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Monologo di un attrice dell'est

Teatro L'Aura 8 aprile 2015
MONOLOGO DI UN'ATTRICE DELL'EST
Testo e regia: Evelina Drianovska
Musiche: Gianluigi Tartaull
Multimedialità: Valeria Nonni
Con: Evelina Drianovska
Il disagio dell'immigrazione, attraverso l'esperienza di Evelina Drianovska. Spettacolo teatrale, nato dal disagio dell'immigrazione, vissuto dall'attrice Evelina Drianovska, intercalato da brani tratti dalle opere di grandi maestri del teatro, quali Shakespeare, Tolstoy, recitati dalla stessa, insieme ad una serie di interventi musicali della tradizione popolare bulgara, russa ed italiana.
Evelina Drianovska è nata a Sofia e si è laureata all'Università Vitis in arte drammatica e regia. Ha lavorato come attrice in Bulgaria in particolare al Teatro Nazionale di Sofia. Dal 1990 vive in Italia. Il suo ritorno al teatro è avvenuto nel 2007 quando ha scritto, diretto e interpretato "Monologo di un' attrice dell'Est".
13.4.15
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Amleto

Teatro Vascello 6 dicembre 2014
CollettivO CineticO
Teatro Franco Parenti – Milano
AMLETO
Ospitalità realizzata in collaborazione con Le Vie dei Festival
concept e regia Francesca Pennini
drammaturgia Angelo Pedroni
recitazione candidato vincitore selezionato dal pubblico durante lo spettacolo
consulenza tecnica e programmazione applausometro Roberto Rettura
L'Amleto di CollettivO CineticO è un meccanismo letale.
La scena è spazio preparato ad ospitare aleatorietà e inevitabilità in un limbo costante tra ironia e tragedia. Attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, registi, parrucchieri, esibizionisti, danzatori, assicuratori annoiati, sostituti dell'ultimo minuto, critici, virtuosi e sfigati si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo.
Reali candidati che non sanno quello che li aspetterà in scena. Il loro unico riferimento è un manuale di istruzioni inviatogli due settimane prima. Ciascuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una incorporea voce fuori campo e seguiti da secondini muti, i candidati si sfidano in una serie di prove che sintetizzano i principi formali dell'opera shakespeariana.
Lasciati in balia di un'istruzione e nell'impossibilità di controllare fenomeni e competenze, precipitano tutti nella condizione amletica per eccellenza.
Tra desolazione e intrattenimento sono gli spettatori di ciascuna replica ad eleggere il vincitore del titolo, unico superstite tra i corpi e i resti dei suoi avversari abbandonati al suolo. Un panorama improbabile di Amleti tra gli innumerevoli interpreti che si sono confrontati per secoli con il più emblematico testo teatrale.
13.4.15
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Antigone la principessa di Tebe

Teatro Tordinona 20 Dicembre 2014
 Compagnia dell'Arsenale presenta
ANTIGONE la principessa di Tebe
di Sofocle, regia Luciano Bottaro
Con la morte di Eteocle e Polinice, fratelli di Antigone, e con la vittoria dei tebani si è appena conclusa la guerra dei Sette. Creonte ha assunto il potere; contro il suo editto Antigone vuol dare e dà sepoltura al fratello Polinice, nemico della patria. La solitaria audacia della fanciulla, sprezzante dei prudenti consigli della sorella Ismene, è giustificata da una esigenza di pietàs. Un altro dei temi di questa messinscena dal forte taglio latino-americano, infatti le musiche sono dei sensuali tanghi, è il tema della giustizia che, usata in maniera sbagliata, può essere uno strumento di tirannia più che di democrazia. La giovane Antigone incarna un’idea possente di giustizia, un’ideale giustizia divina che, guardandosi bene dal rasentare i sofismi del caso, fa di questo personaggio di Sofocle un mio personaggio concretamente rivoluzionario.
13.4.15
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Il figliol prodigo

Teatro biblioteca Quarticciolo 20 Dicembre 2014
 IL FIGLIOL PRODIGO
di Marco Maltauro e Pier Paolo Fiorini
con Giorgio Colangeli, Giovanni Scifoni, Patrizia Romeo
regia Marco Maltauro
Due attori e un regista (Dio?) alle prese con la nota parabola, dalla parte però del figliol giusto, quello che rimane a casa La parabola del figliol prodigo è un racconto misterioso, scandaloso, violento. Un racconto che, in realtà, non conosciamo ancora, perché il suo culmine e il suo abisso, al pari delle altre parabole, è inconoscibile. Lo si può solo rappresentare lasciando affiorare l’ambivalenza del rapporto tra i personaggi e lo scandalo del perdono finale. E’ un racconto che sconfina dai nostri limiti, dal nostro senso comune, dal nostro modo di intendere l’equità e la giustizia, dalla nostra comprensione del perdono come perfezione di un dono inaudito.
Lo spettacolo, con la regia di Marco Maltauro, su un testo scritto insieme a Pier Paolo Fiorini, e con tre attori straordinari: Giorgio Colangeli, Giovanni Scifoni e Patrizia Romeo, vuole interrogare fino in fondo la parabola, farla risuonare e riverberare, fletterla alle sue estremità, in sospensione tra mito, archetipo e messaggio morale, fino a renderla un’esperienza nuova per gli spettatori, chiamati non solo a meditare, ma a scandalizzarsi ancora.
13.4.15
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