Nuovo Cinema Palazzo 11 maggio 2016
STENDHAL COMEDY
“Non sono un comico. Il comico è quello che schiaccia la buccia di banana, inciampa e la gente ride.
Io no. Io sono la banana.” – Stendhal Comedy
sproloquio teatrale sulla ricerca di se stessi di e con Davide Grillo
Ad accompagnarlo, incursioni di Giuseppe Brigante e Ivan Talarico
Stendhal Comedy è uno spettacolo sulla ricerca di se stessi.
Ogni persona che intraprende questa ricerca, nel tentativo di caratterizzarsi, segue vie diverse: dalle più superficiali alle più sofisticate. Tutte comiche.
La prima parte dello spettacolo, sul genere stand-up, le ripercorre tutte fino a scontrarsi inevitabilmente con il concetto di sé, sul quale infine vengono poste quattro domande. Così si passa dall’interrogativo su sé stessi a quello sugli altri, sul mondo e, in ultimo, su Dio.
Il tutto a partire da un’insignificante dato biografico della vita di Stendhal.
La seconda parte è una sorpresa..
Scrive Davide Grillo:
“Stendhal Comedy è il primo spettacolo che ho scritto ed è uno spettacolo di poche pretese. Tre in tutto.
La prima vorrebbe essere quella di intrattenere.
La seconda, quella di far ridere, almeno un po’.
La terza pretesa è quella di raccontare, attraverso le prime due, le varie vie che si prendono pur di somigliare ad un ipotetico, assolutamente arbitrario e pluripregiudicato Sé.
Uno sproloquio sull’io, tanto per cambiare.
Un monologo sull’io e le sue vacanze.
Una ermeneutica del soggetto in versione cabaret.
Si ecco, scusate, è una pretesa troppo grande e non credo di esserci riuscito…
Vi dico invece cosa mi sarebbe piaciuto fare:
Mi interessava indagare a partire dai luoghi, le forme, le teorie, le fedi, comportamenti, mode, orientamenti, orietta berti etc, tutto il festoso itinerario possibile che questo nostro contorno ci offre, avvalendoci del quale promette – dopo una lunga sequenza della durata indefinita di un anno o di una vita – finalmente giungere all’obiettivo al tempo più vago e ambito nella storia della coscienza occidentale: arrivare a conoscere se stessi.
E, una volta arrivati, non trovare nessuno.
Nessuno a parte noi che, tuttavia, ci siamo.
Ci siamo quasi insomma.”
Davide Grillo
Nuovo Cinema Palazzo 11 maggio 2016STENDHAL COMEDY
“Non sono un comico. Il comico è quello che schiaccia la buccia di banana, inciampa e la gente ride.
Io no. Io sono la banana.” – Stendhal Comedy
sproloquio teatrale sulla ricerca di se stessi di e con Davide Grillo
Ad accompagnarlo, incursioni di Giuseppe Brigante e Ivan Talarico
Stendhal Comedy è uno spettacolo sulla ricerca di se stessi.
Ogni persona che intraprende questa ricerca, nel tentativo di caratterizzarsi, segue vie diverse: dalle più superficiali alle più sofisticate. Tutte comiche.
La prima parte dello spettacolo, sul genere stand-up, le ripercorre tutte fino a scontrarsi inevitabilmente con il concetto di sé, sul quale infine vengono poste quattro domande. Così si passa dall’interrogativo su sé stessi a quello sugli altri, sul mondo e, in ultimo, su Dio.
Il tutto a partire da un’insignificante dato biografico della vita di Stendhal.
La seconda parte è una sorpresa..
Scrive Davide Grillo:
“Stendhal Comedy è il primo spettacolo che ho scritto ed è uno spettacolo di poche pretese. Tre in tutto.
La prima vorrebbe essere quella di intrattenere.
La seconda, quella di far ridere, almeno un po’.
La terza pretesa è quella di raccontare, attraverso le prime due, le varie vie che si prendono pur di somigliare ad un ipotetico, assolutamente arbitrario e pluripregiudicato Sé.
Uno sproloquio sull’io, tanto per cambiare.
Un monologo sull’io e le sue vacanze.
Una ermeneutica del soggetto in versione cabaret.
Si ecco, scusate, è una pretesa troppo grande e non credo di esserci riuscito…
Vi dico invece cosa mi sarebbe piaciuto fare:
Mi interessava indagare a partire dai luoghi, le forme, le teorie, le fedi, comportamenti, mode, orientamenti, orietta berti etc, tutto il festoso itinerario possibile che questo nostro contorno ci offre, avvalendoci del quale promette – dopo una lunga sequenza della durata indefinita di un anno o di una vita – finalmente giungere all’obiettivo al tempo più vago e ambito nella storia della coscienza occidentale: arrivare a conoscere se stessi.
E, una volta arrivati, non trovare nessuno.
Nessuno a parte noi che, tuttavia, ci siamo.
Ci siamo quasi insomma.”
Davide Grillo
STENDHAL COMEDY
“Non sono un comico. Il comico è quello che schiaccia la buccia di banana, inciampa e la gente ride.
Io no. Io sono la banana.” – Stendhal Comedy
sproloquio teatrale sulla ricerca di se stessi di e con Davide Grillo
Ad accompagnarlo, incursioni di Giuseppe Brigante e Ivan Talarico
Stendhal Comedy è uno spettacolo sulla ricerca di se stessi.
Ogni persona che intraprende questa ricerca, nel tentativo di caratterizzarsi, segue vie diverse: dalle più superficiali alle più sofisticate. Tutte comiche.
La prima parte dello spettacolo, sul genere stand-up, le ripercorre tutte fino a scontrarsi inevitabilmente con il concetto di sé, sul quale infine vengono poste quattro domande. Così si passa dall’interrogativo su sé stessi a quello sugli altri, sul mondo e, in ultimo, su Dio.
Il tutto a partire da un’insignificante dato biografico della vita di Stendhal.
La seconda parte è una sorpresa..
Scrive Davide Grillo:
“Stendhal Comedy è il primo spettacolo che ho scritto ed è uno spettacolo di poche pretese. Tre in tutto.
La prima vorrebbe essere quella di intrattenere.
La seconda, quella di far ridere, almeno un po’.
La terza pretesa è quella di raccontare, attraverso le prime due, le varie vie che si prendono pur di somigliare ad un ipotetico, assolutamente arbitrario e pluripregiudicato Sé.
Uno sproloquio sull’io, tanto per cambiare.
Un monologo sull’io e le sue vacanze.
Una ermeneutica del soggetto in versione cabaret.
Si ecco, scusate, è una pretesa troppo grande e non credo di esserci riuscito…
Vi dico invece cosa mi sarebbe piaciuto fare:
Mi interessava indagare a partire dai luoghi, le forme, le teorie, le fedi, comportamenti, mode, orientamenti, orietta berti etc, tutto il festoso itinerario possibile che questo nostro contorno ci offre, avvalendoci del quale promette – dopo una lunga sequenza della durata indefinita di un anno o di una vita – finalmente giungere all’obiettivo al tempo più vago e ambito nella storia della coscienza occidentale: arrivare a conoscere se stessi.
E, una volta arrivati, non trovare nessuno.
Nessuno a parte noi che, tuttavia, ci siamo.
Ci siamo quasi insomma.”
Davide Grillo
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