Lettera per la Notte di San Lorenzo
di Gianluca Riggi
con
Riccardo Cananiello
Mattia Carlucci
Gianluca Riggi
Lettera per la Notte di San Lorenzo è un testo teatrale che
partendo da un ricordo personale
dell’autore/personaggio (Gianluca Riggi) si aggancia al romanzo postumo di Pier
Paolo Pasolini
“Petrolio”; attraverso l’opera dello scrittore friulano si ripercorre la storia
d’Italia dal 1922, anno
della nascita, ma anche anno della Marcia su Roma, gli eventi si legano
indissolubilmente fino al
1992.
“E’ che Pasolini nacque un anno dopo il PCdI e nello stesso
anno della Marcia su Roma, il peccato
originale della nostra repubblica è contenuto in questi due anni, 1921 e 1922,
e Pasolini il suo
frutto, quello più amaro e delizioso.”
La lunga marcia è un filo nero che rimane sempre teso e lega
ogni cosa, che attraversa la nostra
storia, dal 1947 anno della strage di Portella della
Ginestra fino al 1992, l’annus mirabilis, l’anno del
cambiamento, in mezzo c’è l’assassinio di Enrico Mattei, il rapimento di Aldo
Moro e la sua
uccisione, e c’è quel libro, quel romanzo inchiesta “Petrolio” che tutto lega,
che intravede una
strategia.
Il ricordo personale e la storia due elementi che si intrecciano e con essi gli
interpreti giocano,
giocano con le musiche scelte, con i testi e le parole, con il presente, è
tutto drammaticamente vero
e serio ma può essere raccontato con ironia e disincanto.
Lettera per la Notte di San Lorenzo
di Gianluca Riggi
con
Riccardo Cananiello
Mattia Carlucci
Gianluca Riggi
Lettera per la Notte di San Lorenzo è un testo teatrale che
partendo da un ricordo personale
dell’autore/personaggio (Gianluca Riggi) si aggancia al romanzo postumo di Pier
Paolo Pasolini
“Petrolio”; attraverso l’opera dello scrittore friulano si ripercorre la storia
d’Italia dal 1922, anno
della nascita, ma anche anno della Marcia su Roma, gli eventi si legano
indissolubilmente fino al
1992.
“E’ che Pasolini nacque un anno dopo il PCdI e nello stesso
anno della Marcia su Roma, il peccato
originale della nostra repubblica è contenuto in questi due anni, 1921 e 1922,
e Pasolini il suo
frutto, quello più amaro e delizioso.”
La lunga marcia è un filo nero che rimane sempre teso e lega
ogni cosa, che attraversa la nostra
storia, dal 1947 anno della strage di Portella della
Ginestra fino al 1992, l’annus mirabilis, l’anno del
cambiamento, in mezzo c’è l’assassinio di Enrico Mattei, il rapimento di Aldo
Moro e la sua
uccisione, e c’è quel libro, quel romanzo inchiesta “Petrolio” che tutto lega,
che intravede una
strategia.
Il ricordo personale e la storia due elementi che si intrecciano e con essi gli
interpreti giocano,
giocano con le musiche scelte, con i testi e le parole, con il presente, è
tutto drammaticamente vero
e serio ma può essere raccontato con ironia e disincanto.
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