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NAPOLEONE e L'ITALIA - di Giorgio e Maria Stella Ruffolo


NAPOLEONE e L'ITALIA - di Giorgio e Maria Stella Ruffolo
25.11.14
 

Teatro Futuro - prima parte


Teatro Spazio Uno dal 5 al 17 giugno 2012 "Teatro Futuro" rassegna dedicata agli autori teatrali viventi e alla drammaturgia, che, a partire dalle loro idee mobili, si libera verso l'avvenire. La peculiarità della rassegna risiede nell'originalità assoluta di ciascuno spettacolo. Ogni serata, infatti, prevede l'incontro con un autore diverso, il quale illustrerà al pubblico un testo a cui sta lavorando, un vecchio progetto abbandonato di cui si avverte l'improvvisa attualità, un corto teatrale da sviluppare ulteriormente, una trama che, pur agitandosi nella mente come uno spettro, non è mai riuscito disciogliere in scrittura compiuta. L'idea viene presentata al regista, Marco Maltauro, all'autore di scena, Pier Paolo Fiorini, che la discutono con l'autore ospite e, con lui, tentano di tradurla in scena. Il regista inizia a dirigere attori, movimento luci e musiche, come una drammaturgia che nasce in diretta mostrando la sua genesi e il senso del suo inizio. Autore, regista e autore di scena vengono risucchiati nella macchina teatrale, nel buio di uno spettacolo che inizia a delinearsi, diventando parte di una trama che somiglia, in bilico tra teatro e metateatro, tra farsa e tragedia, tra impegno e resa, al destino stesso del teatro italiano."Teatro Futuro è un modo per far vibrare la drammaturgia contemporanea - spiegano gli ideatori Maltauro e Fiorini - per mostrare, dal di dentro, come le idee si formano, prendano letteralmente corpo, scivolino nella scena, diventino azione teatrale e al contempo un gioco, iperbolico e riflessivo, sugli orizzonti del teatro a venire. Rassegna di Teatro Futuro: Giuseppe Manfridi, Antonia Brancati, Massimo Sgorbani, Roberto Agostini, Patrizia La Fonte, Marcello Isidori, Pier Paolo Palladino, Maria Letizia Compatangelo, Angelo Longoni, Alessandro Trigona, Rosa Menduni, Roberto De Giorni, Enrico Di Fabio, Maria Inversi, Luca De Bei.
25.11.14
 

VENERE - Giuseppe Zimmardi


"

VENERE

video di

Giuseppe Zimmardi

  Palermo 2012"
25.11.14
 

DE RERUM NATURA - altri frammenti


Fontanonestate 26 Giugno 2012 "DE RERUM NATURA - altri frammenti" di Tito Lucrezio Caro Con Roberto Herlitzka a cura di Enzo Aronica una produzione Teatro Studio / n[ever]land Videografia: Enzo Aronica/Marco Schiavoni Luci e fonica: Camilla Piccioni. Tra scienza e poesia, le parole del poeta si addentrano con laicità nella "Natura delle Cose", all'interno della quale l'Uomo si scopre vittima di passioni che non riesce a comprendere. Un grande interprete del teatro italiano si confronta con una raffinatissima traduzione in terzine dantesche del classico latino della nostra letteratura.
25.11.14
 

COLLINAREA - Uomo Schifoso n.1 - Dimitri Galli Rhol


"COLLINAREA genius loci festival XIII edizione Lari direzione artistica scenica frammenti con la collaborazione di Massimo Paganelli Marco Menini Dimitri Galli Rhol Uomo schifoso n.1 Teatro di Lari venerdì 22 luglio 2011 Lari - Pisa www.collinarea.it"
25.11.14
 

