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Nava  Ensemble-Hanuz az shab


7 Nov 2010 - musica di Pejman Tadayon con: Pejman Tadayon: bamtàr Reza Mohssenipoor: tàr Hamid Mohssenipoor: tombak Martina Pelosi: voce Paolo Modugno: daf
12.12.14
 

Jimmy Dean Jimmy Dean


Teatro Comunale di Monfalcone 7- 8 MARZO 1991 "Jimmy Dean-Jimmy Dean" di Ed Crazyk-Altman, regia di Renato Giordano (www.renatogiordano.it), con Benedetta Buccellato, Nunzia Greco, Valentina Martino Ghiglia, Magda Mercatali, Compagnia Adriano Martino
12.12.14
 

NUTRITIVO / Sergi Faustino - Focus on Spain


Ideazione/interpretazione di Sergi Faustino : "Di cosa parlo? Di varie realtà  e di come queste ci influenzano. Cos'è il ridicolo per te? Cosa lo è per me? Cos'è riconosciuto come ridicolo? Riguardo il linguagio scenico, mi interessa il passaggio dal concreto all'astratto e qui entra in gioco la danza"
12.12.14
 

Daniele Timpano - Ecce Robot - a Il Corpo Comico


Estratto da Ecce Robot presentato a Il Corpo Comico a cura di Valentina Valentini e Roberto Ciancarelli al Teatro Ateneo
12.12.14
 

G.E.R.M.I. Music Festival 2011 ¬ GIULIO FRANCESCONI ¬ Ritratto a Sciarrino


"G.E.R.M.I. Music Festival 2011 GIULIO FRANCESCONI Ritratto a Sciarrino Salvatore Sciarrino | Come Vengono Prodotti gli Incantesimi e Canzona di Ringraziamento Cesare Saldicco | Spire V Salvatore Sciarrino | L'Orologio di Bergson Salvatore Sciarrino | Addio Case del Vento Venerdì 4 novembre 2011 Colosseo E-Theatre.it Roma"
12.12.14
 

Short Theatre 2011- Teatro Minimo - Il sogno degli artigiani


Teatro India 11 settembre 2011 TEATRO MINIMO "Il sogno degli artigiani" di Michele Santeramo, con Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocè , Michele Sinisi, regia Michele Sinisi, assistente alla regia Nicola Di Chio, organizzazione Antonella Papeo, partner tecnico Artefatti adp, in co-produzione con il Comune di Andria, in collaborazione col Festival Castel dei Mondi, sostegno alla produzione Festeatro - Regione Puglia. Il duca Teseo ha rapito Ippolita e la vuole sposare. Non solo: per il suo matrimonio vuole uno spettacolo. Botto, Cotogno, Canna e Fameterna stanno in una bottega di artigiano e stanno provando uno spettacolo: la crudelissima tragedia e la penosissima morte di Piramo e Tisbe. Devono farlo perchè il duca, in persona, lo ha chiesto. Non solo: il duca ha anche promesso un vitalizio agli attori più meritevoli. "Il Sogno degli artigiani" mette in scena questo momento: le prove dello spettacolo, minacciate dalla incapacità , dagli impegni quotidiani, dal sogno di meritare il vitalizio, dalla vita intorno che tenta di entrare nelle prove, dal desiderio di saper mettere in scena lo spettacolo, dalle difficoltà  a farlo, dall'improvviso piano di tentare un furto nel palazzo ducale, dal dover costruire le scene, dal dover interpretare Tisbe essendo Canna, dall'essere circondati da fate folletti la regina delle fate il re. "Il sogno degli artigiani" vuole essere innocenza, realtà  che si compone tutta per somma di istinti, di trasformazioni, teatro che si fa teatro. E' un gioco comico, è come mettere la lente d'ingrandimento nel 'Sogno di una notte di mezza estate' per vedere, come in un esperimento, se questi quattro personaggi possono reggersi in piedi da soli. E' curioso come viene fuori che il tentativo di questi quattro personaggi è continuamente quello di 'essere', pur dovendosi mettere in scena; è curioso come tra le pieghe della comicità vengano a trovarci la nostalgia, il desiderio, il sogno. La semplicità  di questa messa in scena è un'altra tappa, dopo sequestro all'italiana e le scarpe, verso il tentativo di formare una squadra di lavoro che faccia dell'ascolto collettivo la caratteristica fondante anche dei lavori che seguiranno. Nel prossimo inverno anche a partire da questa squadra metterà in scena Larte della Commedia di De Filippo. Questa tappa molto divertita e fresca mi consente di poter cominciare (o forse precisare con maggiore consapevolezza) l’indagine su un modo artigianale di intendere il lavoro di regista-attore. Mi piacerebbe trovare in scena la profondità di un ricordo legato agli inizi di un percorso teatrale, che personalmente è legato ad un teatrino parrocchiale per cui il teatro nascendo come servizio per me, di nascosto, diventava una emozione nuova e scomoda da confessare. Ci si divertiva tutti come pazzi ma certe volte i personaggi, all’interno delle farse, si incupivano segnando stranamente momenti d’angoscia tra una risata e l’altra, che solo l’applauso finale della gente riusciva a scacciare. Con la PERFORMANCE PARASSITARIA MK Grand Tour di e con Michele Di Stefano. http://www.shorttheatre.org
12.12.14
 

