Teatro Cometa Off 12 APRILE 2015
ON THE REVOLUTIONARY ROAD
Con Elisa Menchicchi e Giulio Forges Davanzati
Disegno luci: Diego Labonia
Costumi: Morena Fanny Raimondo
Regia e Drammaturgia di Samuele Chiovoloni
“On the Revolutionary Road” è una produzione dell'associazione culturale “Carmentalia” nata dalla penna diSamuele Chiovoloni, Teatro di Sacco Perugia ed autore radiofonico classe ’87, e si avvale dell’interpretazione diElisa Menchicchi (attrice romana, già in compagnia con ricci/forte dal 2010 al 2014 e diretta da registi quali Valentino Villa, Alfonso Santagata, Giancarlo Fares) Giulio Forges Davanzati (diplomato presso L'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e protagonista di tournée accanto a, tra gli altri, Giuliana De Sio, Michele Placido e diretto al cinema da nomi quali Ettore Scola, Maurizio Ponzi, Nicola Deorsola).
Il romanzo Revolutionary Road di Richard Yates è il riferimento e soggetto dello spettacolo. Nel 1961 questo capolavoro della letteratura, indiscusso modello per il realismo americano, ma ammiratissimo anche da tutta la corrente post-moderna ed ultra-contemporanea, non incassò tuttavia né gran successo né alcun riconoscimento o premio. Come e forse persino più del Salinger degli esordi visse un rapporto con l’editoria abbastanza contrastante, giudicato “cervellotico”, “uno scrittore per scrittori”.
Una rilettura critica attenta, successiva alla morte di Yates occorsa nel 1992, ha definitivamente riconosciuto il coefficiente letterario e poetico e la riconoscibilissima cifra stilistica della sua opera, Revolutionary Road in primis sceneggiato per il cinema (nel 2008) da Justin Haythe per la regia di Sam Mendes e l’interpretazione di Leonardo di Caprio, Kate Winslet, Micheal Shannon, Kathy Bates e Zoe Kazan. “On the Revolutionary Road” è una riduzione per due attori che esplora le latitudini oscure della vita sentimentale e domestica dei due protagonisti, April e Frank Wheeler (“i giovani Wheleer di Revolutionary Road o i giovani rivoluzionari di Wheeler Road”) correndo sulla linea tesa fra aspettative reciproche e insoddisfazione personale. Sullo sfondo la rampante società americana reduce dalla vittoria della seconda guerra mondiale, definitivamente al vertice del mondo ben lungi dal discutere il proprio equilibrio interno, fiera della propria ottusità e mezza annegata nell’ondata di alcool post-proibizionista.
I due interpreti si trasformano scenicamente in ciò che occorre a rendere la profondità del quadro, il provincialismo dell’ambiente lavorativo, la civetteria del vicinato e il rapporto simbiotico con un “altrove” più autentico verso il quale correre incontro pur di sfuggire al “vuoto disperato”. Lo spettacolo ha una durata di circa 80 minuti, il disegno luci è a cura di Diego Labonia e i costumi sono firmati da Morena Fanny Raimondo.
Teatro Cometa Off 12 APRILE 2015ON THE REVOLUTIONARY ROAD
Con Elisa Menchicchi e Giulio Forges Davanzati
Disegno luci: Diego Labonia
Costumi: Morena Fanny Raimondo
Regia e Drammaturgia di Samuele Chiovoloni
“On the Revolutionary Road” è una produzione dell'associazione culturale “Carmentalia” nata dalla penna diSamuele Chiovoloni, Teatro di Sacco Perugia ed autore radiofonico classe ’87, e si avvale dell’interpretazione diElisa Menchicchi (attrice romana, già in compagnia con ricci/forte dal 2010 al 2014 e diretta da registi quali Valentino Villa, Alfonso Santagata, Giancarlo Fares) Giulio Forges Davanzati (diplomato presso L'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e protagonista di tournée accanto a, tra gli altri, Giuliana De Sio, Michele Placido e diretto al cinema da nomi quali Ettore Scola, Maurizio Ponzi, Nicola Deorsola).
Il romanzo Revolutionary Road di Richard Yates è il riferimento e soggetto dello spettacolo. Nel 1961 questo capolavoro della letteratura, indiscusso modello per il realismo americano, ma ammiratissimo anche da tutta la corrente post-moderna ed ultra-contemporanea, non incassò tuttavia né gran successo né alcun riconoscimento o premio. Come e forse persino più del Salinger degli esordi visse un rapporto con l’editoria abbastanza contrastante, giudicato “cervellotico”, “uno scrittore per scrittori”.
