Teatro Biblioteca Quarticciolo 4 ottobre 2018
Bartolini/Baronio | 369gradi | Sycamore T Company
co-produzione-residenza Carrozzerie_n.o.t e Ass. Cantalavita
CARMEN CHE NON VEDE L'ORA
di e con, regia Tamara Bartolini / Michele Baronio
drammaturgia Tamara Bartolini
musiche originali, canzoni, sonorizzazioni Michele Baronio
canzoni originali Lucilla Galeazzi
disegno luci Davood Kheradmand e Diego Pirillo
suono Michele Boreggi (Mic Shleeper)
È la fine della seconda guerra mondiale e da Klenovica (ex Jugoslavia) si va in Africa ad Asmara per prendere la nave della croce rossa che porta in Italia. Una volta sbarcati il viaggio prosegue verso Napoli e magicamente gli anni ’40 diventano i favolosi anni ’60, e si viene trasportati dentro antiche leggi e tabù del profondo sud, in un piccolo paesino sperduto della Basilicata. Da qui si scappa per raggiungere la Roma degli anni ’70 infuocata dalle contestazioni, tra nonni slavi e ladri, mariti violenti, amanti, riunioni politiche, rivolte, la nascita inattesa di un figlio, e il sogno di un lavoro da maestra dentro quella scuola pubblica pensata come luogo deputato alla crescita e alla trasformazione della società. E infine, arrivati ai nostri giorni, si sbarca in un piccolo paesino della provincia di Roma, davanti al mare.
2.11.18
Teatro
Bartolini/Baronio | 369gradi | Sycamore T Company
co-produzione-residenza Carrozzerie_n.o.t e Ass. Cantalavita
CARMEN CHE NON VEDE L'ORA
di e con, regia Tamara Bartolini / Michele Baronio
drammaturgia Tamara Bartolini
musiche originali, canzoni, sonorizzazioni Michele Baronio
canzoni originali Lucilla Galeazzi
disegno luci Davood Kheradmand e Diego Pirillo
suono Michele Boreggi (Mic Shleeper)
È la fine della seconda guerra mondiale e da Klenovica (ex Jugoslavia) si va in Africa ad Asmara per prendere la nave della croce rossa che porta in Italia. Una volta sbarcati il viaggio prosegue verso Napoli e magicamente gli anni ’40 diventano i favolosi anni ’60, e si viene trasportati dentro antiche leggi e tabù del profondo sud, in un piccolo paesino sperduto della Basilicata. Da qui si scappa per raggiungere la Roma degli anni ’70 infuocata dalle contestazioni, tra nonni slavi e ladri, mariti violenti, amanti, riunioni politiche, rivolte, la nascita inattesa di un figlio, e il sogno di un lavoro da maestra dentro quella scuola pubblica pensata come luogo deputato alla crescita e alla trasformazione della società. E infine, arrivati ai nostri giorni, si sbarca in un piccolo paesino della provincia di Roma, davanti al mare.