SHORT THEATRE 2011 - Aldes/Roberto Castello - CARNE TRITA


"Macro Testaccio Aldes 5 settembre ore 21.45 - padiglione B danza 40' studio per il primo e secondo movimento di Carne Trita Quintetto per voce e danza progetto, regia, coreografia Roberto Castello danza e voce Elisa Capecchi, Alessandra Moretti, Fabio Pagano, Giselda Ranieri, Irene Russolillo voce e danza Alessandra Patrucco collaborazione musicale Stefano Giannotti luci Paolo Rodighiero produzione ALDES in collaborazione con Associazione Didee - Fondazione Università  di Ca' Foscari, Teatro di Ca' Foscari con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività  Culturali / Dip. Spettacolo, Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo Gli umani mi piacciono. Tanto. Passerei tutto il mio tempo a osservarli fantasticando su chi sono, cosa sognano, come sorridono, come guardano chi amano, come ridono, a cosa non sanno resistere, come sono nell'intimità . Tutti ciò che penso ha a che fare direttamente o indirettamente con le relazioni e gli affetti che mi legano ai miei simili; come d'altronde è lecito supporre sia per qualsiasi altra specie animale, il che fa riflettere sul valore assoluto delle opere dell'ingegno umano. Coreografare è fare leva su questo meccanismo atavico - quello che fa sì che la vista di una persona scateni sempre una proiezione sulla sua possibile identità  e delle sue possibili intenzioni - per creare quadri tridimensionali di persone e cose in movimento capaci di accendere suggestioni, pensieri, reminiscenze, libere associazioni, sogni. E' condividere con gli spettatori il proprio mondo interiore usando un linguaggio che utilizza tutto il sistema percettivo, e per questa ragione è molto più immediato e immaginifico della parola. Carne trita è un concerto - una composizione strutturata di movimenti, gesti e voci - che utilizza la potenza evocativa della figura umana per uno stralunato, e tutto sommato divertito, inno all'insensatezza del destino; per un sincero omaggio alla mitezza, alla tenacia e alla legittima indignazione di chi non ha motivo di credere nella concreta possibilità  di un futuro più dignitoso. ALDES è una associazione di artisti e operatori culturali che dal 1993, sotto la direzione di Roberto Castello, produce e promuove opere di sperimentazione coreografica con particolare attenzione alle forme di confine fra danza e arti visive, danza e nuove tecnologie, danza e teatro, realizzando spettacoli, video, installazioni, performances e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione. I progetti ALDES sono caratterizzati da una particolare attenzione al rapporto fra azione coreografica e spettatori, quindi a tutte quelle forme di danza contemporanea che hanno connotati non convenzionali e sperimentano nuove forme di rapporto spazio/temporale fra spettatori e opere. www.shorttheatre.org www.aldesweb.org"
12.12.14
 

