Matteo diciannove, quattordici - (24/04/16)


CANALE:
Teatro Tordinona 16 aprile 2016
MATTEO DICIANNOVE, QUATTORDICI 
 Lasciate che i bambini vengano a me
Scritto e diretto da Giovanni Franci
Con Fabio Vasco e con Valeria Nardella / Mike Illiano
assistente Fabio Del Frate
La storia di un ragazzo ricattato, corrotto e abusato, prima dai membri di una famiglia tradizionale, poi dal direttore di un collegio cattolico. Soltanto mettendosi completamente a nudo di fronte all'amore di un ragazzo, senza censure (o paraventi di cartone), riuscirà a salvarsi. 
Un monologo intimo, come una preghiera. Un racconto di formazione, fatto a tu per tu con lo spettatore, una confessione esplicita, commovente, vera. 
Presentato con grande successo a Torino, Lecce e Napoli, lo spettacolo torna a Roma nella sua versione definitiva!  La drammaturgia di Giovanni Franci appare sempre più a fuoco, essenziale nello stile e al contempo vibrante di lirismo, in un monologo che accompagna la crescita del protagonista elargendo emozioni variegate, trascolorando da istanti di brillantezza ironica a sfumature di romantico coinvolgimento, sino al più cupo abisso di abiezione e disperazione. La regia esalta magistralmente la cifra espressiva del racconto, perseguendo senza ripensamenti la strada della semplicità, dell'abbandono di ogni benché minima distrazione scenografica, dell'intreccio di sguardi, parole, sensazioni tra lo spettatore e l'attore posto a distanza ravvicinatissima. Un disegno registico concretizzabile con successo solamente se in scena si incontra un'artista di spessore, umano e interpretativo: è questo il caso di Fabio Vasco che con incoercibile generosità e pathos raccoglie questa sfida impervia, vestendo il suo personaggio di tutte le tonalità richieste nell'evoluzione dalla più candida infanzia all'approdo tutt'altro che agevole ai primi bagliori di maturità; innato carisma attoriale, un uso dello strumento vocale e del corpo perfettamente armonici ed una grande sensibilità nell'accogliere il vissuto di un personaggio certamente complesso, consentono al giovane interprete pugliese di catalizzare per un'ora e un quarto l'attenzione dello spettatore, in una prova d'attore di grande forza. (Andrea Cova) 
Franci continua così a regalarci dei personaggi che nonostante le avversità mantengono alta la dignità della persona, di un essere umano vilipeso e represso da circostanze esterne, che se ama continua nonostante tutto ad amare, per sempre. Proprio come si fa con il teatro di Franci che, se si ha la fortuna di incontrare, lo si ama e lo si frequenta, per sempre. (Alessandro Paesano)
Teatro Tordinona 16 aprile 2016
MATTEO DICIANNOVE, QUATTORDICI 
 Lasciate che i bambini vengano a me
Scritto e diretto da Giovanni Franci
Con Fabio Vasco e con Valeria Nardella / Mike Illiano
assistente Fabio Del Frate
La storia di un ragazzo ricattato, corrotto e abusato, prima dai membri di una famiglia tradizionale, poi dal direttore di un collegio cattolico. Soltanto mettendosi completamente a nudo di fronte all'amore di un ragazzo, senza censure (o paraventi di cartone), riuscirà a salvarsi. 
Un monologo intimo, come una preghiera. Un racconto di formazione, fatto a tu per tu con lo spettatore, una confessione esplicita, commovente, vera. 
Presentato con grande successo a Torino, Lecce e Napoli, lo spettacolo torna a Roma nella sua versione definitiva!  La drammaturgia di Giovanni Franci appare sempre più a fuoco, essenziale nello stile e al contempo vibrante di lirismo, in un monologo che accompagna la crescita del protagonista elargendo emozioni variegate, trascolorando da istanti di brillantezza ironica a sfumature di romantico coinvolgimento, sino al più cupo abisso di abiezione e disperazione. La regia esalta magistralmente la cifra espressiva del racconto, perseguendo senza ripensamenti la strada della semplicità, dell'abbandono di ogni benché minima distrazione scenografica, dell'intreccio di sguardi, parole, sensazioni tra lo spettatore e l'attore posto a distanza ravvicinatissima. Un disegno registico concretizzabile con successo solamente se in scena si incontra un'artista di spessore, umano e interpretativo: è questo il caso di Fabio Vasco che con incoercibile generosità e pathos raccoglie questa sfida impervia, vestendo il suo personaggio di tutte le tonalità richieste nell'evoluzione dalla più candida infanzia all'approdo tutt'altro che agevole ai primi bagliori di maturità; innato carisma attoriale, un uso dello strumento vocale e del corpo perfettamente armonici ed una grande sensibilità nell'accogliere il vissuto di un personaggio certamente complesso, consentono al giovane interprete pugliese di catalizzare per un'ora e un quarto l'attenzione dello spettatore, in una prova d'attore di grande forza. (Andrea Cova) 
Franci continua così a regalarci dei personaggi che nonostante le avversità mantengono alta la dignità della persona, di un essere umano vilipeso e represso da circostanze esterne, che se ama continua nonostante tutto ad amare, per sempre. Proprio come si fa con il teatro di Franci che, se si ha la fortuna di incontrare, lo si ama e lo si frequenta, per sempre. (Alessandro Paesano)
Condividi video :

Posta un commento

 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger