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Dopo via Rasella

Dopo via Rasella
 Spettacolo scritto e diretto da Pierpaolo De Meglio
con Olivia Cordsen, Pierpaolo De Mejo, Antonio Pisu
Progetto sonoro Armando Valletta
"Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente" diceva Indro Montanelli. Il passato, in DOPO VIA RASELLA, è vecchio di neanche un secolo.
È un trauma, quello della Seconda Guerra mondiale, che, seppure già abbondantemente narrato, rappresentato e rielaborato nella produzione culturale e artistica della seconda metà del '900, fa ancora discutere e resta ben ancorato alla nostra memoria collettiva, inciso sulla pelle dell'Italia come una ferita rimasta aperta. I padri, i nostri nonni, coloro che hanno vissuto gli eventi in prima persona ne ha conservato le immagini, i ricordi, e ce li hanno consegnati in tutta la loro inevitabile crudezza, preziosa testimonianza da tramandare alle generazioni future. Il problema si presenta dal momento in cui, assieme a quei ricordi, padri e nonni ci hanno trasmesso, con occhi talvolta umidi di pianto, il loro desiderio di cancellare, ci hanno fatto sentire il grosso vuoto interiore che sono costretti a portare con sé, quello causato da un'epoca che li ha investiti, messi a dura prova. Come dare un senso, una forma a questo vuoto? A quelle parole così intrise di significato? Insomma, come ritrasmettere quei ricordi senza che perdano la loro carica emotiva? Ancora una volta l'Arte ci viene in soccorso, ed ecco che il Teatro diviene un luogo in cui rappresentare gli eventi in tutta la loro intensità, drammaticità, in cui dare voce allo stupore di un'intera generazione travolta dagli eventi bellici.

Teatro Elettra

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3.12.14
 

"APOLOGIA" DI SOCRATE


TEATRO LO SPAZIO 8 Novembre 2012 Il drammaturgo e regista Mario Prosperi presenta: "APOLOGIA" DI SOCRATE riferita dal testimone PLATONE - nuova lettura italiana di MARIO PROSPERI con Mario Prosperi. Com'era Socrate? Dice Alcibiade nel Simposio che in apparenza era come quelle scatole in terracotta in forma di satiro che aperte mostrano l'immagine in oro di un dio. Aiuto Regista:Lavinia Mochi, Luci: Valerio Di Filippo.
3.12.14
 

DRILLO - Terrammare Teatro


"Replica del 7 Marzo 2011 presso il Teatro Comunale di Nardò - Lecce. Un progetto di Silvia Civilla con:Silvia Civilla e Michele Napoletano Lavagna luminosa: Daniela Cecere Regia: Gianluigi Gherzi Scrittura Drammaturgia: Silvia Civilla, Gianluigi Gherzi Assistenza tecnica: Marco Oliani INFO: http://www.terrammareteatro.com/"
3.12.14
 

Teatro Futuro - quarta parte


Teatro Spazio Uno dal 5 al 17 giugno 2012 "Teatro Futuro" rassegna dedicata agli autori teatrali viventi e alla drammaturgia, che, a partire dalle loro idee mobili, si libera verso l'avvenire. "Teatro Futuro" è un modo per far vibrare la drammaturgia contemporanea - spiegano gli ideatori Maltauro e Fiorini - per mostrare, dal di dentro, come le idee si formano, prendano letteralmente corpo, scivolino nella scena, diventino azione teatrale e al contempo un gioco, iperbolico e riflessivo, sugli orizzonti del teatro a venire. Rassegna di Teatro Futuro: Giuseppe Manfridi, Antonia Brancati, Massimo Sgorbani, Roberto Agostini, Patrizia La Fonte, Marcello Isidori, Pier Paolo Palladino, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni, Alessandro Trigona, Rosa Menduni, Roberto De Giorni, Enrico Di Fabio, Maria Inversi, Luca De Bei. Registrato il 10 Giugno 2012.
3.12.14
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - Autobiografie di ignoti - II parte


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Le belle bandiere

Autobiografie di ignoti

II parte   di e con Elena Bucci al pianoforte Dimitri Sillato suono, sensori, interventi elettronici dal vivo Raffaele Bassetti luci Alessandro Ricci produzione Le Belle bandiere   www.lebellebandiere.it   Teatro INDIA 7 settembre 2012 Roma"
3.12.14
 

Djeuner - performance con bandiera.