SHORT THEATRE 2011 - Teatro Sotterraneo 2° parte


Teatro India 9 settembre 2011 Teatro Sotterraneo "Dittico sulla specie (parte 2): L'origine della specie_da Charles Darwin" creazione collettiva Teatro Sotterraneo in scena Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, scrittura Daniele Villa, luci Roberto Cafaggini, suono Francesco Canavese, costumi Lydia Sonderegger, animazione video Marco Smacchia, Alberto Berliocchi supervisione video Jacopo Mariani, maschera Francesco Givone e Crea Fx. disegno e grafica cartolina Marco Smacchia, produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana/Teatro Sotterraneo col sostegno di Centrale Fies, Regione Toscana. Non potresti assistere al Big Bang senza morire. Non potresti osservare una supernova né esplorare il brodo primordiale senza morire. Nel continuum spaziotemporale le condizioni della tua nascita coincidono con quelle della tua morte. Da quando siamo comparsi non siamo rimasti a quattro zampe, non siamo rimasti coi piedi per terra, non siamo rimasti sul nostro pianeta, ma l'origine di tutte le cose è in nostra assenza. Non ci resta che colonizzare il futuro. Scienza e immaginazione. Adattamento continuo ai mutamenti dell'habitat. Potevi nascere nei secoli della peste. Potevi non essere nato. Potevi nascere fra mille anni. Potresti rinascere panda. L'estinzione è collettiva. L'origine  individuale, dominio della probabilità, dell'unico e irripetibile. Ognuno ha il suo orologio biologico, ognuno scorre col proprio tempo. Amen. http://www.shorttheatre.org
12.12.14
 

LA TESTA TREMA - Corrado Benigni


Teatro Tordinona 5 dicembre 2012 "LA TESTA TREMA" Escargot 2012-13 secondo appuntamento. Franco Buffoni, Tommaso Ottonieri, Gilda Policastro presentano Corrado Benigni autore di Tribunale della mente.
12.12.14
 

UBU REX 2 - Dejeuner


"progetto e regia elvira frosini con giada oliva, simone zacchini collaborazione artistica daniele timpano, antonello santarelli. produzione kataklisma"
12.12.14
 

I Guardiani di porci


Teatro Colosseo 1993 "I GUARDIANI DI PORCI" di Mauro Marsili e Claudio Corbucci, con Giampiero Ingrassia, Franco Mannella, Tullio Sorrentino, Guido Venitucci, Antonio Tallura, Claudia Cavalcanti, Tony Scarf, regia di Mauro Marsili e Claudio Corbucci. Scene di Fabrizio De Luca. Costumi di Chiara Valentini. Luci di Paolo Maroci. Musiche di Maurizio Boco e Silvano Melgiovanni. Quattro agenti di scorta, un pentito di Cosa nostra. Un bunker nascosto chissà dove tra i palazzi della Capitale e un'attesa di ventiquattro ore, prima di ricevere istruzioni circa il percorso da seguire per condurre il detenuto fino al Palazzo di Giustizia. L'azione si svolge per intero in una stanza. Ad accentuare l'aspetto claustrofobico della situazione, si insinua tra i poliziotti un atroce sospetto, che diviene man mano quasi una certezza: fra loro c'è un traditore, una soffiata rischia di mettere a repentaglio la sicurezza dell' intera spedizione. "Nella scrittura e nell' allestimento dello spettacolo abbiamo seguito alcune ispirazioni di stampo cinematografico, in particolare nell'attenerci a un certo naturalismo, a una veridicità  che i film del genere spesso offrono", spiega Claudio Corbucci. "Rispetto a opere come ad esempio "La scorta", però, più che puntare sulla descrizione della condizione dei poliziotti o su un approccio cronachistico all'argomento, abbiamo privilegiato l'intreccio. Non pretendiamo di indagare a fondo sul dramma umano dell' agente che rischia la pelle ogni giorno; lo prendiamo semmai a pretesto per raccontare una storia". "Prima di incominciare le prove, quando lo spettacolo fu messo in scena, ci siamo documentati andando a parlare con alcuni agenti del Primo commissariato di zona di piazza Venezia", racconta Giampiero Ingrassia. "Ci spiegarono come si fa irruzione in un bunker o come si impugna correttamente una pisola, ma anche qual è lo stato d' animo di chi si trova ad affrontare una sparatoria. Chi ne aveva avuto esperienza ci spiegò che, pur mantenendo la freddezza, in quei momenti aveva provato la sensazione di vedersi dal di fuori, come fosse spettatore di se stesso". Nello spettacolo Ingrassia è il capo scorta, reduce dall' essersi implicato in un guaio per coprire un superiore, quindi desideroso di riscatto. Alla sua vicenda privata si intreccia quella di uno dei colleghi, marito di quella che un tempo era la sua fidanzata e sempre a corto di denaro. Il terzo e' il Pinguino, così chiamato perché fresco di accademia (dal bianco e nero della divisa dei cadetti) mentre a completare la squadra ci pensa un fanatico violento che sembra rifarsi a modelli d'oltreoceano. Osserva Claudio Corbucci: "Studiandoli da vicino, abbiamo notato che molti agenti almeno nelle intenzioni si accostano a uno stereotipo che è quello offerto dalla cinematografia americana, per intenderci, sullo stile di "Arma letale".
12.12.14
 

