Teatro Tordinona 14 settembre 2016
UNA STANZA IN PIU’
Una commedia contemporanea
Testo e regia
Alessio Rizzitiello
con
Federico De Luca – Paolo il padrone di casa
Luca Forte – Peppe il caratterista
Alessio Maria Maffei – Diego il correttore di bozza
Alessia Paladino – Mara L’attrice
Anika Schluderbacher – Claudia che organizza vernissage
e con l’amichevole partecipazione di
Fabio Farronato – Alberto il coinquilino
Aiuto regia Sara Bordini
Scene Erika Cellini
Costumi Anthony Rosa
Poster e disegni Jodi Gorla
Un ringraziamento speciale a Francesco Rossini e Andrea Tarantino
Francesco Caruso Litrico Ufficio stampa
Teatro Tordinona 14 settembre 2016UNA STANZA IN PIU’
Una commedia contemporanea
Testo e regia
Alessio Rizzitiello
con
Federico De Luca – Paolo il padrone di casa
Luca Forte – Peppe il caratterista
Alessio Maria Maffei – Diego il correttore di bozza
Alessia Paladino – Mara L’attrice
Anika Schluderbacher – Claudia che organizza vernissage
e con l’amichevole partecipazione di
Fabio Farronato – Alberto il coinquilino
Aiuto regia Sara Bordini
Scene Erika Cellini
Costumi Anthony Rosa
Poster e disegni Jodi Gorla
Un ringraziamento speciale a Francesco Rossini e Andrea Tarantino
Francesco Caruso Litrico Ufficio stampa
Lo spettacolo ritrae la quotidianità e le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che condividono un appartamento nel quartiere “Pigneto” di Roma. Una commedia brillante che indaga la situazione di una generazione, quella degli under 35, sospesi tra l’instabilità e il precariato, gli amori e i litigi, l’amicizia, il sesso, e in molti casi, semplicemente, la disoccupazione . “Una stanza in più” si interroga sulla necessità di trovare nuovi spazi, nuove possibilità, nuovi modi di rapportarsi con una nuova identità, in un mondo che sembra correre ogni giorno più veloce.
NOTE DI REGIA
Una stanza in più è una commedia contemporanea, in essa prendono vita le dinamiche esistenziali dell’attuale generazione under 35, quella nata negli anni ’80, anni in cui tutto era possibile ma anche anni con i quali è difficile rapportarsi. Il tranche de vie è quello dei fuori sede a Roma, per la precisione nel quartiere Pigneto, noto a molti come “la San Lorenzo dei radical chic” ed è qui, in un appartamento a cui manca giusto una stanza in più che i personaggi si dimenano e tentano di sopravvivere e di reagire alle situazioni, ognuno con il suo dramma e ognuno nel suo “non risolto”. Vivono una condizione in cui tutto è fermo, la stessa scenografia con arredi tipicamente anni ‘80 ce lo suggerisce, si è fermi e anche nostalgici, legati indissolubilmente ad un passato oggi non più proponibile ed un presente che invece vede in questa generazione la chiave di volta. E’ la generazione a cui sarebbe richiesto il cambiamento ma che di fatto non riesce ad attuarlo. La verità sembra sempre dietro l’angolo ma è di fatto celata ad ogni personaggio. I loro comportamenti infatti manifestano l’insofferenza alla triste realtà in cui i rapporti sono privi di valore, le amicizie e gli amori vanno e vengono e sono comunque sempre sottoposti alle loro più o meno grandi oggettivazioni personali. Saranno sempre destinati ad essere la generazione del non risolto? Questo non è dato sapere ma di sicuro il loro presente è costellato di serate surreali, spazi domestici in condivisione e coinquilini che dormono nella vasca da bagno, il tutto contornato da un familiare quanto nostalgico sottofondo anni ’80.
UNA STANZA IN PIU’
Una commedia contemporanea
Testo e regia
Alessio Rizzitiello
con
Federico De Luca – Paolo il padrone di casa
Luca Forte – Peppe il caratterista
Alessio Maria Maffei – Diego il correttore di bozza
Alessia Paladino – Mara L’attrice
Anika Schluderbacher – Claudia che organizza vernissage
e con l’amichevole partecipazione di
Fabio Farronato – Alberto il coinquilino
Aiuto regia Sara Bordini
Scene Erika Cellini
Costumi Anthony Rosa
Poster e disegni Jodi Gorla
Un ringraziamento speciale a Francesco Rossini e Andrea Tarantino
Francesco Caruso Litrico Ufficio stampa
Lo spettacolo ritrae la quotidianità e le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che condividono un appartamento nel quartiere “Pigneto” di Roma. Una commedia brillante che indaga la situazione di una generazione, quella degli under 35, sospesi tra l’instabilità e il precariato, gli amori e i litigi, l’amicizia, il sesso, e in molti casi, semplicemente, la disoccupazione . “Una stanza in più” si interroga sulla necessità di trovare nuovi spazi, nuove possibilità, nuovi modi di rapportarsi con una nuova identità, in un mondo che sembra correre ogni giorno più veloce.
NOTE DI REGIA
Una stanza in più è una commedia contemporanea, in essa prendono vita le dinamiche esistenziali dell’attuale generazione under 35, quella nata negli anni ’80, anni in cui tutto era possibile ma anche anni con i quali è difficile rapportarsi. Il tranche de vie è quello dei fuori sede a Roma, per la precisione nel quartiere Pigneto, noto a molti come “la San Lorenzo dei radical chic” ed è qui, in un appartamento a cui manca giusto una stanza in più che i personaggi si dimenano e tentano di sopravvivere e di reagire alle situazioni, ognuno con il suo dramma e ognuno nel suo “non risolto”. Vivono una condizione in cui tutto è fermo, la stessa scenografia con arredi tipicamente anni ‘80 ce lo suggerisce, si è fermi e anche nostalgici, legati indissolubilmente ad un passato oggi non più proponibile ed un presente che invece vede in questa generazione la chiave di volta. E’ la generazione a cui sarebbe richiesto il cambiamento ma che di fatto non riesce ad attuarlo. La verità sembra sempre dietro l’angolo ma è di fatto celata ad ogni personaggio. I loro comportamenti infatti manifestano l’insofferenza alla triste realtà in cui i rapporti sono privi di valore, le amicizie e gli amori vanno e vengono e sono comunque sempre sottoposti alle loro più o meno grandi oggettivazioni personali. Saranno sempre destinati ad essere la generazione del non risolto? Questo non è dato sapere ma di sicuro il loro presente è costellato di serate surreali, spazi domestici in condivisione e coinquilini che dormono nella vasca da bagno, il tutto contornato da un familiare quanto nostalgico sottofondo anni ’80.
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