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Il bambino sogna


Teatro Palladium 28 ottobre 2015
IL BAMBINO SOGNA
Di Hanoch Levin
Regia Claudia Della Seta
Con Afrodita Compagnia: Mohammad Alimalouf, Ilenia Cipollari, Claudia Della Seta, Federica Flavoni, Maurizia Grossi, Azizallah Haidari, Mario Migliucci, Adriano Saleri, Stefano Viali
Traduzione: Claudia Della Seta
Colonna Sonora originale (dalla regia originale di Levin) Poldy Shatzman
Elaborazione italiana: Paolo Panella
Sarà in scena il 28 ottobre al Teatro Palladium di Roma Il Bambino Sogna, una bellissima favola dei nostri giorni scritta da Hanoch Levin il più grande autore israeliano. Si tratta di una mise en espace, all’interno di In Altre Parole, il festival Internazionale di drammaturgia contemporanea, realizzata da Afrodita Compagnia con Mohammad Alimalouf, Ilenia Cipollari, Claudia Della Seta, Federica Flavoni, Maurizia Grossi, Azizallah Haidari, Mario Migliucci, Adriano Saleri, Stefano Viali Il bambino sogna è uno dei più bei testi del grandissimo Hanoch Levini. Autore graffiante, compassionevole, crudele e allo stesso tempo amoroso, scomparso nel 1999. Due genitori guardano il loro bambino dormire. Il bambino sogna e i genitori sono felici della sua pace. All’improvviso irrompe nella stanza silenziosa del bambino, quel mondo esteriore fatto di furore e rabbia: un gruppo di vicini inseguiti arriva di corsa, un violinista sanguinante, stupito e ferito, cade in terra e agonizza; un comandante arresta tutti. Con lui arriva la sua amante. Il violinista si lamenta, il comandante lo uccide. Momenti tragici e di pure follia. La guerra trascina il bambino e sua madre nella disperata corsa verso la salvezza. Un esodo, un viaggio: ad ogni tappa la stessa domanda: “come sopravvivere, e per cosa? A che prezzo?” Per trattare questi temi tragici Levin non rinuncia nè all’humor graffiante nè alla fantasia. Scene comiche insieme a riconoscibili eventi della storia del XX secolo ci pongono un solo interrogativo: “Ma è il mondo, questo, o un incubo sul Mondo?” Quest’opera, strana e potente, oscilla tra l’onirico e una lucidità senza alcuna pietà. Si racconta della fuga nell’ignoto, del viaggio verso una terra lontana per fuggire da un passato minaccioso e trovare un futuro sicuro e confortante.
Il bambino sogna affronta la morte e la disperazione che sgretolano il mondo infantile dell’innocenza, ma parla anche di speranza e di un futuro migliore.
30.11.15
 

Clonazione da Tiffany

TEATRO ROMA 21 NOVEMBRE 2015
CLONAZIONE DA TIFFANY
una commedia di Giovanni Ribaud
con Enzo Casertano e Teresa Federico
e con Alessandro Salvatori, Claudia Ferri, Federica Quaglieri, Andrea Bizzarri
regia Vanessa Gasbarri
scene Alessandro Chiti
costumi Cristiana Putzu
luci Corrado Rea
direttore allestimento Katia Titolo
Gustavo, pubblicitario di fama internazionale (Enzo Casertano), perde in un incidente automobilistico l'adorata moglie Bettina, soave creatura e musa ispiratrice del suo lavoro (Teresa Federico). Il protagonista cerca in ogni modo di lenire la sua sofferenza ma i mille tentativi risultano inutili...quando arrivano improvvisamente Guglielmo, un giovane play boy (Andrea Bizzarri); Etzoko, l'esotica fidanzata di Guglielmo (Claudia Ferri); Pia, la bigotta professoressa di latino e greco (Federica Quaglieri) e Ludovico Tiffany (Alessandro Salvatori) della società Fast Clonation!!!
Queste le premesse di "Clonazione da Tiffany", la commedia del drammaturgo Giovanni Ribaud diretta con lucidità pungente e coinvolgente ironia da Vanessa Gasbarri. Il pubblico dovrà tenersi pronto ad una variopinta girandola di risate...
30.11.15
 

L'intuizione senza futuro


Teatro dell’Orologio 26 Novembre 2015
L’INVENZIONE SENZA FUTURO
Viaggio nel cinema in 60 minuti
ideazione: Federico Giani, Celeste Gugliandolo, Francesca Montanino, Mauro Parrinello
con: Federico Giani, Celeste Gugliandolo, Mauro Parrinello
musiche: Giorgio Mirto
eseguite al pianoforte da: Francesco Villa
disegno Luci: Liliana Iadeluca
elementi scenici: Veronica Santià e Maria Mineo
aiuto regia: Federica Alloro
una produzione Tedacà OffRome Compagnia DeiDemoni in co-produzione con Fondazione Campania dei Festival e con il sostegno Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse
Dal 17 al 29 novembre va in scena al Teatro dell’Orologio di Roma lo spettacolo L’invenzione senza futuro, progetto teatrale dedicato al cinema che segna il sodalizio artistico tra la formazione genovese Compagnia DeiDemoni e la realtà torinese Tedacà, da sempre attivi nella ricerca della drammaturgia contemporanea inedita, e da qualche anno impegnati nella produzione di opere originali, frutto di una ricerca e di una scrittura collettiva. In scenaFederico Giani, Mauro Parrinello e Celeste Gugliandolo,attrice e cantante della formazione musicale I Moderni, secondi classificati alla quinta edizione di X Factor Sky.
Lo spettacolo ha vinto il premio di produzione dell’E45 Napoli Fringe Festival, dove ha debuttato lo scorso giugno. E’ prodotto con il sostegno di Offrome, Fondazione Campania dei Festival e del Teatro della Tosse.
Giovedì 26 Novembre alle ore 18.30 in sala Artaud concerto gratuito per chitarra e voce “Le Stanze di Celeste” voce Celeste Gugliandolo; chitarra Giorgio Mirto.
Lo spettacolo racconta del rapporto tra due fratelli, Louis e Auguste – che stanno per rivoluzionare la visione del mondo – e la ricerca dell’amore, attraverso un viaggio che si trasforma e si snoda per mezzo di scene di film, incontri, suoni e visioni dal sapore delle pellicole che ci hanno appassionato in più di un secolo di cinema. Il racconto di una vita che si fa metafora delle evoluzioni del cinema, delle sue più importanti invenzioni: dal muto al sonoro, dal montaggio al colore. Non si tratta di citazioni: l’intento è quello di creare vere e proprie fusioni tra le possibilità e i limiti del teatro e le caratteristiche proprie del cinema, strumento che più di ogni altro riesce a catturare e modificare l’immaginario collettivo su larga scala.
Il contributo (in parte inconsapevole) di questi due fratelli ad un progetto così rivoluzionario come l’immagine in movimento, insieme con il desiderio più antico e primigenio, quello amoroso, sono i motori per raccontare anche l’illusione stessa della vita, il “qui ed ora” del teatro, il “realissimo” inganno del cinema. Storie e sogni, che però possono tramutarsi in vere rivoluzioni, cambiando la percezione quotidiana del singolo e quella della società a venire.
“Forse il nostro è un inno a chi osa, alla creatività, ai pochi che rischiano, seppur inconsapevolmente, coinvolgendo anche lamoltitudine, per modificare il proprio presente e il futuro, confidando che la curiosità della scoperta sia sempre la vera magica rivoluzione.”
30.11.15
 
 
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