l’associazione Officina
delle Culture in collaborazione con il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia
presenta
“Euridice non può
tornare”
ispirato al testo
“Euridice non può tornare”, poema coreografico della dimenticanza di Marcello
Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta, Marcello
Sambati, danza Alessandra Cristiani.
Questa figura mitologica
ci incanta, ci sorprende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non
più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista,
nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene
sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo
irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del
limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano.
Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive
dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in
grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente
alle fragilità umane e divine. L’Officina delle Culture ha risposto e vinto il
bando pubblico del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per la presentazione
di progetti di alto profilo culturale e propone nei meravigliosi giardini della
villa uno spettacolo emozionante fra poesia, musica e danza.
l’associazione Officina
delle Culture in collaborazione con il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia
presenta
“Euridice non può
tornare”
ispirato al testo
“Euridice non può tornare”, poema coreografico della dimenticanza di Marcello
Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta, Marcello
Sambati, danza Alessandra Cristiani.
Questa figura mitologica
ci incanta, ci sorprende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non
più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista,
nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene
sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo
irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del
limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano.
Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive
dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in
grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente
alle fragilità umane e divine. L’Officina delle Culture ha risposto e vinto il
bando pubblico del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per la presentazione
di progetti di alto profilo culturale e propone nei meravigliosi giardini della
villa uno spettacolo emozionante fra poesia, musica e danza.
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