Teatro Tordinona 22 Marzo 2015
Compagnia PolisPapin presenta
INDUBITABILI CELESTI SEGNALI
con Cinzia Antifona, Valentina Greco e Francesca Pica
Regia Francesco Petti
tratto da "Festa al celeste e nubile santuario e altre opere" di Enzo Moscato Compagnia PolisPapin - Indubitabili Celesti Segnali è la rielaborazione in chiave atemporale e, in qualche modo astratta, dell’opera “Festa al celeste e nubile santuario” del drammaturgo napoletano Enzo Moscato.
In uno spazio e un tempo ics che hanno del “vascio napoletano” non la forma o gli oggetti, ma solo la condizione esistenziale, si muovono tre figure enigmatiche, tre sorelle, tre donne, tre emblemi della femminilità carnale e virginale al tempo stesso. Tre assurde solitudini di cui lo spettatore non potrà fare a meno di ridere e insieme di piangere...
Teatro Tordinona 22 Marzo 2015Compagnia PolisPapin presenta
INDUBITABILI CELESTI SEGNALI
con Cinzia Antifona, Valentina Greco e Francesca Pica
Regia Francesco Petti
tratto da "Festa al celeste e nubile santuario e altre opere" di Enzo Moscato Compagnia PolisPapin - Indubitabili Celesti Segnali è la rielaborazione in chiave atemporale e, in qualche modo astratta, dell’opera “Festa al celeste e nubile santuario” del drammaturgo napoletano Enzo Moscato.
In uno spazio e un tempo ics che hanno del “vascio napoletano” non la forma o gli oggetti, ma solo la condizione esistenziale, si muovono tre figure enigmatiche, tre sorelle, tre donne, tre emblemi della femminilità carnale e virginale al tempo stesso. Tre assurde solitudini di cui lo spettatore non potrà fare a meno di ridere e insieme di piangere...
Compagnia PolisPapin presenta
INDUBITABILI CELESTI SEGNALI
con Cinzia Antifona, Valentina Greco e Francesca Pica
Regia Francesco Petti
tratto da "Festa al celeste e nubile santuario e altre opere" di Enzo Moscato Compagnia PolisPapin - Indubitabili Celesti Segnali è la rielaborazione in chiave atemporale e, in qualche modo astratta, dell’opera “Festa al celeste e nubile santuario” del drammaturgo napoletano Enzo Moscato.
In uno spazio e un tempo ics che hanno del “vascio napoletano” non la forma o gli oggetti, ma solo la condizione esistenziale, si muovono tre figure enigmatiche, tre sorelle, tre donne, tre emblemi della femminilità carnale e virginale al tempo stesso. Tre assurde solitudini di cui lo spettatore non potrà fare a meno di ridere e insieme di piangere...
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