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Short Theatre 2011- Black Market International - Jacques Van Poppel


MACRO Testaccio 6 settembre 2011 CICLO DI PERFORMANCE: BLACK MARKET INTERNATIONALGruppo di performer fondato nel 1985 da Boris Nieslony, Tomas Icone Ruller, Norbert Klassen, Zbigniew Warpechowski e Jurgen Fritz in oltre 20 anni ha presentato il proprio lavoro in tutto il mondo, in una vasta tipologia di luoghi e formati. Black Market è un'idea di lavoro: agisce come una piattaforma che accoglie il percorso singolo degli artisti che vi partecipano in una ricerca progressiva e condivisa. BMI propone due giorni di performance singole e un evento finale con una 'durational performance' collettiva di 3 ore e mezza, pensata per quest'occasione. Artista: Jacques Van Poppel (NL). Con il supporto di Instituto Cervantes, Delegazione del Quèbec a Roma e National Arts Council Singapore. http://www.shorttheatre.org
1.12.14
 

Il Guardiano


Teatro out off Milano 2010 "IL GUARDIANO" di Harold Pinter Regia: Lorenzo Loris con Gigio Alberti , Mario Sala, Alessandro Tedeschi scena Daniela Gardinazzi , costumi Nicoletta Ceccolini disegno visivo Dimitris Statiris e Fabio Cinicola luci Luca Siola foto di scena Agneza Dorkin. Scritto nel 1959 e andato in scena nel 1960, 'II guardiano' segna il primo vero successo di Pinter che con questo testo riesce a toccare nel vivo la società  inglese dell'epoca. La pièce si svolge, come in altri testi del Premio Nobel, in una 'stanza', ma lo spazio ingombro dei più svariati oggetti non suggerisce altro che un mondo senza più ordine e armonia. In questo ambiente inquietante e minaccioso assistiamo all'arrivo di un giovanotto, Aston, e di un barbone, Davies, che viene assunto da Aston a fare il guardiano. Quando irrompe in scena Mick, il fratello di Aston, gridando 'A che gioco giochiamo' la partita a tre avrà regole brutali, e non conoscerà  limiti di campo. Quello che è veramente in gioco tra Aston, Davies e Mick è come conquistare il dominio sull'altro e con quali strumenti. Pinter parla di qualcosa di oscuro che travalica la quotidianità, qualcosa che ci riguarda profondamente e che è strettamente legato alla natura dell’uomo
1.12.14
 

CORAGGIO, IL MEGLIO E' PASSATO!


Teatro Argot 29 Maggio 2011 "CORAGGIO, IL MEGLIO E' PASSATO!" Compagnia CampoTeatrale, visioni da L'orologio americano di Arthur Miller, regia Caterina Scalenghe con Marco Colombo Bolla, Donato Nubile, Sveva Raimondi, videoproiezioni e grafica Michele Migliarini e Chiara Mironici. Tre attori giocano con il pubblico e raccontano, ora personaggi ora narratori, un tempo e una storia che ancora ci riguardano. Un padre, una madre, un figlio. America 1929: una famiglia normale affronta la pi√π grave crisi del XX secolo. L'illusione, il coraggio, i sogni. La speranza di imparare dagli errori del passato. Gli attori si muovono all'interno di un piccolo spazio che scandisce un tempo indefinito. Il nylon che imballa, chiude, soffoca, ma anche ripara, accarezza e protegge, riflette la luce semplice e fioca delle lampadine; come a ricreare una sorta di acquario, un luogo all'apparenza magico, ma dal quale uscire diventa impossibile. Pochi elementi fissano momenti di una lotta per la sopravvivenza, e ci conducono in luoghi che non vorremo mai conoscere, come un banco dei pegni, o la fila per il pane.
1.12.14
 

TedX Palermo


TEDxPalermo presenta una selezione di produttori, performer, imprenditori, critici, artisti, attori, scrittori, graphic designer, designer e visionari in generale. Molte favolose eccellenze italiane, altri stranieri fantastici di passaggio in Sicilia. Il concept di TED: Ideas Worth Spreading - Le Idee Meritano Divulgazione - è rivolto agli ospiti sotto il tema-fil rouge The New Creative Economy per offrire la possibilità  di dare voce ai mestieri della creatività che producono business e fondono le idee dell'innovazione con l valori imbattibili della tradizione. riprese e montaggio Laura Scavuzzo
1.12.14
 

