Teatro India, 23 giugno 2017
Twister
ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
ottimizzazione Lucia Cammalleri e Daria Greco
con Lucia Cammalleri, Mei Chen, Abel Hernández González, Daria Greco, Oksana Griaznova, Evgenii Kalachev
sound design Fabrizio Alviti
light design Luca Giovagnoli
costume design Kristina Sviderskaitė
produzione Fabbrica Europa Festival (Firenze), Aura Dance Theatre (Kaunas)
con il sostegno diAnghiari Dance Hub, Kilowatt Festival, Le Murate / Progetti Arte Contemporanea
coordinamento alla produzione Giedre Bagdziunaite
4.7.17
Danza,
teatro che danza
Twister
ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
ottimizzazione Lucia Cammalleri e Daria Greco
con Lucia Cammalleri, Mei Chen, Abel Hernández González, Daria Greco, Oksana Griaznova, Evgenii Kalachev
sound design Fabrizio Alviti
light design Luca Giovagnoli
costume design Kristina Sviderskaitė
produzione Fabbrica Europa Festival (Firenze), Aura Dance Theatre (Kaunas)
con il sostegno diAnghiari Dance Hub, Kilowatt Festival, Le Murate / Progetti Arte Contemporanea
coordinamento alla produzione Giedre Bagdziunaite
si ringrazia per la collaborazioneLithuanian Culture Institute, Consolato Onorario della Repubblica di Lituania
Twister nasce nell’ambito di un progetto produttivo condiviso tra Fabbrica Europa Festival e la compagnia Aura Dance Theatre, che ha favorito l’incontro tra Chiasma, il gruppo di lavoro di Salvo Lombardo e la compagnia lituana.
Il lavoro trae spunto dall’omonimo gioco di società che in modo del tutto trans-generazionale e trans-culturale ha determinato un pretesto di rivisitazione del concetto stesso di fisicità e di prossemica, a partire dal gioco.
La performance indaga dunque la fisicità e, per estensione, il corpo come territorio di relazione, e utilizza il linguaggio coreografico come collante di un’esperienza di socialità che dia luogo alla formazione di una comunità provvisoria dove i corpi sono un prolungamento delle relazioni umane, delle dinamiche sociali, dei prodotti culturali e del vissuto di ciascun performer.
Salvo Lombardo, partendo da una serie di partite a Twister tra due gruppi, tenta di imbastire un affresco coreografico basato sull’insieme delle connessioni e delle micro-narrazioni deducibili da tale esperienza, favorendo uno sharing di memorie personali dei performer, sia motorie che biografiche, la cui riproposizione è situata tra il doppio livello dell’estemporaneità e della ripetizione.