Sala Assoli Napoli 23 Giugno 2015 Fringe Festival
LE CITTÀ INVISIBILI
Associazione Arabesque/ ARB dance company
Coreografie e riprese video Roberta De Rosa
Interpreti Roberta De Rosa, Martina Fasano
Disegno luci e fotografia Maria Raucci
Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. (Italo Calvino, Le città invisibili).
Un cortometraggio che attraversa luoghi ricchi d’arte, cultura e ingegno, spesso dimenticati. Un viaggio che ripercorre le città invisibili della nostra vita attraverso quei temi che riguardano ognuno: la memoria, il ricordo, il tempo, il desiderio, la morte.
Un invito a ritrovarsi, a “…cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
Sala Assoli Napoli 23 Giugno 2015 Fringe FestivalLE CITTÀ INVISIBILI
Associazione Arabesque/ ARB dance company
Coreografie e riprese video Roberta De Rosa
Interpreti Roberta De Rosa, Martina Fasano
Disegno luci e fotografia Maria Raucci
Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. (Italo Calvino, Le città invisibili).
Un cortometraggio che attraversa luoghi ricchi d’arte, cultura e ingegno, spesso dimenticati. Un viaggio che ripercorre le città invisibili della nostra vita attraverso quei temi che riguardano ognuno: la memoria, il ricordo, il tempo, il desiderio, la morte.
Un invito a ritrovarsi, a “…cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
LE CITTÀ INVISIBILI
Associazione Arabesque/ ARB dance company
Coreografie e riprese video Roberta De Rosa
Interpreti Roberta De Rosa, Martina Fasano
Disegno luci e fotografia Maria Raucci
Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. (Italo Calvino, Le città invisibili).
Un cortometraggio che attraversa luoghi ricchi d’arte, cultura e ingegno, spesso dimenticati. Un viaggio che ripercorre le città invisibili della nostra vita attraverso quei temi che riguardano ognuno: la memoria, il ricordo, il tempo, il desiderio, la morte.
Un invito a ritrovarsi, a “…cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
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