Teatroinscatola - Cyclette


Teatro India 10 Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea "TEATROINSCATOLA" venti mise en espace di nuovi autori. C'è l'amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un'epoca anaffettiva."Cyclette" di Riccardo Calabrò con Valerio Camelin e Marco Paoli regia di Federico Vigorito
1.12.14
 

La mia poetica - 5 Aprile 2011 - Eleonora Danco


Teatro India Martedì 5 Aprile ore 10:00 - 13:30 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'lingue d'Italia' con: Franco Cordelli, Eleonora Danco, critico testimone Renato Palazzi. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dallimpulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C’è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
1.12.14
 

Interno Abbado


Teatro Argot 8-13 Marzo 2011 "INTERNO ABBADO" di Andrea Baracco e Giandomenico Capaiuolo, regia Andrea Baracco, con Giandomenico Capaiuolo Musiche dal vivo di Lucas Zanforlini. Un telefono... un uomo vestito da donna... un organetto che suona melodie popolari... dei fiori finti... dei santini di Padre Pio... il rumore di una bocca essiccata dall'arsura.Rosa ha smarrito il proprio uomo - Rosa riceve una telefonata - Un appuntato si aggira frenetico per le scale della questura di Foggia - Una donna inattesa bussa alla porta di Rosa -.Questo, in breve, ciò che accade in un solo giorno alla signora Rosa Abbado. Una vita fino a quel giorno trascorsa più a nascondersi che a mostrarsi, più a far dimenticare di sé che a lasciare il segno della propria esistenza, d’improvviso si trasforma, per un banale e fortuito incidente in una giostra di avvenimenti. Squilla il telefono; bussano alla porta; appuntati accaldati e furtivi seguono Rosa dal fruttivendolo e dal parrucchiere per vie e viuzze di un paesino labirintico; Rosa non si sente più al sicuro e riflette: “mi resi conto che chiunque, senza preavviso, poteva di colpo entrare nella mia vita. Fu un’illuminazione. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72
1.12.14
 

IL CORPO DI MORO


Teatro Vascello 2004 "IL CORPO DI MORO" di Rino Mele, regia di Nuccio Siano, con Annamaria Loliva, Isabella Martelli, Sabrina Scuccimarra, Martino D'Amico. Il corpo di Moro racconta in venti brevi canti Passione Morte e (possibile) Resurrezione dello statista assassinato 25 anni fa dalle Brigate Rosse. Lo spettacolo snoda conversioni poetiche per una imprevista crocefissione in forma composita con parole e musica: tre donne raccontano, celebrano, danzano quei giorni. Tra comprimari: Andreotti, Zaccagnini, Piccoli: la DC era la facciata della chiesa/Ges?, l'alto muro col diavolo/ di pietra che ha corpo di donna schiacciato / sporge da un finestrone - Una messa laica per un uomo delle convergenze parallele: inaspettato calvario di un 'uomo umano' semplice e complesso, dallo slancio intellettuale e la tenerezza delle piccole cose familiari - poi la rabbia, il disincanto. La preparazione al sacrificio ... Fatale il rimando cristologico, al mistero, questa volta italiano, fatalmente insoluto. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72
1.12.14
 

Andy il Futurista


Luigi Rigoni autore ed interprete di questo spettacolo-performance al Teatro in Scatola,Roma - 25 febbraio 2009
1.12.14
 

Simone Faloppa - Fantastico italiano


"Castello Pasquini, Sala 3, 9 luglio 2011 ""Simone Faloppa/Circolo Alekseev Fantastico italiano"" lezione-spettacolo sul racconto fantastico italiano a cura di Simone Faloppa ambientazione e audio Circolo Alekseev / disegno luci Marco Fumarola elaborazione plastica Katia Titolo / grafica Daniela Lotti produzione Centro Artistico Il Grattacielo, in collaborazione con Armunia Festival Inequilibrio 2011 vincitore Premio Nino De Reliquis per il teatro, la danza e le arti performative 2011 prima nazionale/durata 55' Perchè non dovrebbero esistere i fantasmi per coloro che riescono a vederli? Vernon Lee Trattasi di conferenza, o lettura-spettacolo ricavata dal buio (ma al riparo dall'insidia del fine dicitore al leggio), dove avremo modo di perseguire con tenace ostinazione iper-amplificata le ragioni di un fallimento letterario. Perchè in Italia il racconto fantastico ha fallito? Snobbato dalle antologie, strapazzato da certa intransigenza critica, fuori catalogo. Perchè la cosiddetta ""fantasia"" non sta bene? O meglio, c'è qualcosa che dobbiamo leggere e qualcosa che non dobbiamo sapere? Di tutto questo discorreremo a braccetto, scremando pagine minori d'Ottocento italiano e divagando. Pericolosamente, fino al limite. Simone Faloppa frequenta l'Ecole Jacques Lecoq. Si diploma allievo-attore presso il Centro Internazionale La Cometa. Partecipa al progetto School After Theatre condotto da Jurij Alschitz. Ha lavorato per Pier Paolo Sepe, Giuseppe Marini, Teatro delle Apparizioni, Gramigna ct, Capotrave, Lisa Ferlazzo Natoli, Marco Baliani. Per Circolo Alekseev è autore di Non lasciarmi solo in questo mondo di belve (2006), Li Corpi Scuri (2007), Moods (2009, premio giuria Giovani realtà  nel teatro, Nico Pepe, Udine)."
1.12.14
 

