Ultimi Video

Sleeping Around


Teatro Colosseo 1999 "Sleeping Around" di Hilary Fannin, Stephen Greenhorn, Abi Morgan, Mark Ravenhill, regia Marco Carniti. Uno sguardo sulla vita attraverso il tema della sessualità, una commedia amara che unisce elementi comici e paradossali alla crudeltà  del quotidiano. Frammenti, polaroid di vita, a volte divertenti a volte spietati, che compongono un unico grande mosaico.
16.11.14
 

ELETTROSMOG - CRONACA DI UN PRESIDIO, STORIA DI MILLE ANTENNE


TEATRO COMETA OFF 26 e 27 febbraio "ELETTROSMOG - CRONACA DI UN PRESIDIO, STORIA DI MILLE ANTENNE" scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Teodoro produzione Ass. Culturale Gocce di Arte. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET - Liberi Esperimenti Teatrali. Elettrosmog trae lo spunto da una protesta, una delle tante che ogni giorno si presentano ai nostri occhi attraverso la realtà o notizie di giornali e media: un presidio, un picchetto, creato da alcuni cittadini per evitare l'installazione di un'antenna sopra il terrazzo del palazzo di fronte. E, come specifica il sottotitolo, lo spettacolo vuole essere sì la 'cronaca di un presidio', ma soprattutto intende presentare ed evidenziare le 'storie di mille antenne', quelle che in ambito nazionale attirano l'attenzione per i possibili risvolti negativi, drammatici sulla salute nostra e dei nostri figli. L'inquinamento elettromagnetico, è un nemico invisibile: l'elettrosmog non lo si vede, non lo si conosce e, di conseguenza, vengono facilmente calpestati dei diritti, prima di tutto quello alla salute, con la convinzione di essere dalla parte giusta. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72.
16.11.14
 

noaretauno.it


"con Valentina Barresi e Areta Gambaro musiche di Areta Gambaro voci di Valentina Barresi e Areta Gambaro regia di Areta Gambaro fonica e luci Daniela Pavlova rappresentato il 6 novembre 2010 per living-e-theatre (prima settimana di spettacoli interamente in streaming)"
16.11.14
 

L'anello d'Erode


Teatro Colosseo 3/5/1998 "L'anello d'Erode" di Lucilla Lupaioli, da un'idea di Furio Andreotti che firma anche la regia. Una donna, per raccontare storie di "marchette" eterosessuali e dei loro clienti gay, consumate negli squallidi gabinetti di uno stabilimento balneare sul litorale romano, fuori stagione. Storie di prostituzione, di violenza, d'amore, di morte di un gruppo di giovani dai nomi evangelici Pietro (Claudio Santamaria), Simone (Giordano De Piano), Giovanni (Massimo De Santis), Tommaso (Alessandro Carvaruso), Matteo (Massimiliano Violante) e Erode (Alberto Alemanno), il re dei "marchetta", il maestro e l'idolo di chi si accosta al mestiere, uno che si e' fatto la villa al mare, l'appartamento in citta' e l'automobile veloce. Centro di questa vicenda che procede con taglio cinematografico per sequenze, e' l'amore che nasce tra Pietro, ragazzo di borgata da poco iniziato al mestiere, e lo studente omosessuale Giovanni, un essere tormentato, alla ricerca dell'amore. Fra gli incontri che si susseguono a ritmo incalzante, tra amplessi consumati furtivamente, c'e' chi cerca sentimenti e cade sempre in rapporti impossibili, come Matteo; chi cerca la propria identità sessuale, chi si accontenta semplicemente di sopravvivere, e chi, ancora, sogna di vivere alla grande. L'amore ostinato di Giovanni scompaginerà  quel microcosmo giovane e composito e la storia volgerà alla tragedia. Scritto con un linguaggio crudo nel quale predomina il romanesco, e punteggiato qua e là  da incongruenti squarci di lirismo e accenti melodrammatici, il testo, pur non avendo la forza espressiva di un Koltes o la violenza immaginifica di Fassbinder, offre, senza compiacimenti, un interessante spaccato di una realtà  dura e tormentata. Buona e convincente la prova di tutti gli attori guidati da una sobria regia. A una replica, teatro esaurito e lunghi applausi scroscianti.
16.11.14
 

