"Edipo, ultimi
atti"
con Vincenzo
Bocciarelli e Mario Mattia Giorgetti
Edipo si fa teatro di
verità e denunce.
di Yannis Hott,
rappresentato dalla Compagnia Sociale “La Contemporanea” diretta da Mario Mattia
Giorgetti, che vede nel ruolo principale, quello di Edipo (nella prima parte)
Vincenzo Bocciarelli e, sempre nel ruolo di Edipo (nella seconda parte) lo
stesso Giorgetti.
Musiche a cura di
Antonio Fortunato, scene e costumi di Tiziana Gagliardi.
Lo spettacolo è
realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Terron Onlus, con
la Compagnia Teatro Helios di Bordighera e col sostegno promozionale dei
mezzi della prestigiosa rivista teatrale Sipario.
Edipo, toccherà anche altri teatri nel Lazio,
Lombardia, EmiliaRomagna, Calabria, Puglia e Sicilia.
Il progetto intorno al
personaggio di Edipo fa parte della rassegna “Sipario Free Reading”. L’Autore
Yannis Hott si è focalizzato sulla figura di Edipo, come emblema dell’Uomo
posseduto dal Fato che gli fa attraversare tutta la gamma dei temi che
appartengono alla vita dell’essere umano: tragedia, dramma, potere, morte,
amore, procreazione, guerra fratricida, lotta per il possesso, sono tutti gli
ingredienti che vivono in Edipo, per cui la sua figura si innalza a simbolo,
emblema della Umanità. Ma l’Autore cavalca le vicissitudini di Edipo per
inserirci messaggi contemporanei tesi a salvaguardarci. Una drammaturgia che
vede in campo la narrazione, affidata ad una recitazione epica, monologo dialogico
centrato su una recitazione interiore che rende tutto l’insieme delle emozioni
vissute da Edipo.
Lo spettacolo:
composto da due tempi,
vede all’inizio Edipo, (Vincenzo Bocciarelli) di fronte al cadavere di Giocasta
che si è suicidata impiccandosi, in cui ripercorre la sua vita dominata da un
Destino avverso; nella seconda parte Edipo (Mario Mattia Giorgetti), che da Re
si è fatto mendicante e si è accecato per trovare nel buio una nuova luce di
vita, è sorretto dalla figlioletta Antigone che lo accompagna nel suo esilio.
Egli invoca la libertà di vivere, prima di consegnarsi alle Divinità delle
Eumenidi. In entrambi i due tempi Edipo oscilla tra la sua storia e il dialogo
con il pubblico in sala, conferendo così allo spettacolo il gioco del teatro
attraverso la finzione, per lanciare messaggi importanti, esistenziali.
Operazione che merita di essere seguita perché ricca di alti significati.