenui, l’orrore dello sterminio non è mai
descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la
disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci
rendessero ancora più vicini al protagonista. Un modo poetico e umano di
raccontare una tragedia immensa.
___________________
Teatro Macondo nasce nel 2002. Fonda la sua ricerca, in particolare, sul
rapporto tra teatro e letteratura e sul coinvolgimento di nuove fasce di
pubblico. Il campo d’azione privilegiato dall’Associazione è quello scolastico,
attraverso un’offerta di spettacoli dalla drammaturgia originale che
inseriscono l’intento didattico in una cornice creativa ed emozionale. Dal 2014
la compagnia allarga le sue produzioni anche ad un pubblico adulto. Il gruppo è
attualmente formato da: Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton Giulio De
Guglielmo, Roberto Nisivoccia, Francesco Petti, Alessia Sorvillo.
L’AMICO RITROVATO
di e con Emilio Barone
regia Emilio Barone, Massimiliano Ferrari
Realizzato con il sostegno del Rialto Sant’Ambrogio
Ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman
Teatro ragazzi di Teatro
Macondo
L’amico
ritrovato, ispirato all’omonima novella di Fred Uhlman è una storia di
amicizia al tempo dell’Olocausto. Un’amicizia romantica, così lontana nei tempi
e nei modi del suo svolgersi: perché l’esperienza teatrale possa essere per le
nuove generazioni come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze,
ci si possa riconoscere. Le tematiche dell’ascesa del nazismo e del genocidio
degli ebrei sono l’altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad
altre testimonianze i toni sono tenui, l’orrore dello sterminio non è mai
descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la
disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci
rendessero ancora più vicini al protagonista. Un modo poetico e umano di
raccontare una tragedia immensa.
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Teatro Macondo nasce nel 2002. Fonda la sua ricerca, in particolare, sul
rapporto tra teatro e letteratura e sul coinvolgimento di nuove fasce di
pubblico. Il campo d’azione privilegiato dall’Associazione è quello scolastico,
attraverso un’offerta di spettacoli dalla drammaturgia originale che
inseriscono l’intento didattico in una cornice creativa ed emozionale. Dal 2014
la compagnia allarga le sue produzioni anche ad un pubblico adulto. Il gruppo è
attualmente formato da: Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton Giulio De
Guglielmo, Roberto Nisivoccia, Francesco Petti, Alessia Sorvillo.
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