Déjeuner - performance con bandiera. Déjeuner. Un uomo e una donna. Déjeuner sulla bandiera-tovaglia. In un'atmosfera sospesa un uomo e una donna si installano sulla bandiera per un brindisi inquietante. progetto e regia Elvira Frosini, con Giada Oliva e Alessio Pala, Kataclisma
3.12.14
 

IL CASTELLO 2° parte


Teatro India dal 21 Settembre al 2 Ottobre 2011 "Il Castello" allestito da Giorgio Barberio Corsetti con Fattore K. e liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Franz Kafka. Lo spettacolo è composto da un trittico: Frieda, Il segreto di Amalia, Progetti di Olga. Un cast di prestigio prende parte alla realizzazione della messa in scena: Ivan Franek (K.), Mary Di Tommaso (Frieda, Mizzi, Pepi, Amalia, Contadina), Julien Lambert (Locandiere, Barnabas, Cocchiere, Contadino), Fortunato Leccese (Schwarzer, Artur, Contadino), Fabrizio Lombardo (Contadino, Maestro, Sindaco, Momus, Burgel), Alessandro Riceci (Jeremias, Contadino, Locandiere, Erlanger), Patrizia Romeo (Locandiera, Olga, Maestra). Dopo aver presentato 'Il Castello' in Francia, al Theatre National de Bretagne, Corsetti ha ideato un adattamento tutto nuovo per questo spettacolo itinerante. Le diverse tappe, o stazioni, raccontano le peripezie di K.: l'arrivo al villaggio, la conquista e la perdita di una instabile posizione, gli incontri con gli abitanti del villaggio e gli ambigui emissari del Castello. Il romanzo di Kafka è frammentario, oscuro e a volte surreale. E' un'opera che parla dell'alienazione, della burocrazia e della frustrazione dell'uomo che tenta di opporsi al sistema e lo fa per mezzo di una costante comicità  terribile, che getta uno sguardo sull'umanità paradossale. La via di K. verso il Castello si svolge lungo un percorso che attraversa luoghi diversi, che possono mutare di città  in città, riadattandosi, ricomponendosi, come un organismo autonomo. Il pubblico segue K., lo accompagna nelle sue peripezie, dal suo arrivo nel villaggio, al primo incontro con gli abitanti nell'osteria. Qui nasce e termina l'amore per Frieda e hanno luogo le interminabili attese di K. all'albergo dei Signori, con gli illusori sprazzi di rivelazione sulla vera natura del Castello. Il romanzo è incompiuto, K. è condannato a restare per sempre in questo labirinto umano, fitto, inspiegabile e deludente come l'esistenza. 'Il cammino impossibile verso il Castello, il continuo spaesamento di K. e la sua testarda decisione ad andare avanti comunque, così come noi facciamo ogni giorno, la sua posizione nel mondo continuamente cancellata, la percezione del potere imprendibile, labile, ma opprimente e sempre presente, così come ce lo figuriamo, appostato nelle zone oscure della nostra parte sconosciuta, le aspirazioni impossibili, l’ostilità, la doppiezza, l’incredibile ingenuità degli abitanti del villaggio, il continuo paradosso, la paura e la risata sono tutte le esperienze e le emozioni che si vorrebbero passare al pubblico attraverso la scrittura di Kafka, il lavoro degli attori, le immagini, le invenzioni e la potenza degli spaziâ€? ha spiegato il regista, Giorgio Barberio Corsetti.
3.12.14
 
 
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