Teatro India, 27 | 28 giugno 2016
Casual Bystanders
ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
con Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo
su musica di Luc Ferrari
disegno luci e video Luca Brinchi e Maria Elena Fusacchia
sovrapposizioni sonore Salvo Lombardo
disegno del suono Fabrizio Alviti
foto Gabriele Gargini
Produzione Fabbrica Europa, CapoTrave/Kilowatt, Festival Oriente Occidente, Progetto Goldstein, Pierfrancesco Pisani
con il sostegno di
Anghiari Dance Hub, Inteatro Festival, DiD Studio/Danae Festival, Teatro Spazio Electa/ACS, Villaggio d’Artista, Verdecoprente Residenze, Centro di Palmetta, [Non] Museo
Progetto selezionato Movin’Up_GAI; secondo classificato Premio Arte nel Giardino di Irene_Ass. Irene Brin | GNAM;
selezionato Artefatto10_Reset | GAI -Civico Museo Schmidl, Trieste
Casual bystanders è un progetto avviato nel 2014 che, oltre alla creazione della performance omonima, ha portato alla realizzazione di un ciclo di azioni urbane, workshop, una video installazione, una esposizione fotografica, una installazione sonora e una piattaforma di condivisione on line. La performance si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i “passanti” in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo. Le azioni di raccolta di queste informazioni fisiche, nel loro contesto urbano, sono state finalizzate all’elaborazione “dal vero” di un certo numero di frammenti motori e gestuali archiviati attraverso il corpo e poi trascritti in forma di enunciati su dei taccuini, numerati progressivamente, per essere rielaborati successivamente in forma coreografica; dal procedimento mimetico alla trasfigurazione del gesto semplice; tra le rovine del movimento, nel sedimento di qualcosa che è già-stato, per esperire un corpo-presente. I contesti in cui hanno avuto luogo la serie di azioni preliminari e di raccolta sono stati i più disparati: piazze, strade, esercizi commerciali, biblioteche, musei, spazi espositivi, stadio, stazioni ferroviarie e metropolitane. Parallelamente si è accumulato anche un archivio sonoro ricavato da registrazioni ambientali e campionature sia in ambienti urbani che naturali. Questi frammenti vengono adesso ricomposti e sovrapposti a parti del brano Petite symphonie intuitive pour un paysage de printemps del compositore Luc Ferrari che nel 1973-74 crea questo componimento a partire da “suoni fissati” durante una scalata sull’altopiano Causse Méjean.
Salvo Lombardo Performer, coreografo e regista. Nel 2009 si diploma alla Scuola d’Arte drammatica del Teatro Stabile di Catania. Dal 2012 al 2015 è cofondatore della compagnia Clinica Mammut. All’attività performativa affianca quella didattica; ha condotto workshop per l’Istituto Europeo del Design di Roma, per il Festival Teatro al Castello di Roddi, il Teatro Stabile di Catania e Indaco Art Camp di Cesena. I suoi lavori, tra spettacoli, azioni urbane e site-specific, sono ospitati in vari festival e teatri italiani. Con Casual Bystanders è coreografo residente per Anghiari Dance Hub; il progetto è vincitore del bando CiD Cantieri_Oriente\Occidente
Teatro India, 27 | 28 giugno 2016 Casual Bystanders
ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
con Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo
su musica di Luc Ferrari
disegno luci e video Luca Brinchi e Maria Elena Fusacchia
sovrapposizioni sonore Salvo Lombardo
disegno del suono Fabrizio Alviti
foto Gabriele Gargini
Produzione Fabbrica Europa, CapoTrave/Kilowatt, Festival Oriente Occidente, Progetto Goldstein, Pierfrancesco Pisani
con il sostegno di
Anghiari Dance Hub, Inteatro Festival, DiD Studio/Danae Festival, Teatro Spazio Electa/ACS, Villaggio d’Artista, Verdecoprente Residenze, Centro di Palmetta, [Non] Museo
Progetto selezionato Movin’Up_GAI; secondo classificato Premio Arte nel Giardino di Irene_Ass. Irene Brin | GNAM;
selezionato Artefatto10_Reset | GAI -Civico Museo Schmidl, Trieste
Casual bystanders è un progetto avviato nel 2014 che, oltre alla creazione della performance omonima, ha portato alla realizzazione di un ciclo di azioni urbane, workshop, una video installazione, una esposizione fotografica, una installazione sonora e una piattaforma di condivisione on line. La performance si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i “passanti” in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo. Le azioni di raccolta di queste informazioni fisiche, nel loro contesto urbano, sono state finalizzate all’elaborazione “dal vero” di un certo numero di frammenti motori e gestuali archiviati attraverso il corpo e poi trascritti in forma di enunciati su dei taccuini, numerati progressivamente, per essere rielaborati successivamente in forma coreografica; dal procedimento mimetico alla trasfigurazione del gesto semplice; tra le rovine del movimento, nel sedimento di qualcosa che è già-stato, per esperire un corpo-presente. I contesti in cui hanno avuto luogo la serie di azioni preliminari e di raccolta sono stati i più disparati: piazze, strade, esercizi commerciali, biblioteche, musei, spazi espositivi, stadio, stazioni ferroviarie e metropolitane. Parallelamente si è accumulato anche un archivio sonoro ricavato da registrazioni ambientali e campionature sia in ambienti urbani che naturali. Questi frammenti vengono adesso ricomposti e sovrapposti a parti del brano Petite symphonie intuitive pour un paysage de printemps del compositore Luc Ferrari che nel 1973-74 crea questo componimento a partire da “suoni fissati” durante una scalata sull’altopiano Causse Méjean.
