La Pelanda 6 settembre 2018 Short Theatre Studio 2
Juan Dominguez
Between what is no longer and what is not yet
Performance 1h30′
prima nazionale
in inglese con sovratitoli in italiano
di e con Juan Domínguez
prodotto da Juan Dominguez
con il supporto di Tanznacht Berlin e Tanzfabrik Berlin/ apap-advancing performing arts project – Performing Europe 2020 / EU – Creative
Europe Programme
produzione esecutiva di Manyone
Juan Dominguez è clown concettuale, cowboy magico, poeta-modello e curatore del piacere. I suoi lavori propongono la dissoluzione del limite tra realtà e finzione, utilizzando la prima per determinare la seconda e viceversa. Il titolo Between what is no longer and what is not yet, che significa letteralmente “Tra ciò che non esiste più e ciò che non esiste ancora”, rivela fin dall’inizio il desiderio che l’artista desidera intraprendere in questa performance. Juan si appropria di una rottura tra il passato e il futuro per tradurre, attraverso il linguaggio, i pensieri e le visioni che fluttuano fuori dall’esperienza vissuta. In questo tempo sospeso, aneddoti personali della vita di Juan vengono raccontati senza seguire una linea temporale, e si mescolano ad altri racconti, tra verità e fabulazione. Juan Dominguez introduce progressivamente l’idea di un andamento temporale nel quale tutto può trasformarsi nel proprio contrario, una cesura che lascia spazio all’inatteso.
Juan Dominguez terrà anche un workshop aperto al pubblico il 5 settembre. Qui tutte le info per prenotarsi. Juan Dominguez è clown concettuale, cowboy magico, poeta-modello e curatore del piacere. Attivo come creatore e curatore nel campo della coreografia e delle arti performative, il suo lavoro esplora il rapporto tra codici duversi e sostiene la dissoluzione completa tra finzione e realtà, usando il primo per produrre l’ultimo e viceversa.
Alcuni dei suoi lavori sono: The taste is mine (1999) All good spies are my age (2002), The Application (2005), Shichimi Togarashi in collaborazione con Amalia Fernandez (2006), All good artists my age are dead (2007), Don’t even think about it! (2008), blue (2009), Clean Room Pilot (2010), A room without view (2011), Characters Arriving in collaborazione con Los Torreznos (2011), Clean Room Season 1 (2012), Clean Room Season 2(2014), El Triunfo de la Libertad in collaborazione con La Ribot and Juan Loriente (2014), Clean Room Season 3(2016), Between what is no longer and what is not yet (2016), Festival Avant-Garten (2017), My Only Memory(2018). Nei ultimi 14 anni ha curato diversi festival e programmazioni artistiche. È stato il direttore artistico del Festival In-Presentable/La Casa Encendida (2003-12), co-designer of Living Room Festival (2010-13), co-curatore di Picnic Sessions al C2M-Madrid (2013-15), co-designer al Festival Avant-Garten e al Interntional Sommer Festival Kampnagel-Hamburg (2017) tra gli altri.
www.juandominguezrojo.com/
La Pelanda 6 settembre 2018 Short Theatre Studio 2
Juan Dominguez
Between what is no longer and what is not yet
Performance 1h30′
prima nazionale
in inglese con sovratitoli in italiano
di e con Juan Domínguez
prodotto da Juan Dominguez
con il supporto di Tanznacht Berlin e Tanzfabrik Berlin/ apap-advancing performing arts project – Performing Europe 2020 / EU – Creative
Europe Programme
produzione esecutiva di Manyone
Juan Dominguez è clown concettuale, cowboy magico, poeta-modello e curatore del piacere. I suoi lavori propongono la dissoluzione del limite tra realtà e finzione, utilizzando la prima per determinare la seconda e viceversa. Il titolo Between what is no longer and what is not yet, che significa letteralmente “Tra ciò che non esiste più e ciò che non esiste ancora”, rivela fin dall’inizio il desiderio che l’artista desidera intraprendere in questa performance. Juan si appropria di una rottura tra il passato e il futuro per tradurre, attraverso il linguaggio, i pensieri e le visioni che fluttuano fuori dall’esperienza vissuta. In questo tempo sospeso, aneddoti personali della vita di Juan vengono raccontati senza seguire una linea temporale, e si mescolano ad altri racconti, tra verità e fabulazione. Juan Dominguez introduce progressivamente l’idea di un andamento temporale nel quale tutto può trasformarsi nel proprio contrario, una cesura che lascia spazio all’inatteso.
Juan Dominguez terrà anche un workshop aperto al pubblico il 5 settembre. Qui tutte le info per prenotarsi. Juan Dominguez è clown concettuale, cowboy magico, poeta-modello e curatore del piacere. Attivo come creatore e curatore nel campo della coreografia e delle arti performative, il suo lavoro esplora il rapporto tra codici duversi e sostiene la dissoluzione completa tra finzione e realtà, usando il primo per produrre l’ultimo e viceversa.
Alcuni dei suoi lavori sono: The taste is mine (1999) All good spies are my age (2002), The Application (2005), Shichimi Togarashi in collaborazione con Amalia Fernandez (2006), All good artists my age are dead (2007), Don’t even think about it! (2008), blue (2009), Clean Room Pilot (2010), A room without view (2011), Characters Arriving in collaborazione con Los Torreznos (2011), Clean Room Season 1 (2012), Clean Room Season 2(2014), El Triunfo de la Libertad in collaborazione con La Ribot and Juan Loriente (2014), Clean Room Season 3(2016), Between what is no longer and what is not yet (2016), Festival Avant-Garten (2017), My Only Memory(2018). Nei ultimi 14 anni ha curato diversi festival e programmazioni artistiche. È stato il direttore artistico del Festival In-Presentable/La Casa Encendida (2003-12), co-designer of Living Room Festival (2010-13), co-curatore di Picnic Sessions al C2M-Madrid (2013-15), co-designer al Festival Avant-Garten e al Interntional Sommer Festival Kampnagel-Hamburg (2017) tra gli altri.
www.juandominguezrojo.com/
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