Teatro dell’Orologio 19 Maggio 2016
Compagnia ZiBa di Prato
La tana
drammaturgia collettiva Laura Belli, Lorenzo Torracchi e Marco Cupellari
regia Marco Cupellari
con Laura Belli, Lorenzo Torracchi
tecnico luci Chiara Nardi
Morire è tremendo, ma l'idea di morire senza aver vissuto è insopportabile
Entrare nella Tana è immergersi in un mondo altro e familiare allo stesso tempo; due esseri si sono scavati il loro nido, comodo e chiuso, vi si sono accoccolati e rotolati e, un indefinito tempo dopo, lo spettatore li trova lì, cristallizzati, un po' ammuffiti.
Attraverso lo strato di muffa e terra, riesce ancora a intravedere gli esseri umani che furono, quasi familiari appunto, ma ormai diventati altro: due grotteschi personaggi, che, come topi, vivono nella loro tana: ballano, mangiano, giocano, dormono, guardano peppa pig.
E fuori? Cosa succede? É un fuori visto, parlato, raccontato, ma non più vissuto. É sempre lì, presente nella sua assenza; dalla finestra ne arrivano gli echi: una festa di paese, piovono rane, si instaura una dittatura, qualcuno si sposa, il parlamento salta in aria.
Il fuori bussa, domanda, ma loro non sanno o non vogliono rispondere. La domanda, però, resta, bussa, anche da dentro, e, per non sentirla, bisogna fare; qualcosa, qualunque cosa. Ignorarla, tamponarla anche a costo di...
Fondata nel 2012, è una compagnia fieramente ibrida, felicemente instabile e fermamente mobile, che dialoga con il teatro di ricerca come con il teatro popolare e di strada, mescolando i linguaggi a suo piacimento e a piacimento, si spera, del pubblico. Nel 2014-15 arriva la prima produzione di ricerca e drammaturgia contemporanea: LA TANA, che raccoglie consensi in diverse realtà italiane e riceve i riconoscimenti nazionali:
Selezione Premio Cassino OFF 2016
Premio Incroci Teatrali 2015
Menzione speciale Premio Museo Cervi 2015
Premio Docenti Giovani Realtà del Teatro 2014
Premio del Pubblico Anna Pancirolli 2014
Teatro dell’Orologio 19 Maggio 2016Compagnia ZiBa di Prato
La tana
drammaturgia collettiva Laura Belli, Lorenzo Torracchi e Marco Cupellari
regia Marco Cupellari
con Laura Belli, Lorenzo Torracchi
tecnico luci Chiara Nardi
Morire è tremendo, ma l'idea di morire senza aver vissuto è insopportabile
Entrare nella Tana è immergersi in un mondo altro e familiare allo stesso tempo; due esseri si sono scavati il loro nido, comodo e chiuso, vi si sono accoccolati e rotolati e, un indefinito tempo dopo, lo spettatore li trova lì, cristallizzati, un po' ammuffiti.
Attraverso lo strato di muffa e terra, riesce ancora a intravedere gli esseri umani che furono, quasi familiari appunto, ma ormai diventati altro: due grotteschi personaggi, che, come topi, vivono nella loro tana: ballano, mangiano, giocano, dormono, guardano peppa pig.
E fuori? Cosa succede? É un fuori visto, parlato, raccontato, ma non più vissuto. É sempre lì, presente nella sua assenza; dalla finestra ne arrivano gli echi: una festa di paese, piovono rane, si instaura una dittatura, qualcuno si sposa, il parlamento salta in aria.
Il fuori bussa, domanda, ma loro non sanno o non vogliono rispondere. La domanda, però, resta, bussa, anche da dentro, e, per non sentirla, bisogna fare; qualcosa, qualunque cosa. Ignorarla, tamponarla anche a costo di...
Fondata nel 2012, è una compagnia fieramente ibrida, felicemente instabile e fermamente mobile, che dialoga con il teatro di ricerca come con il teatro popolare e di strada, mescolando i linguaggi a suo piacimento e a piacimento, si spera, del pubblico. Nel 2014-15 arriva la prima produzione di ricerca e drammaturgia contemporanea: LA TANA, che raccoglie consensi in diverse realtà italiane e riceve i riconoscimenti nazionali:
Selezione Premio Cassino OFF 2016
Premio Incroci Teatrali 2015
Menzione speciale Premio Museo Cervi 2015
Premio Docenti Giovani Realtà del Teatro 2014
Premio del Pubblico Anna Pancirolli 2014
Compagnia ZiBa di Prato
La tana
drammaturgia collettiva Laura Belli, Lorenzo Torracchi e Marco Cupellari
regia Marco Cupellari
con Laura Belli, Lorenzo Torracchi
tecnico luci Chiara Nardi
Morire è tremendo, ma l'idea di morire senza aver vissuto è insopportabile
Entrare nella Tana è immergersi in un mondo altro e familiare allo stesso tempo; due esseri si sono scavati il loro nido, comodo e chiuso, vi si sono accoccolati e rotolati e, un indefinito tempo dopo, lo spettatore li trova lì, cristallizzati, un po' ammuffiti.
Attraverso lo strato di muffa e terra, riesce ancora a intravedere gli esseri umani che furono, quasi familiari appunto, ma ormai diventati altro: due grotteschi personaggi, che, come topi, vivono nella loro tana: ballano, mangiano, giocano, dormono, guardano peppa pig.
E fuori? Cosa succede? É un fuori visto, parlato, raccontato, ma non più vissuto. É sempre lì, presente nella sua assenza; dalla finestra ne arrivano gli echi: una festa di paese, piovono rane, si instaura una dittatura, qualcuno si sposa, il parlamento salta in aria.
Il fuori bussa, domanda, ma loro non sanno o non vogliono rispondere. La domanda, però, resta, bussa, anche da dentro, e, per non sentirla, bisogna fare; qualcosa, qualunque cosa. Ignorarla, tamponarla anche a costo di...
Fondata nel 2012, è una compagnia fieramente ibrida, felicemente instabile e fermamente mobile, che dialoga con il teatro di ricerca come con il teatro popolare e di strada, mescolando i linguaggi a suo piacimento e a piacimento, si spera, del pubblico. Nel 2014-15 arriva la prima produzione di ricerca e drammaturgia contemporanea: LA TANA, che raccoglie consensi in diverse realtà italiane e riceve i riconoscimenti nazionali:
Selezione Premio Cassino OFF 2016
Premio Incroci Teatrali 2015
Menzione speciale Premio Museo Cervi 2015
Premio Docenti Giovani Realtà del Teatro 2014
Premio del Pubblico Anna Pancirolli 2014
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