Teatro Elettra 12 Maggio 2017
Storie di donne
di Carlangelo Scillammà Chiarandà, regia di Carlo Cianfarini. In scena Barbara Patarini, Simone Balletti, Chiara Pavoni, Luisanna Arias, Teodora Nadoleanu. Trucco e costumi di Roberta Budicin.
Tre storie, tre donne, un solo sentimento: la solitudine. Solitudine del cuore e del corpo, quando il calore lascia posto al freddo di un letto vuoto; solitudine della mente, quella che ti fa sentire solo anche in mezzo alla folla, alle persone care; la solitudine che ti regala la monotonia fredda di giornate tutte uguali, prigioniera di un non amore, prigioniera di te stessa e della tua solitudine che diventa follia. Eroe, un eroe, tu! Non facevano altro che ripetermelo…un eroe, un eroe, un eroe! Quanto sei stato eroe a lasciarmi qui da sola! Mi hanno dato una medaglia, sai, una medaglia, in un astuccio nero infilato a forza fra le mani - spuntata fra mille occhi, fra mille sguardi che volevano essere muti e comprensivi e invece cercavano solo curiosi il mio dolore e non mi sapevano dire nulla e non riuscivano nemmeno a capire. Tutto il mio amore volevo darti…tutto il mio amore volevo darti e tu? Avanti dimmelo! E' una questione di faccia…io ad esempio…ho una faccia colpevole…colpevole a priori! Anche se non ho fatto nulla: "signori della corte è lei la colpevole di tutto quanto". Si tocca, fa le smorfie che ci posso fare…me la cambio? Oh si, che vorrei farmene una più simpatica…più accattivante, più dolcina, più tranquillità. Elvira è una giovane donna. Elvira è carina, spigliata, intelligente e ha una famiglia, come tante ne esistono: un marito che rientra la sera, un figlio pieno di esigenze e una mamma un po' soffocante. Ha anche un lavoro, Elvira, un lavoro part time che vorrebbe cambiare per qualcosa di più fantasioso, Elvira è un po' spenta dalla vita di tutti i giorni, dal tran tran che non cambia mai. Anche per lei c'è stato un piccolo raggio di sole, la novità che dà senso alle giornate, forse alla vita; il suo raggio di sole si chiamava Luca, ma anche questa storia, questo unico momento di evasione e di felicità sembra ormai è passato per sempre, travolto dalle complicazioni.
4.4.17
Teatro
Storie di donne
di Carlangelo Scillammà Chiarandà, regia di Carlo Cianfarini. In scena Barbara Patarini, Simone Balletti, Chiara Pavoni, Luisanna Arias, Teodora Nadoleanu. Trucco e costumi di Roberta Budicin.
Tre storie, tre donne, un solo sentimento: la solitudine. Solitudine del cuore e del corpo, quando il calore lascia posto al freddo di un letto vuoto; solitudine della mente, quella che ti fa sentire solo anche in mezzo alla folla, alle persone care; la solitudine che ti regala la monotonia fredda di giornate tutte uguali, prigioniera di un non amore, prigioniera di te stessa e della tua solitudine che diventa follia. Eroe, un eroe, tu! Non facevano altro che ripetermelo…un eroe, un eroe, un eroe! Quanto sei stato eroe a lasciarmi qui da sola! Mi hanno dato una medaglia, sai, una medaglia, in un astuccio nero infilato a forza fra le mani - spuntata fra mille occhi, fra mille sguardi che volevano essere muti e comprensivi e invece cercavano solo curiosi il mio dolore e non mi sapevano dire nulla e non riuscivano nemmeno a capire. Tutto il mio amore volevo darti…tutto il mio amore volevo darti e tu? Avanti dimmelo! E' una questione di faccia…io ad esempio…ho una faccia colpevole…colpevole a priori! Anche se non ho fatto nulla: "signori della corte è lei la colpevole di tutto quanto". Si tocca, fa le smorfie che ci posso fare…me la cambio? Oh si, che vorrei farmene una più simpatica…più accattivante, più dolcina, più tranquillità. Elvira è una giovane donna. Elvira è carina, spigliata, intelligente e ha una famiglia, come tante ne esistono: un marito che rientra la sera, un figlio pieno di esigenze e una mamma un po' soffocante. Ha anche un lavoro, Elvira, un lavoro part time che vorrebbe cambiare per qualcosa di più fantasioso, Elvira è un po' spenta dalla vita di tutti i giorni, dal tran tran che non cambia mai. Anche per lei c'è stato un piccolo raggio di sole, la novità che dà senso alle giornate, forse alla vita; il suo raggio di sole si chiamava Luca, ma anche questa storia, questo unico momento di evasione e di felicità sembra ormai è passato per sempre, travolto dalle complicazioni.