Teatro Tordinona 29 Aprile 2018
DEL "TE QUIERO SIEMPRE"
Regia : Manfredi Gelmetti
Baile : Isabella Fabrizi
Chitarra Flamenca: Sergio Varcasia
Voce e Chitarra Elettrica: Beatrice Amodeo
Fagotto e sax: Simone Salerni
Percussioni : Paolo Monaldi
Musiche : Sergio Varcasia, Beatrice Amodeo
Coreografie : Isabella Fabrizi
Foto: Stefano Procopio
Video: Marco Antonio Antognini
Lo spettacolo è un percorso per immagini sul tema del limite e della precarietà, ispirato dalla lettura della poesia "Pequeño vals vienes" di Lorca e viaggia sull’idea del punto di caduta come apice
della bellezza, nel continuo tentativo di fermare l’eternità in un punto che si confonde tra la nostalgia e il ricordo.
L' azione trasversale dello spettacolo è la continua lotta tra il ricordo e il presente attraverso un impossibile equilibrio che cade e torna,
equilibrio che è nella ricerca e nel movimento.
Il contrasto tra ciò che è (stato) e ciò che non è, tra cos’è presente e cos’è già ricordo.
Il ritmo ternario e circolare del valzer interpreta le atmosfere malinconiche, alcooliche e surreali
e le dimensioni di Amore e Morte in un mondo tragico e delicato popolato da anime inquiete.
Il clichè dell’amore eterno che Lorca pone tra virgolette (toma este vals del “te quiero siempre") porta lo spettatore alla consapevolezza che L' Eternità sia solo in un istante.
Teatro Tordinona 29 Aprile 2018DEL "TE QUIERO SIEMPRE"
Regia : Manfredi Gelmetti
Baile : Isabella Fabrizi
Chitarra Flamenca: Sergio Varcasia
Voce e Chitarra Elettrica: Beatrice Amodeo
Fagotto e sax: Simone Salerni
Percussioni : Paolo Monaldi
Musiche : Sergio Varcasia, Beatrice Amodeo
Coreografie : Isabella Fabrizi
Foto: Stefano Procopio
Video: Marco Antonio Antognini
Lo spettacolo è un percorso per immagini sul tema del limite e della precarietà, ispirato dalla lettura della poesia "Pequeño vals vienes" di Lorca e viaggia sull’idea del punto di caduta come apice
della bellezza, nel continuo tentativo di fermare l’eternità in un punto che si confonde tra la nostalgia e il ricordo.
L' azione trasversale dello spettacolo è la continua lotta tra il ricordo e il presente attraverso un impossibile equilibrio che cade e torna,
equilibrio che è nella ricerca e nel movimento.
Il contrasto tra ciò che è (stato) e ciò che non è, tra cos’è presente e cos’è già ricordo.
Il ritmo ternario e circolare del valzer interpreta le atmosfere malinconiche, alcooliche e surreali
e le dimensioni di Amore e Morte in un mondo tragico e delicato popolato da anime inquiete.
Il clichè dell’amore eterno che Lorca pone tra virgolette (toma este vals del “te quiero siempre") porta lo spettatore alla consapevolezza che L' Eternità sia solo in un istante.
DEL "TE QUIERO SIEMPRE"
Regia : Manfredi Gelmetti
Baile : Isabella Fabrizi
Chitarra Flamenca: Sergio Varcasia
Voce e Chitarra Elettrica: Beatrice Amodeo
Fagotto e sax: Simone Salerni
Percussioni : Paolo Monaldi
Musiche : Sergio Varcasia, Beatrice Amodeo
Coreografie : Isabella Fabrizi
Foto: Stefano Procopio
Video: Marco Antonio Antognini
Lo spettacolo è un percorso per immagini sul tema del limite e della precarietà, ispirato dalla lettura della poesia "Pequeño vals vienes" di Lorca e viaggia sull’idea del punto di caduta come apice
della bellezza, nel continuo tentativo di fermare l’eternità in un punto che si confonde tra la nostalgia e il ricordo.
L' azione trasversale dello spettacolo è la continua lotta tra il ricordo e il presente attraverso un impossibile equilibrio che cade e torna,
equilibrio che è nella ricerca e nel movimento.
Il contrasto tra ciò che è (stato) e ciò che non è, tra cos’è presente e cos’è già ricordo.
Il ritmo ternario e circolare del valzer interpreta le atmosfere malinconiche, alcooliche e surreali
e le dimensioni di Amore e Morte in un mondo tragico e delicato popolato da anime inquiete.
Il clichè dell’amore eterno che Lorca pone tra virgolette (toma este vals del “te quiero siempre") porta lo spettatore alla consapevolezza che L' Eternità sia solo in un istante.
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