Una rilettura critica attenta, successiva alla morte di Yates occorsa nel 1992, ha definitivamente riconosciuto il coefficiente letterario e poetico e la riconoscibilissima cifra stilistica della sua opera, Revolutionary Road in primis sceneggiato per il cinema (nel 2008) da Justin Haythe per la regia di Sam Mendes e l’interpretazione di Leonardo di Caprio, Kate Winslet, Micheal Shannon, Kathy Bates e Zoe Kazan. “On the Revolutionary Road” è una riduzione per due attori che esplora le latitudini oscure della vita sentimentale e domestica dei due protagonisti, April e Frank Wheeler (“i giovani Wheleer di Revolutionary Road o i giovani rivoluzionari di Wheeler Road”) correndo sulla linea tesa fra aspettative reciproche e insoddisfazione personale. Sullo sfondo la rampante società americana reduce dalla vittoria della seconda guerra mondiale, definitivamente al vertice del mondo ben lungi dal discutere il proprio equilibrio interno, fiera della propria ottusità e mezza annegata nell’ondata di alcool post-proibizionista.
I due interpreti si trasformano scenicamente in ciò che occorre a rendere la profondità del quadro, il provincialismo dell’ambiente lavorativo, la civetteria del vicinato e il rapporto simbiotico con un “altrove” più autentico verso il quale correre incontro pur di sfuggire al “vuoto disperato”. Lo spettacolo ha una durata di circa 80 minuti, il disegno luci è a cura di Diego Labonia e i costumi sono firmati da Morena Fanny Raimondo.
ON THE REVOLUTIONARY ROAD
Con Elisa Menchicchi e Giulio Forges Davanzati
Disegno luci: Diego Labonia
Costumi: Morena Fanny Raimondo
Regia e Drammaturgia di Samuele Chiovoloni
“On the Revolutionary Road” è una produzione dell'associazione culturale “Carmentalia” nata dalla penna diSamuele Chiovoloni, Teatro di Sacco Perugia ed autore radiofonico classe ’87, e si avvale dell’interpretazione diElisa Menchicchi (attrice romana, già in compagnia con ricci/forte dal 2010 al 2014 e diretta da registi quali Valentino Villa, Alfonso Santagata, Giancarlo Fares) Giulio Forges Davanzati (diplomato presso L'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e protagonista di tournée accanto a, tra gli altri, Giuliana De Sio, Michele Placido e diretto al cinema da nomi quali Ettore Scola, Maurizio Ponzi, Nicola Deorsola).
Il romanzo Revolutionary Road di Richard Yates è il riferimento e soggetto dello spettacolo. Nel 1961 questo capolavoro della letteratura, indiscusso modello per il realismo americano, ma ammiratissimo anche da tutta la corrente post-moderna ed ultra-contemporanea, non incassò tuttavia né gran successo né alcun riconoscimento o premio. Come e forse persino più del Salinger degli esordi visse un rapporto con l’editoria abbastanza contrastante, giudicato “cervellotico”, “uno scrittore per scrittori”.
Una rilettura critica attenta, successiva alla morte di Yates occorsa nel 1992, ha definitivamente riconosciuto il coefficiente letterario e poetico e la riconoscibilissima cifra stilistica della sua opera, Revolutionary Road in primis sceneggiato per il cinema (nel 2008) da Justin Haythe per la regia di Sam Mendes e l’interpretazione di Leonardo di Caprio, Kate Winslet, Micheal Shannon, Kathy Bates e Zoe Kazan. “On the Revolutionary Road” è una riduzione per due attori che esplora le latitudini oscure della vita sentimentale e domestica dei due protagonisti, April e Frank Wheeler (“i giovani Wheleer di Revolutionary Road o i giovani rivoluzionari di Wheeler Road”) correndo sulla linea tesa fra aspettative reciproche e insoddisfazione personale. Sullo sfondo la rampante società americana reduce dalla vittoria della seconda guerra mondiale, definitivamente al vertice del mondo ben lungi dal discutere il proprio equilibrio interno, fiera della propria ottusità e mezza annegata nell’ondata di alcool post-proibizionista.
I due interpreti si trasformano scenicamente in ciò che occorre a rendere la profondità del quadro, il provincialismo dell’ambiente lavorativo, la civetteria del vicinato e il rapporto simbiotico con un “altrove” più autentico verso il quale correre incontro pur di sfuggire al “vuoto disperato”. Lo spettacolo ha una durata di circa 80 minuti, il disegno luci è a cura di Diego Labonia e i costumi sono firmati da Morena Fanny Raimondo.
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