Teatro Tordinona 15 Aprile 2015
L'Associazione Culturale La Casa della Locusta presenta
Citizen X
di Manuela Rossetti; con Antonella Civale; digital performer Simone Palma; con la collaborazione di Daniele Fabbri, Masaria Colucci, Alessio Pala, Ilaria Cenci, Ketty Roselli; musiche originali di Mauro D’Alessandro.
Uno spettacolo visionario e surreale che con ironia tagliente e irriverente racconta le storie della disoccupazione in età matura. Lo spettacolo guarda a diverse reazioni alla disoccupazione e inoccupazione con ironia sottile e tagliente, senza pregiudizi, senza la necessità di analizzare, interpretare o dare soluzioni. Ogni finestra si apre e si chiude mostrando la quotidianità di ogni personaggio.
5 capitoli e 5 punti di vista sulla stessa problematica, 5 personaggi circondati dalla loro solitudine, ma uniti dalla stessa alienante preoccupazione, 5 mondi diversi, 5 pagine di un fumetto tragicomico ed espressionista.
Una giovane donna disposta a tutto per apparire ciò che i datori di lavoro cercano; una mamma in un dialogo surreale immagina con terrore distorti stili di vita di suo figlio disoccupato; una donna prova a seguire i dettami sociali per trovare al meglio un impiego, ma cade in una solitudine visionaria tra passato, presente e futuro; un inoccupato si arrende e smette di cercare lavoro, riempie le sue giornate giocando e ricorda una lezione di economia che seguì all'università proprio sui devastanti effetti della disoccupazione per un paese; una giovane donna cerca consigli e soluzioni su come superare il lungo e difficile periodo di inoccupazione a chi la circonda: la mamma, la psicologa, l'amica, il prete, il politico e l'impiegata dell'Inps.
Citizen X è uno spettacolo teatrale dall'impianto visivo che richiama quello fumettistico fatto di bianchi e di neri, di figure sovrapposte e tagli di luce netti. La luce digitale crea atmosfere atipiche per il teatro e più vicine al linguaggio cinematografico, sperimentando la possibilità di realizzare scene in soggettiva, primi piani, contemporaneità di piani diversi. La musica originale segue in contrapposizione la scena accentuandone il carattere surreale e ironico.
Uno spettacolo per chi non cerca soluzioni ma realtà, per chi vuole ridere e pensare allo stesso momento.
20.4.15
HD,
Teatro
L'Associazione Culturale La Casa della Locusta presenta
Citizen X
di Manuela Rossetti; con Antonella Civale; digital performer Simone Palma; con la collaborazione di Daniele Fabbri, Masaria Colucci, Alessio Pala, Ilaria Cenci, Ketty Roselli; musiche originali di Mauro D’Alessandro.
Uno spettacolo visionario e surreale che con ironia tagliente e irriverente racconta le storie della disoccupazione in età matura. Lo spettacolo guarda a diverse reazioni alla disoccupazione e inoccupazione con ironia sottile e tagliente, senza pregiudizi, senza la necessità di analizzare, interpretare o dare soluzioni. Ogni finestra si apre e si chiude mostrando la quotidianità di ogni personaggio.
5 capitoli e 5 punti di vista sulla stessa problematica, 5 personaggi circondati dalla loro solitudine, ma uniti dalla stessa alienante preoccupazione, 5 mondi diversi, 5 pagine di un fumetto tragicomico ed espressionista.
Una giovane donna disposta a tutto per apparire ciò che i datori di lavoro cercano; una mamma in un dialogo surreale immagina con terrore distorti stili di vita di suo figlio disoccupato; una donna prova a seguire i dettami sociali per trovare al meglio un impiego, ma cade in una solitudine visionaria tra passato, presente e futuro; un inoccupato si arrende e smette di cercare lavoro, riempie le sue giornate giocando e ricorda una lezione di economia che seguì all'università proprio sui devastanti effetti della disoccupazione per un paese; una giovane donna cerca consigli e soluzioni su come superare il lungo e difficile periodo di inoccupazione a chi la circonda: la mamma, la psicologa, l'amica, il prete, il politico e l'impiegata dell'Inps.
Citizen X è uno spettacolo teatrale dall'impianto visivo che richiama quello fumettistico fatto di bianchi e di neri, di figure sovrapposte e tagli di luce netti. La luce digitale crea atmosfere atipiche per il teatro e più vicine al linguaggio cinematografico, sperimentando la possibilità di realizzare scene in soggettiva, primi piani, contemporaneità di piani diversi. La musica originale segue in contrapposizione la scena accentuandone il carattere surreale e ironico.
Uno spettacolo per chi non cerca soluzioni ma realtà, per chi vuole ridere e pensare allo stesso momento.