Teatroinscatola - Tutto bene


Teatro India 13Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea “TEATROINSCATOLA� venti mise en espace di nuovi autori. C’è l’amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un’epoca anaffettiva. “Tutto bene� di Antonio Ianniello con Valerio Camelin, Danilo Celli e Ilaria Falini regia di Federico Vigorito.
1.12.14
 

M 80


Teatro Beat 72 1980 "M80" di Alessandro Spanghero, con Lea Barletti, Federica Manzitti, Andrea Testa, Alessandro Spanghero, regia Marco Togna, musiche originali a cura di Piergiorgio Faraglia, Reza Taheri, Ruggero Taradel, assistente alla regia Alessandro Talamo. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
1.12.14
 

SATYRICON - 1° Capitolo


Teatro Vascello 13 -29 Aprile 2012 "SATYRICON - una visione contemporanea" da Petronio produzione Verdastro Della Monica in collaborazione con TSI La Fabbrica dell'Attore, ideato e diretto da Massimo Verdastro. Testi di Antonio Tarantino, Luca Scarlini, Marco Palladini, Letizia Russo, Magdalena Barile, Lina Prosa. Coordinamento drammaturgico di Luca Scarlini e Massimo Verdastro, con: Massimo Verdastro, Alessandro Schiavo, Luigi Pisani, Giuseppe Sangiorgi, Andrea Macaluso, Marco De Gaudio, Giovanni Dispenza, Tamara Balducci, Valentina Grasso, Giusi Merli e con la partecipazione di Silvio Benedetto, Francesca Della Monica, Charlotte Delaporte, Anna Moroni. Scene e costumi: Stefania Battaglia. Drammaturgia musicale: Francesca della Monica. Movimenti di scena: Charlotte Delaporte. Luci: Valerio Geroldi, Tommaso Checcucci, Marcello D'Agostino. Ritratti video: Massimo Verdastro, Marzia Maestri. Opera video 'Carmen in Fine':. Theo Eshetu. Il "Satyricon" di Petronio è una delle opere capitali della classicità latina; in quello che ci resta del grande romanzo, corre la raffigurazione di una quotidianità che parte e torna alla Suburra, a un luogo che è tanto della mente come del corpo. "SEI DRAMMATURGHI ITALIANI PER UN SATYRICON CONTEMPORANEO: è l'idea portante del progetto ideato e diretto da Massimo Verdastro che ha coinvolto alcuni degli autori più significativi - Antonio Tarantino, Luca Scarlini, Marco Palladini, Letizia Russo, Magda Barile, Lina Prosa - nella rivisitazione di numerosi episodi del romanzo, con l'intento di trasformare la scrittura petroniana in scrittura teatrale. Ne sono scaturite sette drammaturgie inedite, che sono andate a costituire il tessuto di un Satyricon contemporaneo, articolato in cinque momenti teatrali, denominati Capitoli. "Ogni autore ha esplorato quelle pagine antiche - sottolinea Massimo Verdastro - interpretandole in modo personale, pur aderendo all'intento comune di non tradire mai lo spirito di Petronio. Una pluralità di voci, quindi, ognuna diversa dall'altra per lingua e stile, così come diversi sono le lingue e i generi del Satyricon, ma anche un'opportunità rara che ha messo la mia Compagnia in stretto contatto con coloro che scrivono per il teatro, i quali, in questa occasione, hanno scritto su invito di chi il teatro lo pratica costantemente, consentendo una relazione viva, sempre incentrata sul confronto e sulle necessità concrete della pratica scenica, non solo dell'attore ma anche di chi crea le scene e i costumi, le musiche, le luci, i video." Nato e cresciuto attraverso numerose fasi laboratoriali, il progetto Satyricon è nondimeno il risultato di un incontro/confronto tra un folto numero di attori e un'équipe di creazione interdisciplinare (Francesca della Monica, cantante e performer, Stefania Battaglia, scenografa e costumista, Charlotte Delaporte, coreografa, Theo Eshetu, video artista, Silvio Benedetto, pittore e muralista di fama internazionale). I singoli Episodi/Capitoli, allestiti dapprima autonomamente e in tappe successive, nel corso di un triennio, nell'occasione di questa presentazione al Teatro Vascello, confluiscono in un allestimento complessivo e di sintesi dei molteplici contributi autoriali. Un viaggio appassionante, parallelo al viaggio sfrenato dei giovani protagonisti di quel capolavoro che qualcuno ha definito "il romanzo crudele della giovinezza" e non a torto perché le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone ci riportano prepotentemente a quella condizione umana dove tutto è permesso e dove si ha la convinzione di essere "sani, eterni, invincibili". Petronio però ci ricorda che quella stagione è destinata a finire come la vita del resto, e allora, nel romanzo, tutti i personaggi corrono, corrono sfrenatamente contro il tempo, con l'illusione di sconfiggere la morte. Il Satyricon contemporaneo della Compagnia Verdastro della Monica è nato lontano da logiche di potere o da spartizioni di torte più o meno appetibili; è il risultato di uno sforzo produttivo, non privo di difficoltà, in gran parte della Compagnia, e in parte supportato dalla condivisione e dall'accoglienza di strutture amiche. I Capitolo - LA PINACOTECA DI EUMOLPO di Antonio Tarantino, con un prologo - La Guardiana di Luca Scarlini. L'episodio è ambientato nella pinacoteca, la quintessenza di un museo, dove lo studente Encolpio e il poeta Eumolpo si rifugiano per cercare riparo in vari momenti delle loro vite raminghe. Il filo di un doppio senso cuce i loro discorsi: l'educazione è in primo luogo palestra d'erotismo, in cui il corpo segue le barocche acrobazie della parola. Tramontata l'età dell'oro di cui tutti cianciano, senza tuttavia riuscirne a dimostrare l'esistenza, resta quella sconsolata della merda, girone infernale d'onta e di vergogna.
1.12.14
 

