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Be here

Romexpo – Roma Fringe Festival 14 Giugno 2015
Be here
Compagnia malware
Con
Claudia Salvatore
Barbara Caridi
Music e Sound Design Umberto Fiore
Disegno Luci Francesco Piotti
Progetto Grafico Guido D’Angelo
Essere qui ora, perché? Nessuna risposta. Solo tracce sui muri, testimonianze di esistenze che sfumano. Due donne, un parcheggio deserto. Tutte le traiettorie si allineano su un’unica destinazione: il rifiuto. Sono randagie che non hanno imparato a vivere in branco. La sfida è conquistare la libertà di spendere gli eccessi della propria natura attraverso un tuffo nel vuoto: Il suicidio. La città è fatta di schermi su cui si leggono confuse testimonianze di altri “randagi”. Parole consumate, allarmi, come sensori di parcheggio ci dicono che toccarsi è scontrarsi. Mantenere la distanza di sicurezza. Siamo un esercito di mani immobili, che non si tendono verso nessuno, non si riempiono, non sperano più. Solo gli occhi dei cani restano a guardare ciò che fuori prosegue e cade senza far rumore.
22.6.15
 

La conferenza

Romexpo – Roma Fringe Festival 14 Giugno 2015
LA CONFERENZA
Regia: Claudio Jankowski – Aiuto regia: Isabella Ripoli
Drammaturgia: Giuseppe Manfridi
Interpreti: Alessia Carbonaro, Davide Poggioni, Stefano Roselli – Scene e costumi: Francesca Garofalo
Trucco: Accademia di trucco professionale – Musiche: Marco Raoul Marini
Organizzazione: Isabella Ripoli – Compagnia Teatro Studio Jankowski
Una vicenda curiosa e a tratti paradossale, che unisce ironia e quotidianità. I tre protagonisti rappresentano figure comiche, ma anche capaci di suscitare non pochi spunti di riflessione. Il Conferenziere, Donnina e Francisco sono infatti legati da rapporti (e rancori) in cui si fondono passato e presente. Dialoghi e situazioni al limite del paradosso faranno scoprire quanto di vero, falso e possessivo s’intreccia nell’originale terzetto, vivo sul palcoscenico. Una provocazione, una storia qualunque, ma emblematica, acuta e grottesca, in grado di far riflettere sul surrealismo della nostra esistenza.
22.6.15
 

Dr. Jekyll e Mr. Eyde the strange show

Romexpo – Roma Fringe Festival 12 Giugno 2015
DR. JEKYLL E MR. HYDE THE STRANGE SHOW
Fabrizio Paladin (regista, attore)
Loris Sovernigo (musicista, pianoforte)
Fabrizio Fabi Crico (lighing designer)
Compagnia Teatro Studio Maschera
Il Dr Jekyll e Mr Hyde condividono lo stesso corpo ma non hanno mai condiviso lo stesso palcoscenico. Attraverso smaglianti omicidi ed efferati sorrisi, in una Londra luciferina, un viaggio attraverso il teatro tragicomico, la paura, il piacere e il doppio.
L’interpretazione di Fabrizio Paladin affronta i più svariati generi teatrali e segue l’intreccio poliziesco-fantastico del racconto di Stevenson: l’indagine dell’avvocato Utterson, amico da sempre di Jekyll, su Mr Hyde e cerca di ricrearne, divertendo, la suggestiva tensione. Una chiave di lettura accorata e commossa chiude The Strange Show: “…vorrei solo farvi capire che in me s’è creata questa netta spaccatura fra bene e male non perché io ricercassi il vizio, al contrario, io ricercavo la virtù…lo so che è strano ma è così…” Jekyll
Lo spettacolo, oggetto di una tesi di laurea allʼUniversità Caʼ Foscari di Venezia, affronta i più svariati generi teatrali e segue l’intreccio poliziesco-fantastico del racconto di Stevenson. L’interpretazione di Fabrizio Paladin, il pianoforte di Loris Sovernigo e le luci di Fabrizio Fabi Crico, accompagnano il pubblico in una Londra luciferina, un viaggio attraverso il teatro tragicomico, la paura, il piacere e il doppio.
22.6.15
 

