Se questo è Levi - (22/12/19)


CANALE:

Teatro Argentina, 22 ● 24 novembre 2019
Se questo è Levi
performance itinerante sull’opera di Primo Levi
di Chiara Lagani
con Andrea Argentieri
regia Luigi De Angelis
foto di Enrico Fedrigoli
Di fronte alle parole di Primo Levi: la memoria e il teatro con Fanny&Alexander che portano in scena una performance/reading itinerante dedicata alla straordinaria figura dello scrittore, interpretato da Andrea Argentieri. Se questo è Levi è un incontro a tu per tu con il grande uomo di pensiero, punteggiato in tre tappe attorno alla sua opera. Un incontro a tu per tu, un ritratto d’attore, ecco Se questo è Levi, una performance/reading itinerante di Fanny&Alexander che affronta “in prima persona” l’opera di Primo Levi. A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste infatti i panni dello scrittore assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona grazie alla tecnica dell’eterodirezione: il remote acting che permette all’attore di comporre un’immagine personificata dello scrittore a partire dalla vertigine di una domanda: quanto la sua testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci, dal corpo di un performer che si lascia attraversare da quei materiali originali, veri e propri resti di un’esistenza? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare ancora la potenza e la necessità della sua testimonianza? A partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, Primo Levi riporta e rielabora la sua esperienza nei Lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. Tre le opere in cui incontrare lo scrittore: Se questo è un uomo, Il sistema periodico, I sommersi e i salvati. Tre opere in cui rintracciare il rapporto più intimo tra Levi e la scrittura, la necessità vitale della testimonianza, il rapporto col padre e la famiglia, la sua appartenenza alla cultura ebraica; la relazione di una vita tra chimica e scrittura, la dignità del lavoro e la funzione comunitaria della letteratura, la necessità pubblica di un racconto che possegga la trasparenza scientifica di un processo chimico; il tema del giudizio, l’interrogazione sulla necessità della sospensione dell’odio a favore di una curiosità analitica entomologica. Una performance, un reading, un incontro: Se questo è Levi è il tentativo di concretizzare l’esperienza di un resoconto oggi più che mai necessario, facendo vivere sul palco la traccia lasciata nel nostro mondo dallo stesso autore. Produzione E/Fanny&Alexander

Teatro Argentina, 22 ● 24 novembre 2019
Se questo è Levi
performance itinerante sull’opera di Primo Levi
di Chiara Lagani
con Andrea Argentieri
regia Luigi De Angelis
foto di Enrico Fedrigoli
Di fronte alle parole di Primo Levi: la memoria e il teatro con Fanny&Alexander che portano in scena una performance/reading itinerante dedicata alla straordinaria figura dello scrittore, interpretato da Andrea Argentieri. Se questo è Levi è un incontro a tu per tu con il grande uomo di pensiero, punteggiato in tre tappe attorno alla sua opera. Un incontro a tu per tu, un ritratto d’attore, ecco Se questo è Levi, una performance/reading itinerante di Fanny&Alexander che affronta “in prima persona” l’opera di Primo Levi. A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste infatti i panni dello scrittore assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona grazie alla tecnica dell’eterodirezione: il remote acting che permette all’attore di comporre un’immagine personificata dello scrittore a partire dalla vertigine di una domanda: quanto la sua testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci, dal corpo di un performer che si lascia attraversare da quei materiali originali, veri e propri resti di un’esistenza? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare ancora la potenza e la necessità della sua testimonianza? A partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, Primo Levi riporta e rielabora la sua esperienza nei Lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. Tre le opere in cui incontrare lo scrittore: Se questo è un uomo, Il sistema periodico, I sommersi e i salvati. Tre opere in cui rintracciare il rapporto più intimo tra Levi e la scrittura, la necessità vitale della testimonianza, il rapporto col padre e la famiglia, la sua appartenenza alla cultura ebraica; la relazione di una vita tra chimica e scrittura, la dignità del lavoro e la funzione comunitaria della letteratura, la necessità pubblica di un racconto che possegga la trasparenza scientifica di un processo chimico; il tema del giudizio, l’interrogazione sulla necessità della sospensione dell’odio a favore di una curiosità analitica entomologica. Una performance, un reading, un incontro: Se questo è Levi è il tentativo di concretizzare l’esperienza di un resoconto oggi più che mai necessario, facendo vivere sul palco la traccia lasciata nel nostro mondo dallo stesso autore. Produzione E/Fanny&Alexander
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