Obliquo Pirandello


Obliquo Pirandello con Aide Aste, Luisa Cortesi, Carmelo Galati ideazione e regia Elsa Agalbato, Fabio Sargentini L'Attico - Fabio Sargentini via del Paradiso 41, Roma - 06/6869846 - www.fabiosargentini.it Un teatro nel teatro nel teatro. Teatro concettuale e teatro recitato si fondono in questo nostro spettacolo 'Obliquo Pirandello'. Dato l'interesse che da sempre nutriamo per lo spazio teatrale, per il punto di vista dello spettatore, era inevitabile affrontare prima o poi la poetica del teatro nel teatro. Questo ci ha portato a sintetizzare un testo di Pirandello: 'Cosi è (se vi pare)'. Assodato che la parola pirandelliana, dalle mille sfaccettature, scritta per essere recitata, è stata l'architrave di tale poetica, come potrebbe essere altrettanto efficace dopo circa ottant'anni dal suo pronunciamento? Oggi il fattore sorpresa è per forza di cose svanito, lo spettatore ben prima che s'alzi il sipario conosce per filo e persegno la vicenda sul punto di essere rappresentata. Vogliamo lasciarlo lì immobile nel tempo, lo sguardo fisso avanti a sè, ligio al patto che lo vincola alla sua postazione fossilizzata? Ecco, incardinando la parola pirandelliana in un'architettura spaziale che svia lo sguardo da frontale a obliquo, si ricrea quel senso di vertigine del testo perdutosi col tempo. Lo spettatore osserva lateralmente il suo alter ego applaudire gli attori che lui sente ma non vede recitare. Viene alla luce così un'operazione di teatro nel teatro che crediamo non sia stata mai rappresentata. Anzi, nel finale, senza che l'avessimo pensato prima, ci siamo trovati alle prese, come in un gioco di scatole cinesi, addirittura con un teatro nel teatro nel teatro. è stato quando ci è apparsa all'improvviso, attraverso le finestre con vista sulla strada, la scena inesausta della vita. Elsa Agalbato Fabio Sargentini Obliquo Pirandello 23/31 marzo 2010 L'Attico http://www.fabiosargentini.it
16.11.14
 

DOLL IS MINE


"DOLL IS MINE di Katia Ippaso con Cinzia Villari sassofono e clarinetto Michele Villari fisarmonica midi Roberto Palermo luci Camilla Piccioni mise en espace Lorenzo Profita Liberamente ispirato a due romanzi della letteratura giapponese, La casa delle belle addormentate di Yasunari Kawabata, considerato il ""capolavoro della decadenza"" (1960), e Sonno profondo di Banana Yoshimoto (1989), Doll is mine è stato scritto per Cinzia Villari, è concepito come un monologo in cui la parola si carica di segni poetici e trame musicali e si sviluppa in una mise en espace. La protagonista è una ragazza che fa un mestiere 'impossibile' ed estremo: accompagna i clienti nel sonno. Un lavoro diffuso nel Giappone contemporaneo, che si nutre di sintomi ambigui, rivelando al tempo stesso un malessere collettivo e una soluzione poetica alla 'tragedia della notte'. In questa 'casa delle belle addormentate' gestita da una padrona di imperativi kafkiani, si presentano prevalentemente uomini in preda ad ossessioni e fobie. Chiusa nella sua stanza, impossibilitata ad uscire dalla casa, la nostra protagonista è costretta a subire i loro umori incontrollati e i racconti delle loro vite andate. Un catalogo di perversioni ""dolci e mortali"" che si nutrono di umori segreti, scambiati di notte e anche di giorno, tutte le volte che un essere umano ammette un altro spettatore allo spettacolo impudico e drammatico del proprio sonno."
16.11.14
 
 
Support : MarXoB
Copyright © 2011. e-performance.tv - All Rights Reserved
Template Created by MarXoB | Published by e-performance.tv
powered by Blogger