Franca mente

Sala Assoli Napoli 15 giugno 2015 Fringe Festival
FRANCA MENTE
DNA – Associazione Culturale DaNzA
di Elisa Pagani
Con Giancarlo D’Antonio, Matteo Marchesi, Marta Mazzoleni, Elisa Pagani, Giacomo Quarta, Silvia Rossi
Regia e coreografie Elisa Pagani
Scene e Costumi Elisa Pagani
Disegno luci Emiliano Minoccheri
Apre la scena un’ampolla di vetro piena di acqua avvolta in cima da una parrucca bionda. All’interno un pesce rosso, Franco, che nuoterà indisturbato per tutta la performance, la cui anima, palesata dal corpo dei danzatori, vorrebbe incarnare un’avvenente donna, ma le sovrastrutture gli impongono di rimanere un pesce. 6 corpi umani danzano il suo mondo, i suoi pensieri, l’ampolla in cui vive, l’acqua dentro e fuori da lui, chi lo vede pesce, chi lo vede donna, danzano lo sguardo che lui stesso pone su di sé, la consapevolezza, l’autostima, l’accettazione, l’amore.
22.6.15
 

O della nostalgia

Castel Sant’Elmo Napoli 16 giugno 2015 Fringe Festival
O DELLA NOSTALGIA
Urteatro
scrittura e interpretazione Matteo Angius, Riccardo Festa
Il nostalgico è contemporaneamente qui e là, né qui né là, presente e assente, due volte presente e due volte assente (Vladimir Jankélévitch). Un programma radiofonico con la forma di uno spettacolo teatrale, fatto di appunti, rubriche, di tentativi da condividere con il pubblico. Con una scaletta, come quella di una trasmissione sempre sul punto di essere interrotta, rimandata, invasa. Si avanza per capitoli, di cui si è smarrita la numerazione. Siamo due uomini di 40 anni, o quasi. Alcune cose le abbiamo fatte, molte altre le abbiamo mancate: e di tutte sentiamo un’insopportabile nostalgia.
22.6.15
 

La vera vita del cavaliere mascherato

Romexpo – Roma Fringe Festival 11 Giugno 2015
LA VERA VITA DEL CAVALIERE MASCHERATO
Regia: Alessandro De Feo
Interpreti: Tiziano Caputo, Matteo Cirillo, Angelica Ferraù, Fabrizio Milano, Gioele Rotini, Duilio Paciello
Allestimento: Valentina Cristofari
Musiche: Chopin, Beethoven, Liszt, Debussy, Nino Rota
Compagnia Azzèro Teatro
Liberamente tratto da un’opera quasi sconosciuta della produzione brechtiana, questo spettacolo racconta la storia semplice di un cameriere che sogna di mutare il mondo, con una rabbia che pare incontrollabile ma finendo sempre per esser vinto dalla colpevole debolezza di chi in fondo si accontenta dello stato delle (proprie) cose e fa ‘spallucce’.
In un tristo albergo della periferia berlinese, il cameriere Jacob Geherda conduce un’esistenza miserabile, con una paga vergognosa, costretto a subire quotidiane umiliazioni dai superiori e dalla clientela. Gli rimane di sognare e tra fuochi d’ artificio, bottiglie stappate, acclamazioni, si trasforma nel Cavaliere mascherato, impavido difensore dei maltrattati. Un testo indeciso tra il vaudeville, la sceneggiata napoletana e il dramma romantico d’amore e d’avventure, sospeso tra realtà e sogno, in disequilibrio ideologico tra il dovere di dire la verità sempre e il proprio tornaconto esteriore.
22.6.15
 

Ex-stasis

Teatro Mercadante Napoli 11 giugno 2015 Fringe Festival
EX-STASIS
FRENTANIA TEATRI / AZZURRA DE GREGORIO
scritto e diretto da Azzurra De Gregorio
Con Azzurra De Gregorio, Giandomenico Sale, Giulio Maroncelli, Carmine Scotto Di Santolo, Loredana Canditone, Eva Sabelli
Scene Michelangelo Tomaro
Costumi Marina Miozza
Sound Design Rosa Della Sala
Ex-Stasis mette in scena la bellezza e la potenza della trasfigurazione che si verifica quando un corpo è coinvolto in un’esperienza estatica, e ne indaga le possibili, molteplici manifestazioni.
L’osservatore esterno, una volta messo di fronte a tali estasi, potrà sì ricercarne il senso, ma non potrà mai addentrarsi nel nucleo profondo che ha condotto il “personaggio” ad una tale alterazione dello stato di coscienza, poiché quella estatica rimane sempre un’esperienza fortemente soggettiva.
22.6.15
 