DON GIOVANNI 1° parte


Teatro Vascello 7-25 MARZO 2012 TSI La Fabbrica dell'Attore, Manuela Kustermann e Fabio Sartor in "DON GIOVANNI" di Molière con Manuela Kustermann, Fabio Sartor, Emanuela Ponzano, Massimo Fedele, Alberto Caramel, Luna Romani, Gloria Pomardi, regia Alberto Di Stasio, musiche Wolfgang Amadeus Mozart, dipinti Stefano di Stasio, movimenti scenici Gloria Pomardi, luci Valerio Geroldi, Organizzazione Enzo Toto, Ufficio stampa Cristina D'Aquanno, Organizzazione amministrativa Marco Ciuti, Foto Tommaso Le Pera. "Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Moliere crea un dramma in cui Natura e Ragione si scontrano come due titani, incarnandosi la prima in Sganarello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasciando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina." Note di regia: Si ignora l'anno, il secolo, il luogo in cui nacque la leggenda di Don Giovanni. Non esiste una notizia certa che possa rivelarne l'origine; c'è chi crede (ad esempio Kierkegaard, nel suo saggio L'erotico nella musica) che l'idea del personaggio appartenga al cristianesimo, e, attraverso di esso, al medioevo. Quanto alla sua origine, al luogo, s'impone ch'esso sia la Spagna. Ma ecco proprio uno studioso spagnolo, il Maranon, allontanare l'idea che Don Giovanni sia un prototipo spagnolo e tanto meno andaluso. Egli sarebbe, piuttosto, un prodotto di società decadenti che aveva già portato in giro il suo cinismo nel declino di altre civiltà, quando la Spagna era ancora un embrione di popolo, senza struttura nazionale. Infine c'è anche chi ha visto calare Don Giovanni (proprio lui, uno dei personaggi più mediterranei che si conoscano) dal gelo e dalle nebbie del Nord. Questi studiosi descrivono la biografia di un fantasma; non s'accorgono che Don Giovanni è un personaggio che, come tale, è storicamente irraggiungibile. E' vero solo per l'intensità della finzione poetica che lo fa vivere. E' il palcoscenico il luogo della sua definizione; solo in esso egli compie gli estremi della sua azione. Molière ne fa un capolavoro assoluto; il testo raggela la figura del burlador de Sevilla, esaltandone l'ipocrisia come mezzo eccellente e infallibile per raggiungere lo scopo. Quella polemica sociale, contro la morale, la virtù e l'onore che si pretende invincibile, qui si dichiara con irruenza, come se Don Giovanni fosse il rivoluzionario denunciatore d'una verità abilmente nascosta sotto la devozione, ed egli si divertisse a trasformare, come un meccanismo, quella verità in una vivente dimostrazione. Il libertino Don Giovanni, dunque, spense del tutto il fuoco e la giovanile baldanza del suo antenato spagnolo: si raggelò in una luce livida e quasi satanica. La nostra scrittura drammaturgica accerchia lo spettatore in tre misure di interpretazione: la musica mozartiana di rara bellezza, pungolo buffo/tragico che scuote l'approssimazione apollinea del personaggio per rovesciarlo in un turbine dionisiaco come soltanto un musicista come Mozart poteva immaginare; i quadri di Stefano Di Stasio inoltrati in una modernità propria dei grandi truffatori, di un realismo impensabile e anacronistico. La vera e propria scrittura di scena si modella ai fondamenti d'un teatro di forti emozioni fisiche e psichiche, dove nulla accade se non evocato e nulla si evoca se non vissuto. Uno spettacolo che speriamo di alta intensità teatrale, voluto per scuotere le coscienze degli spettatori illuminandoli sulla decadenza erotico-corporale del nostro vivere civile.
25.11.14
 

La mia poetica - 5 Aprile 2011 - Mimmo Borrelli


Teatro India Martedì 5 Aprile ore 10:00 - 13:30 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'lingue d'Italia' con: Franco Cordelli, Mimmo Borrelli, critico testimone Renato Palazzi. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C'è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
25.11.14
 

NO MAZZINI NO PARTY - NOTTE TRICOLORE


"NO MAZZINI? NO PARTY concentramento sintetico di ""Risorgimento pop"" nell'ambito della manifestazione NOTTE TRICOLORE amnesiA vivacE - Circo Bordeaux - Consorzio Ubusette Rialtosantambrogio - Voci di Fonte Casa delle Letterature 16 marzo 2011 Piazza dell'orologio, Roma [ http://www.zetema.it ]"
25.11.14
 

