CARROZZERIE N.O.T 18 Aprile 2015
sleepelevation
regia, coreografia, scenografia e costumi Mariella Celia
interprete Mariella Celia
occhio esterno Giorgio Rossi
arrangiamenti e post produzione musicale Alessio Rosi, Casa Ohm
disegno luci Stefano Pirandello
produzione Sosta Palmizi
con il sostegno di Electa Creative Arts, La Scatola dell’Arte
Sleep Elevation trae ispirazione dal SOGNO LUCIDO, O SOGNO COSCIENTE, in cui si sogna consapevoli di stare sognando. Si è allo stesso tempo attori e spettatori del proprio sogno, manifestazione dei moti inconsci, in questo caso delle proprie insicurezze, dei limiti che abbiamo e di quelli che ci imponiamo. In questo tipo di sogno possiamo in qualche modo “manovrare” i nostri comportamenti, le nostre azioni e reazioni. Vediamo chiaramente cosa ci caratterizza, prendiamo consapevolezza e sperimentiamo, decidendolo, nuove strategie di azione/reazione per attuare un cambiamento.
Sleep Elevation è un sogno lucido al confine tra comico e drammatico, tra teatro e danza. Protagonista una donna rinchiusa nel suo piccolo mondo, la sua camera. E’ in vestaglia, in attesa di una telefonata… lei e i suoi assordanti pensieri e… il suo cellulare.
Poi l’armadio, il luogo dove la donna guarda in faccia tutte le sue insicurezze. Lì veste due personalità differenti. le due donne che forse LUI vorrebbe volere e va a cena con i “propri mostri”, per liberarsene. Non sfuggendo, ma accogliendo il nostro lato oscuro possiamo illuminarlo!
CARROZZERIE N.O.T 18 Aprile 2015sleepelevation
regia, coreografia, scenografia e costumi Mariella Celia
interprete Mariella Celia
occhio esterno Giorgio Rossi
arrangiamenti e post produzione musicale Alessio Rosi, Casa Ohm
disegno luci Stefano Pirandello
produzione Sosta Palmizi
con il sostegno di Electa Creative Arts, La Scatola dell’Arte
Sleep Elevation trae ispirazione dal SOGNO LUCIDO, O SOGNO COSCIENTE, in cui si sogna consapevoli di stare sognando. Si è allo stesso tempo attori e spettatori del proprio sogno, manifestazione dei moti inconsci, in questo caso delle proprie insicurezze, dei limiti che abbiamo e di quelli che ci imponiamo. In questo tipo di sogno possiamo in qualche modo “manovrare” i nostri comportamenti, le nostre azioni e reazioni. Vediamo chiaramente cosa ci caratterizza, prendiamo consapevolezza e sperimentiamo, decidendolo, nuove strategie di azione/reazione per attuare un cambiamento.
Sleep Elevation è un sogno lucido al confine tra comico e drammatico, tra teatro e danza. Protagonista una donna rinchiusa nel suo piccolo mondo, la sua camera. E’ in vestaglia, in attesa di una telefonata… lei e i suoi assordanti pensieri e… il suo cellulare.
Poi l’armadio, il luogo dove la donna guarda in faccia tutte le sue insicurezze. Lì veste due personalità differenti. le due donne che forse LUI vorrebbe volere e va a cena con i “propri mostri”, per liberarsene. Non sfuggendo, ma accogliendo il nostro lato oscuro possiamo illuminarlo!
sleepelevation
regia, coreografia, scenografia e costumi Mariella Celia
interprete Mariella Celia
occhio esterno Giorgio Rossi
arrangiamenti e post produzione musicale Alessio Rosi, Casa Ohm
disegno luci Stefano Pirandello
produzione Sosta Palmizi
con il sostegno di Electa Creative Arts, La Scatola dell’Arte
Sleep Elevation trae ispirazione dal SOGNO LUCIDO, O SOGNO COSCIENTE, in cui si sogna consapevoli di stare sognando. Si è allo stesso tempo attori e spettatori del proprio sogno, manifestazione dei moti inconsci, in questo caso delle proprie insicurezze, dei limiti che abbiamo e di quelli che ci imponiamo. In questo tipo di sogno possiamo in qualche modo “manovrare” i nostri comportamenti, le nostre azioni e reazioni. Vediamo chiaramente cosa ci caratterizza, prendiamo consapevolezza e sperimentiamo, decidendolo, nuove strategie di azione/reazione per attuare un cambiamento.
Sleep Elevation è un sogno lucido al confine tra comico e drammatico, tra teatro e danza. Protagonista una donna rinchiusa nel suo piccolo mondo, la sua camera. E’ in vestaglia, in attesa di una telefonata… lei e i suoi assordanti pensieri e… il suo cellulare.
Poi l’armadio, il luogo dove la donna guarda in faccia tutte le sue insicurezze. Lì veste due personalità differenti. le due donne che forse LUI vorrebbe volere e va a cena con i “propri mostri”, per liberarsene. Non sfuggendo, ma accogliendo il nostro lato oscuro possiamo illuminarlo!
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