L come Alice

Romexpo – Roma Fringe Festival 9 Giugno 2015
L COME ALICE
Regia: Nexus
Attori: Laura Garofoli
Aiuto regia: Giuseppe Sofo
Assistenza alla regia: Alessandra Masi
Costumi: Mariagrazia Toccaceli
Scenografia: Alessandro Laureti
Oggetti di scena: Progetto Steam
Musiche: Gyorgy Ligeti
Compagnia Garofoli/Nexus
Con il sostegno della Compagnia Mauri Sturno
L come Alice è uno spettacolo di teatro e video arte tratto dal romanzo “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll e dalla traduzione di Antonin Artaud. In uno scenario steampunk, la nostra Alice intraprende un viaggio fra i milioni di doppi che il suo personaggio ha incarnato nelle epoche. Una rocambolesca serie di situazioni tratte dai capitoli del libro si mescola a suggestive istallazioni video legate all’immaginario della protagonista. Animali elettrici, dispositivi molesti, fantasmagorie e trappole sceniche creano una ragnatela delle meraviglie in cui Alice si imbriglia e si imbroglia. Ma tra fotografia, videogame, cinema e poesia la nostra eroina riesce a rivendicare una soggettività autonoma, fluida e felicemente contraddittoria. Un’Alice, che può persino iniziare con la lettera L.
Il lavoro drammaturgico si ispira al teatro della crudeltà di Artaud e al pensiero di Gilles Deleuze. Lo stile visuale, oltre che dal romanzo “Attraverso lo specchio”, prende spunto dalla fotografia di Lewis Carroll dall’immaginario steampunk. La performance richiama le atmosfere del teatro di vaudeville e della slapstick comedy, interagendo con fantasmagoriche istallazioni video.
22.6.15
 

La signora del blues

Romexpo – Roma Fringe Festival 10 Giugno 2015
LA SIGNORA DEL BLUES
Regia: Jacopo Bezzi – Con: Daniela Barra – Allestimento scenico a cura de La Compagnia dei Masnadieri
Organizzazione: Nicoletta La Terra – Foto Manuela Giusto
Associazione Culturale La Compagnia dei Masnadieri
Una biografia cantata e vissuta attraverso il sapiente uso della musica e delle videoproiezioni che ci riportano ad una New York dagli anni 20’ ai 40’ dello scorso secolo all’interno di più linguaggi; costumi accennati, movenze e sguardi di una meno nota Billie Holiday nella sua più asciutta umanità, attraverso i suoi amori e le sue sconfitte, fino ad una amara autodistruzione che sfiora la follia. Un viaggio attraverso i ricordi e le canzoni di un’artista unica fra le più grandi di tutti i tempi nei generi jazz e blues, senza per questo rinunciare ad avere anche uno sguardo attuale sulla condizione della donna e sui temi dell’emarginazione. Uno spettacolo asciutto ma denso di significati e rimandi, dalla violenza sulle donne al problema della discriminazione razziale dell’America dei primi del ‘900, raccontati in una messinscena che cerca di restituire l’immagine di un’artista di protesta di cui ancora oggi il mondo sente fortemente il bisogno.
22.6.15
 

Punto triplo

Teatro Mercadante Napoli 13 giugno 2015 Fringe Festival
PUNTO TRIPLO
Compagnia Pietribiasi/Tedeschi
di Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi
Con Pierluigi Tedeschi, Tommaso Monza, Davide Tagliavini
Regia Cinzia Pietribiasi
Video, Visual e Mapping Samuele Huynh Hong Son
Corpo sonoro originale Alfredo De Vincentiis
Allestimento e scene Luca Prandini
Consulenti scientifici Lorenzo Belardinelli, Virginia Ferrarini Nucleo concettuale e visionario di Punto Triplo è l’elemento fondamentale alla vita sul nostro pianeta: l’acqua. Unicità e triplicità dell’acqua, i suoi cambiamenti di stato (liquido, solido, gassoso), i punti di equilibrio e i punti di passaggio tra uno stato e l’altro. Idratazione e disidratazione. Memoria dell’acqua e perdita di memoria. Idratazione e memoria come infanzia, disidratazione e perdita di memoria come vecchiaia. Un incontro e una dialettica tra pensiero scientifico e pensiero umanistico: la bellezza della scienza e della matematica, capace di suggerire uno sguardo sulla trascendenza, sulla sintesi affascinante e inattingibile di essere uno e trino, sull’esistenza di un punto triplo.
22.6.15
 