Quale droga fa per me? Una conferenza


Teatro Colosseo 30 Nov. - 12 Dic. 2004 "Quale droga fa per me? Una conferenza" di Kai Hensel, traduzione di Marit Nissen - Monica Casadei, con Monica Nappo immagini Lorenzo Scotto di Luzio, oggetti di scena Marco Zezza, costumi Jessica Zambelli, progetto di Marinella Anaclerio e Monica Nappo, regia e impianto scenico Marinella Anaclerio. Di questo testo di Kai Hensel colpisce molto la genialità  dell'accostamento tra la natura della conferenza e quello della conferenziera. Una tenera e s'intuisce decisamente sprovveduta casalinga, madre di un bimbo problematico e con un marito distratto (guarda un pò), decide di affrontare il vuoto di un'esistenza, già  segnata fino alla sua conclusione, battendo vie non consuete alla sua "categoria": grazie al garzone dell'idraulico che viene a ripararle una perdita in casa, scopre l'Ecstasy e da lì comincia ad esplorare il mondo delle droghe con passione e serietà. Il frutto di questa ricerca diventa materia di un’accorata dissertazione che ha il fine di facilitare gli spettatori interessati nella scelta dell’additivo chimico o naturale ,che li aiuti a condurre il proprio personale viaggio. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72
12.12.14
 

Fanny&Alexander / WEST


"10/9/2010 ore 21:30 Teatro La Pelanda Teatro 1 ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani, con Francesca Mazza. Durata 1h West è l'estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz. Lo spettatore sarà ""imprigionato"" assieme a Dorothy da una strana forma di incantesimo, una trappola del linguaggio capace di sospendere a tratti la facoltà di esprimere un giudizio, la possibilità di compiere delle scelte, dire sì o no alle cose che saranno proposte. www.fannyalexander.org"
12.12.14
 

(DUEPERDUE)PERDUE performance danza, short theatre


short theatre- danza: 04_09_2010 OUTSIDE IN Liberi exploit coreografici a cura di Officina COREografica di e con Francesca Giglio e Maristella Tanzi / Un ring, una vetrina, un podio sono gli scenari in cui si muovono due bamboline moderne. Femminilità  di plastica e sensualità  grottesca delineano una gestualità  meccanica dove la forma troneggia sull'interiorità . www.shorttheatre.org http://www.qualibo.it/
12.12.14
 

GENTE DI PLASTICA


Villa Mercede 5 Luglio 2012 GENTE DI PLASTICA scritto e diretto da Roberta Costantini. Con: Benedetto Supino, Gianluca Paolisso, Giuliana Iannotta, Janos Agresti, Marco Marino, Nino Pagliuca, Raffaele Furno, Roberto Costantini, Rosanna Bosso, Soledad Agresti, Veruschka Cossuto. Nella città dove i personaggi di plastica, omologati dalla capacità del potere mediatico, freneticamente vivono senza mai incontrarsi, scoppia una terribile epidemia di un male senza cause che provoca morte improvvisa. La città viene chiusa. Tutto il mondo, che ha paura del contagio, ne segue le vicende attraverso migliaia di telecamere che trasmettono in diretta mondiale 24 ore su 24. La città diventa un gigantesco Reality Show trasformando in un programma di grandi ascolti, una dura realtà di dolore e di morte. Viene usata senza scrupoli per ingrassare il business del mercato mediatico, presa in ostaggio da milioni di occhi alla ricerca affannosa di emozioni rubate ad anime messe a nudo dalla paura della morte imminente, sotto accusa quindi il voyerismo televisivo, la realtà divenuta reality, i sentimenti plastificati, il business eretto a sistema che stravolge la verità e offende la dignità delle persone.
12.12.14
 
 
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