Stasera sono in vena

TEATRO DELL'OROLOGIO 26 Novembre 2014
 "STASERA SONO IN VENA"
di e con Oscar De Summa
produzione La Corte Ospitale
in collaborazione con Armunia - Festival Inequilibrio
Io sono qui! Sono vivo!
Dopo aver passato una stagione all'inferno, dopo aver attraversato la bruttura che cambia le linee del volto, le rende dure e sinonimo di dolore.
Il dolore che si nasconde in ogni piega del corpo, il dolore che detta le azioni da compiere proprio per sottrarsi a quel dolore. Un dolore fisico prima di tutto, un dolore che conforta e ci distrae da un dolore ancora più grande, quello della nostra anima, quello del nostro spirito che non trova collocazione nella società. Quello del nostro sentirsi sempre inadeguati, fuori luogo. Ed é qui che prima di tutto fa breccia l'idea di una "Panacea per tutti i mali", una medicina che ci tolga dall'imbarazzo di vivere, è qui che fa il suo ingresso trionfale ed incontrastato "la droga".
Chiaro, ognuno poi ha la sua preferita, la sua prediletta... Ma tutte un unico comun denominatore: toglierci a noi stessi sottolineando la necessità di appartenerci.
Stasera sono in vena è uno spettacolo ironico e amaro al tempo stesso, in cui racconto parte della mia adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta: sono gli anni in cui si è formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori di investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto rendono di più sul mercato.
Un racconto semplice sul piano-sequenza di una terra che decide di cambiare direzione, di appropriarsi del proprio male. Si sorride delle vicende del protagonista dall'inizio alla fine, tranne che in alcune fratture che interrompono la narrazione, ci ricordano che quello di cui stiamo parlando è vero, è già successo, e buttano una luce sinistra sulla situazione di oggi: il mercato delle droghe performative, come la cocaina, genera introiti che superano il Pil di alcune nazioni come la Spagna o la stessa Italia.
1.12.14
 
 
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