Carrozzerie n.o.t 7 marzo 2015
Compagnia Marabutti e Associazione Culturale Nahìa presentano
LA PATETICA
Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov
Testo di Lorenzo De Liberato
Regia di Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Con Benedetta Corà, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Chiara Poletti, Mario Russo e Paolo Zaccaria La vicenda parte da un pretesto metateatrale: cosa succederebbe se alcuni dei personaggi de “Il Gabbiano” di Cechov si riunissero per allestire proprio “Il Gabbiano”?
Una sgangherata compagnia di giovani attori, all’interno di un trasandato teatrino di provincia, è alle prese con le prove per un nuovo, ennesimo, allestimento de “Il Gabbiano”. Attriti, litigi, delusioni amorose, noia e sbornie moleste, interrompono continuamente le prove, mettendo violentemente i protagonisti di fronte allo specchio del loro fallimento.
In questo stallo tra grandi speranze e assenza di slancio, abbiamo visto tanto della generazione dei trentenni di oggi. Della nostra generazione. E come tanti piccoli Kostantin, siamo alla ricerca di forme nuove, di nuove modalità per inserirci in un mondo che fa di tutto per impedirci di diventare adulti. Ma proprio come Konstantin, non abbiamo il coraggio di fare veramente qualcosa. Ci fermiamo all'anelito, tutt’al più al tentativo. In modo che se dovessimo fallire, e in fondo sentiamo che nella società in cui siamo costretti a vivere non possiamo far altro che fallire, non cadremo davvero. Così come il nostro tentativo, anche il nostro fallimento sarà un fallimento a metà.
Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Carrozzerie n.o.t 7 marzo 2015Compagnia Marabutti e Associazione Culturale Nahìa presentano
LA PATETICA
Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov
Testo di Lorenzo De Liberato
Regia di Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Con Benedetta Corà, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Chiara Poletti, Mario Russo e Paolo Zaccaria La vicenda parte da un pretesto metateatrale: cosa succederebbe se alcuni dei personaggi de “Il Gabbiano” di Cechov si riunissero per allestire proprio “Il Gabbiano”?
Una sgangherata compagnia di giovani attori, all’interno di un trasandato teatrino di provincia, è alle prese con le prove per un nuovo, ennesimo, allestimento de “Il Gabbiano”. Attriti, litigi, delusioni amorose, noia e sbornie moleste, interrompono continuamente le prove, mettendo violentemente i protagonisti di fronte allo specchio del loro fallimento.
In questo stallo tra grandi speranze e assenza di slancio, abbiamo visto tanto della generazione dei trentenni di oggi. Della nostra generazione. E come tanti piccoli Kostantin, siamo alla ricerca di forme nuove, di nuove modalità per inserirci in un mondo che fa di tutto per impedirci di diventare adulti. Ma proprio come Konstantin, non abbiamo il coraggio di fare veramente qualcosa. Ci fermiamo all'anelito, tutt’al più al tentativo. In modo che se dovessimo fallire, e in fondo sentiamo che nella società in cui siamo costretti a vivere non possiamo far altro che fallire, non cadremo davvero. Così come il nostro tentativo, anche il nostro fallimento sarà un fallimento a metà.
Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Compagnia Marabutti e Associazione Culturale Nahìa presentano
LA PATETICA
Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov
Testo di Lorenzo De Liberato
Regia di Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Con Benedetta Corà, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Chiara Poletti, Mario Russo e Paolo Zaccaria La vicenda parte da un pretesto metateatrale: cosa succederebbe se alcuni dei personaggi de “Il Gabbiano” di Cechov si riunissero per allestire proprio “Il Gabbiano”?
Una sgangherata compagnia di giovani attori, all’interno di un trasandato teatrino di provincia, è alle prese con le prove per un nuovo, ennesimo, allestimento de “Il Gabbiano”. Attriti, litigi, delusioni amorose, noia e sbornie moleste, interrompono continuamente le prove, mettendo violentemente i protagonisti di fronte allo specchio del loro fallimento.
In questo stallo tra grandi speranze e assenza di slancio, abbiamo visto tanto della generazione dei trentenni di oggi. Della nostra generazione. E come tanti piccoli Kostantin, siamo alla ricerca di forme nuove, di nuove modalità per inserirci in un mondo che fa di tutto per impedirci di diventare adulti. Ma proprio come Konstantin, non abbiamo il coraggio di fare veramente qualcosa. Ci fermiamo all'anelito, tutt’al più al tentativo. In modo che se dovessimo fallire, e in fondo sentiamo che nella società in cui siamo costretti a vivere non possiamo far altro che fallire, non cadremo davvero. Così come il nostro tentativo, anche il nostro fallimento sarà un fallimento a metà.
Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
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