Iotat la (fem)mine vaganti


"(Fem)mine vaganti Iotatà la in concerto a Palermo, ai Candelai l' 8 marzo 2011. Performance danza di Silvia Giuffrè riprese Elisa Calunniato e Laura Scavuzzo montaggio Elisa Calunniato"
25.11.14
 

DIVINI VELENI


Colosseo Nuovo Teatro 2010 "DIVINIVELENI" DA J. KESSELRING DI BEATRICE GREGORINI, CON ARIANNA ADRIANI, GIUSEPPE ARNONE, EUGENIA CORTESE, JESSICA FERRO, SIMONA MANCINI, GIUSEPPE SANTILLI, VICTOR LOPEZ SAAVEDRA, DAVIS TAGLIAFERRO. REGIA BEATRICE GREGORINI, CANZONI DOMENICO MARCHETTI. LO SPETTACOLO E' UNA RIVISITAZIONE DELLA BEN NOTA E DIVERTENTISSIMA COMMEDIA DI J. KESSELRING ARSENICO E VECCHI MERLETTI, QUI IN VERSONE DI COMMEDIA MUSICALE. UNA COMMEDIA ROCK, GROTTESCA, SURREALE, A TRATTI IRRIVERENTE. UN CIMITERO, UNA CASA ADIACENTE IL CIMITERO, DUE ANZIANE E SIMPATICHE ZIETTE, DUE NIPOTI, LA FIGLIA DEL PARROCO, VINO, VELENO, AMORE, MORTE. MANTENENDO L'INTRECCIO DELLA COMMEDIA ORIGINALE, FATTA ESCLUSIONE PER IL PERSONAGGIO DI JOHNATAN, L'EFFERATO OMICIDA FRATELLO DEL PROTAGONISTA MORTIMER, QUI NELLE VERSIONE FEMMINILE, SI è SCELTO DI DAR RISALTO ALLA DEMENZIALITA' DEL RACCONTO CONCARATTERIZZAZIONI FORTI E ORIGINALI. PARTICOLARITA' DELLO SPETTACOLO E' LA SUA REALIZZAZIONE IN BIANCO E NERO: SCENE, COSTUMI, ATTORI, SPAZIANO TRA TUTTE LE TONALITA' DEI GRIGI; LE ACCONCIATURE ESASPERATE E FANTASIOSE SOTTOLINEANO ANCOR PIU' IL GROTTESCO E L'IRONIA DELLA PIE'CE. LE MUSICHE, LE CANZONI ORIGINALI CANTATE DAL VIVO, I BALLETTI, RENDONO LO SPETTACOLO LEGGERO E DINAMICO. IL RITMO MOLTO VIVACE E' REALIZZATO ANCHE GRAZIE ALLA MESCOLANZA DI STILI TEATRALI CHE RENDONO FRESCA E ANCOR PIU' IRONICA LA PRESENTE EDIZIONE DELLO SPETTACOLO. LA FABBRICA E' UN'ESPERIENZA PROFESSIONALE E DIDATTICA NATA NEL 2002 DALLA VOLONTA' DELLA SUA FONDATRICE BEATRICE GREGORINI, ATTRICE E REGISTA, DI CREARE UN CENTRO DI STUDIO, TRAINING E SPERIMENTAZIONE ARTISTICA. LA FABBRICA ARTICOLA LA SUA ATTIVITA' A VARI LIVELLI: LABORATORI TEATRALI, PRINCIPIANTI E AVANZATI, CORSI DI APPROFONDIMENTO TECNICO PER PROFESSIONISTI, PRODUZIONE SPETTACOLI, COMPAGNIA TEATRALE. UN TEATRO 'ARTIGIANO', CREATIVO, COSTANTEMENTE 'WORKING PROGRESS'. BEATRICE GREGORINI, ATTRICE, REGISTA, DOPPIATRICE, DIPLOMATA ALL'ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI TEATRO 'CIRCO A VAPORE' DI ROMA ,DOVE DAL 2007 E' DOCENTE DI RECITAZIONE. TRA GLI SPETTACOLI PIU' SIGNIFICATIVI COME PROTAGONISTA: IO E ANNIE (W. ALLEN) REGIA DI RAF VALLONE; LE OPINIONI DI UN CLOWN, TRE SORELLE TRE E RICCARDO III, REGIA C. BOCCACCINI; BASTA CON L'EROS, SE' E' FATTO TARDIEU E DOLORES E SANDRA REGIA M. MORETTI, LA FESTA DELLE DONNE REGIA F. CAPITANO, TRINUMMUS REGIA F. COSTANTINI, TU ED IO NOI MAI REGIA L. CAPPONI. IN TV CONDUCE TALENT SCOUT E SAPORI ITALIANI SU RAITRE. INSEGNA RECITAZIONE AL FREEMISTAKEPROJECT (CENTRO STRASBERG). FIRMA DAL '98 UNA VENTINA DI REGIE TEATRALI. NEL 2001 FONDA NELLA CAPITALE LA FABBRICA, CENTRO DI FORMAZIONE, TRAINING, SPERIMENTAZIONE E COMPAGNIA TEATRALE.
25.11.14
 

