AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMÒ 2015
25 LUGLIO 2015
IL CUCITO
Regia Francesco Petti
Con Cinzia Antifona, Francesca Pica
Questo corto è estratto dallo spettacolo “Indubitabili celesti segnali”, tratto da “Festa al celeste” , “Nubile santuario” e altre opere di Enzo Moscato. Si tratta di una piccola tragedia quotidiana. E’ un’indagine su tre assurde solitudini: Elisabetta, Annina e Maria (così le hanno chiamate i genitori, gente devota) sono le tre sorelle protagoniste. Tre sepolte vive, che della loro condizione “isterica” assumono le forme tipiche: mutismo, cecità e falsa gravidanza. Tre aspiranti sante e la loro lingua arcaica, confinate in un universo sotterraneo e asfittico, dove né suono né luce possono entrare dall’esterno, né tanto meno essere umano…Un intreccio di religiosità aberranti e rituali malsani azzereranno la vita stessa all’origine. “Perché un abito bianco macchiato, è sempre un abito bianco macchiato…per Lui”.
AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMÒ 201525 LUGLIO 2015
IL CUCITO
Regia Francesco Petti
Con Cinzia Antifona, Francesca Pica
Questo corto è estratto dallo spettacolo “Indubitabili celesti segnali”, tratto da “Festa al celeste” , “Nubile santuario” e altre opere di Enzo Moscato. Si tratta di una piccola tragedia quotidiana. E’ un’indagine su tre assurde solitudini: Elisabetta, Annina e Maria (così le hanno chiamate i genitori, gente devota) sono le tre sorelle protagoniste. Tre sepolte vive, che della loro condizione “isterica” assumono le forme tipiche: mutismo, cecità e falsa gravidanza. Tre aspiranti sante e la loro lingua arcaica, confinate in un universo sotterraneo e asfittico, dove né suono né luce possono entrare dall’esterno, né tanto meno essere umano…Un intreccio di religiosità aberranti e rituali malsani azzereranno la vita stessa all’origine. “Perché un abito bianco macchiato, è sempre un abito bianco macchiato…per Lui”.
25 LUGLIO 2015
IL CUCITO
Regia Francesco Petti
Con Cinzia Antifona, Francesca Pica
Questo corto è estratto dallo spettacolo “Indubitabili celesti segnali”, tratto da “Festa al celeste” , “Nubile santuario” e altre opere di Enzo Moscato. Si tratta di una piccola tragedia quotidiana. E’ un’indagine su tre assurde solitudini: Elisabetta, Annina e Maria (così le hanno chiamate i genitori, gente devota) sono le tre sorelle protagoniste. Tre sepolte vive, che della loro condizione “isterica” assumono le forme tipiche: mutismo, cecità e falsa gravidanza. Tre aspiranti sante e la loro lingua arcaica, confinate in un universo sotterraneo e asfittico, dove né suono né luce possono entrare dall’esterno, né tanto meno essere umano…Un intreccio di religiosità aberranti e rituali malsani azzereranno la vita stessa all’origine. “Perché un abito bianco macchiato, è sempre un abito bianco macchiato…per Lui”.
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