Romexpo – Roma Fringe Festival 18 Giugno 2015
L'ALBERO STORTO. UNA STORIA DI TRINCEA
Regia: Mirko Artuso – Uno spettacolo scritto da Beppe Casales
Con Beppe Casales e Isaac de Martin – Musiche e chitarra: Isaac de Martin
Collaborazione alla drammaturgia: Irene Lamponi
Foto e video: Valeria e Tiziana Tomasulo – Locandina di Klaudia Kost
Prodotto in collaborazione con il Coro Valcavasia – Compagnia Beppe Casales
“L’albero storto” è il nome di una trincea della prima Guerra mondiale. In scena ci sono tre personaggi, raccontati da un’unica voce: un ufficiale, il Capitan, e due soldati semplici, Tonon e Romeo, tutti impegnati a prendere la trincea dell’albero storto. Tonon e Romeo sono l’anima contadina dell’Italia trasformata in fanteria. Il Capitan, il protagonista della storia, scoprirà assieme ai suoi soldati la sua vera natura. Ad accompagnare i protagonisti della storia c’è la musica che ha scandito i giorni della Grande Guerra sul fronte italiano. È il racconto delle vigliaccherie e delle fragilità della trincea, un luogo di ricordo, di canti, di attesa, di spasmo, di battaglia.
1.7.15
Fringe Festival
L'ALBERO STORTO. UNA STORIA DI TRINCEA
Regia: Mirko Artuso – Uno spettacolo scritto da Beppe Casales
Con Beppe Casales e Isaac de Martin – Musiche e chitarra: Isaac de Martin
Collaborazione alla drammaturgia: Irene Lamponi
Foto e video: Valeria e Tiziana Tomasulo – Locandina di Klaudia Kost
Prodotto in collaborazione con il Coro Valcavasia – Compagnia Beppe Casales
“L’albero storto” è il nome di una trincea della prima Guerra mondiale. In scena ci sono tre personaggi, raccontati da un’unica voce: un ufficiale, il Capitan, e due soldati semplici, Tonon e Romeo, tutti impegnati a prendere la trincea dell’albero storto. Tonon e Romeo sono l’anima contadina dell’Italia trasformata in fanteria. Il Capitan, il protagonista della storia, scoprirà assieme ai suoi soldati la sua vera natura. Ad accompagnare i protagonisti della storia c’è la musica che ha scandito i giorni della Grande Guerra sul fronte italiano. È il racconto delle vigliaccherie e delle fragilità della trincea, un luogo di ricordo, di canti, di attesa, di spasmo, di battaglia.