Cute

Romexpo – Roma Fringe Festival 11 Giugno 2015
CUTE
Ideazione, scenografia e coreografia: Lisa Rosamilia
Musiche e sonorizzazioni: Giada Bernardini
Tecnico alla scenografia: Fabio Sabaino
Compagnia Matroos – Associazione Pescatori di poesia
Primo confine col mondo, riveste e protegge, esprime, assorbe e rilascia, sente, comunica, respira. Cute narra dei segni invisibili tracciati sulla propria pelle: resti, cicatrici, conseguenti tracce di un passo, un gesto, un’impronta. Sul tessuto di una tela, installazione dello spettacolo intesa come metafora di una superficie cutanea, appaiono i movimenti interiori, le pieghe della pelle, ferite come solchi, a narrare le trasformazioni e i ricordi. Visioni necessarie a un ciclico ricambio di pelle.
La Compagnia Matroos fonda la sua ricerca sul rapporto tra linguaggio coreografico, materie scenografiche e tessiture sonore: la danza si muove in comunicazione con il tessuto, in piccoli gesti o inaspettate apparizioni di forme dalla tela, accompagnata da musica e sonorizzazioni dal vivo.
22.6.15
 

Immota Manet

Romexpo – Roma Fringe Festival 12 Giugno 2015
IMMOTA MANET
Di e con Luigi Guerrieri – Occhio esterno: Samuel Müller
Aiuto alla drammaturgia: Balàzs Várnai – Aiuto alla ricerca: Beatrice Vollaro
Consulenza storytelling: Kientéga Pingdéwindé Gérard (KPG)
Musiche originali: Marco Merli – In collaborazione con Francesco Chiari e Franco Cocco
Luci e tecnica: Christoph Siegenthaler
Compagnia we were monkeys
A L’aquila la poesia fiorisce sui muri diroccati, i poeti vivono nelle auto, davanti alle macerie delle loro case. Le anziane vestite a lutto si battono il petto piangendo, mentre nulla assomiglia più a come era prima: case, cose, persone, sembra che persino la memoria abbia perso i propri connotati.
Un uomo dall’altra parte dell’Europa, nello spazio immaginario della sua città natale, ne racconta il terremoto. Il nostro uomo riporta un racconto anonimo e collettivo, risultato dell’ascolto di testimonianze e poesie, della sua distanza e delle bugie che si racconta, che ci racconta.
Immota manet è una storia vera, o forse no. In ogni caso questo in teatro non è così rilevante. È una storia formata da tante altre piccole storie ascoltate, raccontate, inventate, vissute oppure mai accadute. Una narrazione che gravita intorno a personaggi e anonimi, intorno al terremoto e alla città dell’Aquila. Una storia come tante altre.
Di e con Luigi Guerrieri – Occhio esterno: Samuel Müller
Aiuto alla drammaturgia: Balàzs Várnai – Aiuto alla ricerca: Beatrice Vollaro
Consulenza storytelling: Kientéga Pingdéwindé Gérard (KPG)
Musiche originali: Marco Merli – In collaborazione con Francesco Chiari e Franco Cocco
Luci e tecnica: Christoph Siegenthaler
Compagnia we were monkeys
22.6.15
 

Cronos

Sala Assoli Napoli 13 giugno 2015 Fringe Festival
CRONOS
Associazione Caravan Teatro
di Giovanni Del Prete
Con Francesca Iovine, Orazio Cerino, Antonio Vitale
Regia Giovanni Del Prete
Scenografia e costumi e disegno luci Francesco Felaco
Musiche Tommaso Grieco
Cronos è il padre, l’antico padre, che ha paura di essere spodestato, di perdere il potere e per questa ragione mangia i figli: oltre la metafora del tempo che fagocita quello che produce, è una riflessione sulla situazione di ricambio generazionale necessario ai nostri giorni, e uno sguardo in generale ai rapporti generazionali.
22.6.15
 
 
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