AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMÒ 2015
26 LUGLIO 2015
LE SIGNORE CANNAVACCIO
Regia Aniello Nigro
Con Simona Fredella, Rosario Volpe, Alessandra Zaccagnini
Napoli, 2015.
Tre “signore” stereotipate sono sedute allo scopo di interloquire tra loro, ma le convenzioni proverbiali linguistiche di cui si servono sono massime di un popolo andato, nonché delle vere e proprie sentenze incastranti, per cui ogni cosa che diranno sarà un attacco verbale cruento. L’atto unico è un ottimo vademecum di proverbi arcaici e non della tradizione campana, proprio come risulta dal titolo che si ispira ad un proverbio napoletano: “I’ me chiammo Cannavaccio, nun me ‘ntrico e nun me ‘mpaccio” (Io mi chiamo Cannavaccio, non m’interesso di fatti altrui e non faccio chiacchiere).
AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMÒ 201526 LUGLIO 2015
LE SIGNORE CANNAVACCIO
Regia Aniello Nigro
Con Simona Fredella, Rosario Volpe, Alessandra Zaccagnini
Napoli, 2015.
Tre “signore” stereotipate sono sedute allo scopo di interloquire tra loro, ma le convenzioni proverbiali linguistiche di cui si servono sono massime di un popolo andato, nonché delle vere e proprie sentenze incastranti, per cui ogni cosa che diranno sarà un attacco verbale cruento. L’atto unico è un ottimo vademecum di proverbi arcaici e non della tradizione campana, proprio come risulta dal titolo che si ispira ad un proverbio napoletano: “I’ me chiammo Cannavaccio, nun me ‘ntrico e nun me ‘mpaccio” (Io mi chiamo Cannavaccio, non m’interesso di fatti altrui e non faccio chiacchiere).
26 LUGLIO 2015
LE SIGNORE CANNAVACCIO
Regia Aniello Nigro
Con Simona Fredella, Rosario Volpe, Alessandra Zaccagnini
Napoli, 2015.
Tre “signore” stereotipate sono sedute allo scopo di interloquire tra loro, ma le convenzioni proverbiali linguistiche di cui si servono sono massime di un popolo andato, nonché delle vere e proprie sentenze incastranti, per cui ogni cosa che diranno sarà un attacco verbale cruento. L’atto unico è un ottimo vademecum di proverbi arcaici e non della tradizione campana, proprio come risulta dal titolo che si ispira ad un proverbio napoletano: “I’ me chiammo Cannavaccio, nun me ‘ntrico e nun me ‘mpaccio” (Io mi chiamo Cannavaccio, non m’interesso di fatti altrui e non faccio chiacchiere).
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