Gino De Dominicis - l'Immortale


Gino De Dominicis - l'Immortale / 30.05 - 07.11 2010 mostra a cura di Achille Bonito Oliva maxxi roma http://www.fondazionemaxxi.it
25.11.14
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - Autobiografie di Ignoti - I parte


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Le belle bandiere

Autobiografie di ignoti

I parte   di e con Elena Bucci al pianoforte Dimitri Sillato suono, sensori, interventi elettronici dal vivo Raffaele Bassetti luci Alessandro Ricci produzione Le Belle bandiere   www.lebellebandiere.it   Teatro INDIA 7 settembre 2012 Roma"
25.11.14
 

SHORT THEATRE 2011- Societat Doctor Alonso - La Glorieta


Teatro India 9 settembre SOCIETAT DOCTOR ALONSO (SP/IT) "La Glorieta" Piazza dove di solito sboccano normalmente varie strade e vie pedonali, Piccola gloria. Tomas Aragay, Sofia Asencio, Esperanza Lopez, Jesùs Domà­nguez, Idoia Zabaleta con Andrea Cosentino, Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Luca Venitucci. Gli artisti catalani della Societat Doctor Alonso invitano artisti spagnoli ed italiani ad una delle tappe produttive che porteranno la compagnia alla costruzione di El show de la esquina (Lo spettacolo dell'angolo) nel 2012. Un workshop di una settimana dove 5 artisti spagnoli e 4 artisti italiani lavorano insieme rivedendo il proprio metodo di lavoro, mettendolo in relazione diversi punti di vista e altre pratiche artistiche. Una pratica produttiva che nasce dall'esigenza della compagnia spagnola di chiarire alcuni dubbi sulla propria prassi, concedendosi uno spazio e un tempo dedicato. Riporsi le stesse domande senza considerare le risposte note e evidenti. Il pubblico è invitato a condividere l'esito di questa settimana di lavoro, di questo incontro tra artisti e paesi diversi. http://www.shorttheatre.org
25.11.14
 

Premio Razzano 2011: la mostra


Premio Razzano 2011: la mostra delle opere
25.11.14
 

Primo Movimento


Stefano Taiuti (Roma) 'Primo Movimento' è il disegno astratto di un corpo che danza. La danza si libera da ogni struttura narrativa, da ogni intento concettuale. E' una danza senza scopo, improduttiva, eccesso vitale, possibilità, potenza in atto. Il corpo è posto in una condizione di verginità, è un corpo che non sa, che scopre partendo da elementi basilari. Alla ricerca di una danza informale. Ideazione, coreografia e danza: Stefano Taiuti Violoncello: Luca Tilli Disegno luci: luca Cappelletti Palladium, 21 maggio 2011, h.23
25.11.14
 

