Teatro Tordinona 19 febbraio 2017
Terra Promessa. Una Guerra infinita Terra Promessa.
(come dalla ricerca di un pascolo nacque il mito della Terra Promessa)
di Gianluca Riggi
con Roberta Castelluzzo e Gianluca Riggi
Terra Promessa. Un’inchiesta storica che attraversa i millenni e narra un viaggio: quello di Abramo e Sarah dalla città di Ur, nella Mesopotamia ricca e fiorente, al deserto del Mar Morto e infine a Gerusalemme. Un viaggio mitico, che è all’origine delle tre religioni rivelate e monoteistiche, del nostro vivere contemporaneo tra incomprensioni e abbandoni mistici. Un viaggio che è la rappresentazione di tremila anni di guerra in una terra martoriata dall’uomo e dalla sua stupidità, dove i combattenti hanno smarrito completamente, ormai da tempo, le ragioni del loro combattere, dove il combattere è routine.
È anche un viaggio in tre religioni nei loro segreti, nelle pieghe della rivelazione divina, nella ricerca di punti comuni, nella scoperta di mondi sotterranei che le uniscono sopra le nostre teste e le dividono davanti ai nostri occhi con gran numero di cadaveri. È un viaggio che sfiora il confine fra religione e mito, alcuni di quei miti sono falsi, alcuni di quei miti sono all’origine del dolore e delle ferite di una terra. Macro storia e micro storia si intrecceranno, l’una determinerà l’altra, perché alfine, all’origine del tutto c’è sempre l’uomo, colto nella sua solitudine, nelle sue passioni, nel suo affrontare l’assurdità delle vicende umane.
I due protagonisti, Sara e Abramo, ripercorrono la loro storia, la raccontano e la vivono, tra le micro azioni del loro piccolo mondo. Tutta l’azione scenica si svolge all’interno di un baule di legno. Il baule diviene la loro dimora, dove si dorme, si cucina, si mangia, ci si lava, si stirano i vestiti, e quant’altro, ma può trasformarsi in una lapide o una tomba. Una Terra Promessa ma anche una Terra Maledetta, dove gli uomini, profeti, santi e divinità differenti, si sono incontrate.
SenzaBarcode è informazione libera a 360° ! Si parla di attualità, politica, società, cultura, famiglia ma anche notizie e articoli su argomenti più leggeri come lo sport, internet e MOLTO ALTRO! Notizie fornite con occhio personale ma aperto a commenti e dibattiti. Nella redazione di SenzaBarcode lavorano molte persone diverse tra loro ciascuna con la sua storia ed il suo bagaglio culturale, ed è questa disomogeneità – unita al rispetto – che fa sì che l’informazione sia sempre genuina, priva di condizionamenti di qualsiasi tipo e specialmente multi laterale. Tante penne per fare informazione libera e di qualità. Le regole in SenzaBarcode, rispetto della dignità umana e nessun tipo di violenza.
Teatro Tordinona 19 febbraio 2017Terra Promessa. Una Guerra infinita Terra Promessa.
(come dalla ricerca di un pascolo nacque il mito della Terra Promessa)
di Gianluca Riggi
con Roberta Castelluzzo e Gianluca Riggi
Terra Promessa. Un’inchiesta storica che attraversa i millenni e narra un viaggio: quello di Abramo e Sarah dalla città di Ur, nella Mesopotamia ricca e fiorente, al deserto del Mar Morto e infine a Gerusalemme. Un viaggio mitico, che è all’origine delle tre religioni rivelate e monoteistiche, del nostro vivere contemporaneo tra incomprensioni e abbandoni mistici. Un viaggio che è la rappresentazione di tremila anni di guerra in una terra martoriata dall’uomo e dalla sua stupidità, dove i combattenti hanno smarrito completamente, ormai da tempo, le ragioni del loro combattere, dove il combattere è routine.
È anche un viaggio in tre religioni nei loro segreti, nelle pieghe della rivelazione divina, nella ricerca di punti comuni, nella scoperta di mondi sotterranei che le uniscono sopra le nostre teste e le dividono davanti ai nostri occhi con gran numero di cadaveri. È un viaggio che sfiora il confine fra religione e mito, alcuni di quei miti sono falsi, alcuni di quei miti sono all’origine del dolore e delle ferite di una terra. Macro storia e micro storia si intrecceranno, l’una determinerà l’altra, perché alfine, all’origine del tutto c’è sempre l’uomo, colto nella sua solitudine, nelle sue passioni, nel suo affrontare l’assurdità delle vicende umane.
I due protagonisti, Sara e Abramo, ripercorrono la loro storia, la raccontano e la vivono, tra le micro azioni del loro piccolo mondo. Tutta l’azione scenica si svolge all’interno di un baule di legno. Il baule diviene la loro dimora, dove si dorme, si cucina, si mangia, ci si lava, si stirano i vestiti, e quant’altro, ma può trasformarsi in una lapide o una tomba. Una Terra Promessa ma anche una Terra Maledetta, dove gli uomini, profeti, santi e divinità differenti, si sono incontrate.
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(come dalla ricerca di un pascolo nacque il mito della Terra Promessa)
di Gianluca Riggi
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Terra Promessa. Un’inchiesta storica che attraversa i millenni e narra un viaggio: quello di Abramo e Sarah dalla città di Ur, nella Mesopotamia ricca e fiorente, al deserto del Mar Morto e infine a Gerusalemme. Un viaggio mitico, che è all’origine delle tre religioni rivelate e monoteistiche, del nostro vivere contemporaneo tra incomprensioni e abbandoni mistici. Un viaggio che è la rappresentazione di tremila anni di guerra in una terra martoriata dall’uomo e dalla sua stupidità, dove i combattenti hanno smarrito completamente, ormai da tempo, le ragioni del loro combattere, dove il combattere è routine.
È anche un viaggio in tre religioni nei loro segreti, nelle pieghe della rivelazione divina, nella ricerca di punti comuni, nella scoperta di mondi sotterranei che le uniscono sopra le nostre teste e le dividono davanti ai nostri occhi con gran numero di cadaveri. È un viaggio che sfiora il confine fra religione e mito, alcuni di quei miti sono falsi, alcuni di quei miti sono all’origine del dolore e delle ferite di una terra. Macro storia e micro storia si intrecceranno, l’una determinerà l’altra, perché alfine, all’origine del tutto c’è sempre l’uomo, colto nella sua solitudine, nelle sue passioni, nel suo affrontare l’assurdità delle vicende umane.
I due protagonisti, Sara e Abramo, ripercorrono la loro storia, la raccontano e la vivono, tra le micro azioni del loro piccolo mondo. Tutta l’azione scenica si svolge all’interno di un baule di legno. Il baule diviene la loro dimora, dove si dorme, si cucina, si mangia, ci si lava, si stirano i vestiti, e quant’altro, ma può trasformarsi in una lapide o una tomba. Una Terra Promessa ma anche una Terra Maledetta, dove gli uomini, profeti, santi e divinità differenti, si sono incontrate.
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