Teatro dell’Orologio, dal 23 ottobre 2014
Amleto FX
scritto, diretto e interpretato da Gabriele Paolocà.
L’umanità intera è condensata nell’Amleto di Shakespeare. E’ la nostra lotta che Amleto combatte e le armi che gli son concesse hanno il colore delle nostre mani. Abbiamo il sacrosanto diritto di imputargli le sue colpe per poter godere delle nostre. O forse attribuirgli anche quelle. Ecco allora che in Amleto FX (effects) la figura di Amleto viene smossa per iconizzare un tempo, il nostro, che sta costruendo una sapienza nella propria incoscienza, che agisce spinto da nuove e indomabili pulsioni, scaturite da motivazioni surreali, proprio come surreali sono le motivazioni che spingono Amleto a compiere la sua vendetta.
“Amleto FX è uno spettacolo sull’uscire o non uscire dalla propria stanza. Sull’affrontare il mondo che sta lì fuori o barricarsi dentro e dimenticare tutto, anche se stessi. Attraverso le suggestioni scaturite dagli interrogativi di Amleto, il lavoro conduce un’indagine sul deprimersi dei nostri tempi, toccando temi come l’illusione sociale del networking e la passione per personaggi famosi morti giovani. Riuscirà Amleto ad accettare tutto il marcio della Danimarca e ad andare alla festa di Orazio?” Gabriele Paolocà
23.10.14
Teatro
Amleto FX
scritto, diretto e interpretato da Gabriele Paolocà.
L’umanità intera è condensata nell’Amleto di Shakespeare. E’ la nostra lotta che Amleto combatte e le armi che gli son concesse hanno il colore delle nostre mani. Abbiamo il sacrosanto diritto di imputargli le sue colpe per poter godere delle nostre. O forse attribuirgli anche quelle. Ecco allora che in Amleto FX (effects) la figura di Amleto viene smossa per iconizzare un tempo, il nostro, che sta costruendo una sapienza nella propria incoscienza, che agisce spinto da nuove e indomabili pulsioni, scaturite da motivazioni surreali, proprio come surreali sono le motivazioni che spingono Amleto a compiere la sua vendetta.
“Amleto FX è uno spettacolo sull’uscire o non uscire dalla propria stanza. Sull’affrontare il mondo che sta lì fuori o barricarsi dentro e dimenticare tutto, anche se stessi. Attraverso le suggestioni scaturite dagli interrogativi di Amleto, il lavoro conduce un’indagine sul deprimersi dei nostri tempi, toccando temi come l’illusione sociale del networking e la passione per personaggi famosi morti giovani. Riuscirà Amleto ad accettare tutto il marcio della Danimarca e ad andare alla festa di Orazio?” Gabriele Paolocà