Teatro India, 30 aprile 2016
FRIENDLY FEUER
una polifonia europea
regia e drammaturgia Marta Gilmore
sulla base di una scrittura collettiva
con Eva Allenbach, Tony Allotta, Armando Iovino, Marta Gilmore, Vincenzo Nappi
grafiche Dora Ciccone, Mauro MIlone
video promozionale Marco Bonfante
trailer Andrea Gallo
Produzione Isola Teatro
con il sostegno di Centro Didattico Musicale, Roma; Crowdarts
Sotto l'Alto Patrocinio di Istituto Svizzero, Roma
Nell’anno di un centenario che mediaticamente celebra un eccidio quasi dimenticato, facciamo capolino sui campi della Grande Guerra. “Non passa lo straniero” si cantava quando il nemico risiedeva entro i confini di Schengen. Oggi sono altri i cimiteri dei morti senza nome e per loro non suona la fanfara. Disertare, impazzire, sottrarsi, come il fragile atto di chi si arrende. Oggi come allora il fuoco amico ti toglie il lustro di una fine gloriosa. Resta il silenzio, frammenti di discorsi, di lingue, e di esseri umani. Resta un corpo ritto, le mani alzate, che tenta di percorrere lo spazio che lo divide dalla parte avversa. Sparate al disertore. Friendly Feuer è uno spettacolo/performance sulla relazione fra l’Europa di oggi e quella di cento anni fa, quando esplose il primo conflitto mondiale. Le vicende individuali di diserzione, nevrosi di guerra e suicidio vengono giustapposte, per contrasto, assonanza o dissonanza, ad un presente precario e feroce. Mentre concetti quali nemico, straniero, codardia, coraggio e patria, vengono coniugati al passato, come al presente, senza fornire risposte esaustive, ma lambendo argomenti complessi per immagini, frammenti, evocazioni.
Teatro India, 30 aprile 2016FRIENDLY FEUER
una polifonia europea
regia e drammaturgia Marta Gilmore
sulla base di una scrittura collettiva
con Eva Allenbach, Tony Allotta, Armando Iovino, Marta Gilmore, Vincenzo Nappi
grafiche Dora Ciccone, Mauro MIlone
video promozionale Marco Bonfante
trailer Andrea Gallo
Produzione Isola Teatro
con il sostegno di Centro Didattico Musicale, Roma; Crowdarts
Sotto l'Alto Patrocinio di Istituto Svizzero, Roma
Nell’anno di un centenario che mediaticamente celebra un eccidio quasi dimenticato, facciamo capolino sui campi della Grande Guerra. “Non passa lo straniero” si cantava quando il nemico risiedeva entro i confini di Schengen. Oggi sono altri i cimiteri dei morti senza nome e per loro non suona la fanfara. Disertare, impazzire, sottrarsi, come il fragile atto di chi si arrende. Oggi come allora il fuoco amico ti toglie il lustro di una fine gloriosa. Resta il silenzio, frammenti di discorsi, di lingue, e di esseri umani. Resta un corpo ritto, le mani alzate, che tenta di percorrere lo spazio che lo divide dalla parte avversa. Sparate al disertore. Friendly Feuer è uno spettacolo/performance sulla relazione fra l’Europa di oggi e quella di cento anni fa, quando esplose il primo conflitto mondiale. Le vicende individuali di diserzione, nevrosi di guerra e suicidio vengono giustapposte, per contrasto, assonanza o dissonanza, ad un presente precario e feroce. Mentre concetti quali nemico, straniero, codardia, coraggio e patria, vengono coniugati al passato, come al presente, senza fornire risposte esaustive, ma lambendo argomenti complessi per immagini, frammenti, evocazioni.
FRIENDLY FEUER
una polifonia europea
regia e drammaturgia Marta Gilmore
sulla base di una scrittura collettiva
con Eva Allenbach, Tony Allotta, Armando Iovino, Marta Gilmore, Vincenzo Nappi
grafiche Dora Ciccone, Mauro MIlone
video promozionale Marco Bonfante
trailer Andrea Gallo
Produzione Isola Teatro
con il sostegno di Centro Didattico Musicale, Roma; Crowdarts
Sotto l'Alto Patrocinio di Istituto Svizzero, Roma
Nell’anno di un centenario che mediaticamente celebra un eccidio quasi dimenticato, facciamo capolino sui campi della Grande Guerra. “Non passa lo straniero” si cantava quando il nemico risiedeva entro i confini di Schengen. Oggi sono altri i cimiteri dei morti senza nome e per loro non suona la fanfara. Disertare, impazzire, sottrarsi, come il fragile atto di chi si arrende. Oggi come allora il fuoco amico ti toglie il lustro di una fine gloriosa. Resta il silenzio, frammenti di discorsi, di lingue, e di esseri umani. Resta un corpo ritto, le mani alzate, che tenta di percorrere lo spazio che lo divide dalla parte avversa. Sparate al disertore. Friendly Feuer è uno spettacolo/performance sulla relazione fra l’Europa di oggi e quella di cento anni fa, quando esplose il primo conflitto mondiale. Le vicende individuali di diserzione, nevrosi di guerra e suicidio vengono giustapposte, per contrasto, assonanza o dissonanza, ad un presente precario e feroce. Mentre concetti quali nemico, straniero, codardia, coraggio e patria, vengono coniugati al passato, come al presente, senza fornire risposte esaustive, ma lambendo argomenti complessi per immagini, frammenti, evocazioni.
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