Salvo Lombardo Performer, coreografo e regista. Nel 2009 si diploma alla Scuola d’Arte drammatica del Teatro Stabile di Catania. Dal 2012 al 2015 è cofondatore della compagnia Clinica Mammut. All’attività performativa affianca quella didattica; ha condotto workshop per l’Istituto Europeo del Design di Roma, per il Festival Teatro al Castello di Roddi, il Teatro Stabile di Catania e Indaco Art Camp di Cesena. I suoi lavori, tra spettacoli, azioni urbane e site-specific, sono ospitati in vari festival e teatri italiani. Con Casual Bystanders è coreografo residente per Anghiari Dance Hub; il progetto è vincitore del bando CiD Cantieri_Oriente\Occidente
Casual Bystanders
ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo
con Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo
su musica di Luc Ferrari
disegno luci e video Luca Brinchi e Maria Elena Fusacchia
sovrapposizioni sonore Salvo Lombardo
disegno del suono Fabrizio Alviti
foto Gabriele Gargini
Produzione Fabbrica Europa, CapoTrave/Kilowatt, Festival Oriente Occidente, Progetto Goldstein, Pierfrancesco Pisani
con il sostegno di
Anghiari Dance Hub, Inteatro Festival, DiD Studio/Danae Festival, Teatro Spazio Electa/ACS, Villaggio d’Artista, Verdecoprente Residenze, Centro di Palmetta, [Non] Museo
Progetto selezionato Movin’Up_GAI; secondo classificato Premio Arte nel Giardino di Irene_Ass. Irene Brin | GNAM;
selezionato Artefatto10_Reset | GAI -Civico Museo Schmidl, Trieste
Casual bystanders è un progetto avviato nel 2014 che, oltre alla creazione della performance omonima, ha portato alla realizzazione di un ciclo di azioni urbane, workshop, una video installazione, una esposizione fotografica, una installazione sonora e una piattaforma di condivisione on line. La performance si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i “passanti” in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo. Le azioni di raccolta di queste informazioni fisiche, nel loro contesto urbano, sono state finalizzate all’elaborazione “dal vero” di un certo numero di frammenti motori e gestuali archiviati attraverso il corpo e poi trascritti in forma di enunciati su dei taccuini, numerati progressivamente, per essere rielaborati successivamente in forma coreografica; dal procedimento mimetico alla trasfigurazione del gesto semplice; tra le rovine del movimento, nel sedimento di qualcosa che è già-stato, per esperire un corpo-presente. I contesti in cui hanno avuto luogo la serie di azioni preliminari e di raccolta sono stati i più disparati: piazze, strade, esercizi commerciali, biblioteche, musei, spazi espositivi, stadio, stazioni ferroviarie e metropolitane. Parallelamente si è accumulato anche un archivio sonoro ricavato da registrazioni ambientali e campionature sia in ambienti urbani che naturali. Questi frammenti vengono adesso ricomposti e sovrapposti a parti del brano Petite symphonie intuitive pour un paysage de printemps del compositore Luc Ferrari che nel 1973-74 crea questo componimento a partire da “suoni fissati” durante una scalata sull’altopiano Causse Méjean.
Salvo Lombardo Performer, coreografo e regista. Nel 2009 si diploma alla Scuola d’Arte drammatica del Teatro Stabile di Catania. Dal 2012 al 2015 è cofondatore della compagnia Clinica Mammut. All’attività performativa affianca quella didattica; ha condotto workshop per l’Istituto Europeo del Design di Roma, per il Festival Teatro al Castello di Roddi, il Teatro Stabile di Catania e Indaco Art Camp di Cesena. I suoi lavori, tra spettacoli, azioni urbane e site-specific, sono ospitati in vari festival e teatri italiani. Con Casual Bystanders è coreografo residente per Anghiari Dance Hub; il progetto è vincitore del bando CiD Cantieri_Oriente\Occidente
Posta un commento