Alla fine del pianeta


di e con Nino Gennaro, Pitture e Collages Nino Gennaro, riprese e montaggio Giuseppe Zimmardi. "Alla fine del pianeta" è pubblicato in "Una calia al completo" di Nino Gennaro e Nicola di Maio, edizioni PERAP Palermo 1992
25.11.14
 

AUTORI NEL CASSETTO, ATTORI SUL COMO' - "CHI E' LA BESTIA"


Chi è la bestia Di Vittorio Rombolà Regia di Loretta Cavallaro Con Teresa Luongo, Doriano Rautnik, Davide Saliva e Nicolas Verdardi Teatro Lo Spazio 17 luglio 2012, Roma
25.11.14
 

Il bosone di Higgs

Teatro Tordinona 9 Ottobre 2014 “Schegge D’Autore” Festival della Drammaturgia Italiana XIV Edizione IL BOSONE DI HIGGS di Mariapina Settineri, con Vera Quattrini regia di Claudio Dinacci Confessione tragicomica del Bosone di Higgs ovvero, La Particella di Dio, circa la propria esistenza condotta per miliardi di anni, immersa nella tranquilla routine del proprio lavoro (dare volume alla materia) messa d'un tratto in crisi dalla ricerca ostinata di uno scienziato, il prof. Peter Higgs, Premio Nobel per la fisica, meritevole di aver teorizzato e individuato La Particella di Dio, ovvero il Bosone di Higgs.
25.11.14
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Alice nel mondo - La fisica del palloncino


Company Blu per bambini "La fisica del palloncino" - "Alice nel mondo" http://www.companyblu.it
25.11.14
 

Riverberi - Giorgio Distante


riverberi -international brass festival in south Italy - giorgio distante
25.11.14
 

noaretauno.it (bis)


"on Valentina Barresi e Areta Gambaro musiche di Areta Gambaro voci di Valentina Barresi e Areta Gambaro regia di Areta Gambaro fonica e luci Daniela Pavlova rappresentato il 6 novembre 2010 per living-e-theatre (prima settimana di spettacoli interamente in streaming)"
25.11.14
 

Attraversando Il Sogno 101


"Lunedì 20 Settembre Fondazione Isabella Scelsi Incontri al Museo Casa Scelsi Serata Musicale con Silvia Schiavoni voce, Giancarlo Schiaffini trombone, Gianni Trovalusci flauto. Attraversando Il Sogno 101 ""Ma cosa fa stasera questo cuore? Lo sento fino alla gola, fino al mento, alla bocca... Ora fino agli occhi: lo vedo fuori di me, duole forte"". Così Scelsi, in un passo appartenente alle ultime pagine della prima parte del Sogno 101, quella che potremo chiamare la ""grande ouverture del distacco"". E la parola cuore, la più insidiosa delle parole, viene evocata con una semplicità  disarmante. Tale semplicità, o meglio ""pura referenzialità"" è il tratto caratteristico della lingua di Scelsi, sia essa quella propriamente letteraria della forma poetica, sia essa quella della forma diaristica ricostruita a posteriori, dalla forma orale. E con semplicità  attraversiamo insieme Il Sogno 101, che schiude a noi la grande distesa fertile della memoria nella prima parte, e nella seconda, la vastità  immobile dello spazio onirico. Non c'è considerazione diacronica, nella nostra lettura. Sono stati isolati alcuni nodi tematici. Essi sono: ""la memoria e le cose""; ""anima""; ""suono""; ""malattia""; ""immagini"". Su questi si è lavorato con la musica: Cage, Evangelisti, Feldman, Scelsi, Schiaffini. Nel corso della serata sono stati proposti, in ordine sparso, i seguenti brani: Morton Feldman, Only (1976) Giacinto Scelsi, tre pezzi per trombone solo I II (1956) Ogloudoglou (1969), Mantram Giancarlo Schiaffini, Movimenti strani (2005), Canzone Dorica (1990) John Cage, Fontana Mix (1958),Solo for Sliding Trombone (1958), Dream (1948), Solo for voice (1960), Walter Prati, l'aria delle onde (2005) Franco Evangelisti, Incontri di fasce sonore (1957) http://www.scelsi.it/"
25.11.14
 
 
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