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STRATEGIA PER DUE PROSCIUTTI


Teatro Colosseo 2/4/2003 "Strategia per due prosciutti" di Raymond Cousse, diretto e interpretato da Martino D'Amico, traduzione: Alessandra Terni, scene e costumi: Massimo Bellando Randone, aiuto regia: Flora Farina. E' la conferenza tenuta da un maiale poco prima della sua ora fatale. Il suino propugna i solidi principi etici grazie ai quali egli potrà  giungere a compiere il suo alto compito: fornire all'uomo due prosciutti di prima qualità. "Strategia per due prosciutti", è una divertente critica alla società  e all'uomo, che, convinto di controllare perfettamente la sua vita, in realtà  non fa che accettare un destino inalterabile. Raymond Cousse nel 1978 pubblica il romanzo "Strategia per due prosciutti" e l'anno dopo lo adatta a monologo teatrale, interpretandolo lui stesso. Il successo è immediato ed enorme: lo spettacolo gira per anni in Francia, viene messo in scena in tutta Europa ed  tuttora rappresentato. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72.
12.10.14
 

Nicola Monti - POET(ASTRO)


"presentazione del libro di poesie di Nicola Monti (POET)ASTRO con una nota di Valentino Zeichen musiche di Andrea Di Cesare Edizioni ""Perrone Lab"""
12.10.14
 

Guerra


GUERRA di Lars Norèn regia Marinella Anaclerio scene Pino Pipoli con Manrico Gammarota, Antonella Attili, Pietro Faiella, Cristina Spina, Ornella Lorenzano, Compagnia/Produzione: Compagnia del Sole / Panart / Diaghilev /Comune di Bari
12.10.14
 

G.E.R.M.I. Music Festival 2011 -GERMI ensemble - ritratto a LACHENMANN


"G.E.R.M.I. Music Festival 2011 GERMI ensemble ritratto a LACHENMANN Andrea Sommani PULVIS (2011) Andreina Costantini TRAME D'ACQUA (2011) Helmut Lachenmann ALLEGRO SOSTENUTO (1986-88)"
12.10.14
 

La terra desolata


La terra desolata di T.S. Eliot. Uno spettacolo di Claudio Collvà con Claudio Collovà, Paola Lattanzi, Alessandra Luberti, Simona Matato, Giuseppe Massa, Alessandro Mor, Giacco Pojero, Aurora Quattrocchi, Martina Reni, Nino Vetri.
12.10.14
 

Visto si stampi 2 - Guglielmo Gigliotti 1


Visto si stampi 2 - Guglielmo Gigliotti 1
12.10.14
 

Tra noi c'è un intercapedine


Studio Scialpi Padova 1993 "Tra noi c'è un intercapedine" di e con Silvana Fallisi e Vasco Mirandola regia Roberto Cuppone, costumi Antonia Munaretti, disegno luci Paolo rodighiero, nel Cactus Maurizio Ciato. Lo spettacolo prende spunto da alcune considerazioni scientifiche sull'approccio amoroso. Due improbabili dimostratori illustrano le varie fasi dell'incontro 'interessato' di un uomo e una donna fino al 'trionfo dei sensi'. E dopo? E' giocoforza scivolare sull'ipotetico stadio n. 6 detto anche l'ultimo stadio dove ad illustrare le commedie e i drammi della convivenza saranno cinque tipologie di coppie. E-theatre - Veneto.
12.10.14
 

CHI NON HA IL SUO MINOTAURO?


Colosseo Nuovo Teatro 9 - 14 novembre 2010 "CHI NON HA IL SUO MINOTAURO?" di Marguerite Yourcenar traduzione di Luca Coppola e Giancarlo Prati, regia Massimo Roberto Beato, con Simone Ciampi, Francesco Vigo, Monica Belardinelli e Nicoletta La Terra e con Nestor Saied (voce di Minosse). Assistente alla regia Jacopo Bezzi, scene Sergio Bezzi, costumi Donna Sophia, disegno luci Camilla Piccioni. Le avventure greco - cretesi di Teseo, la lotta col Minotauro, i suoi amori con le sorelle del mostro la prudente Arianna e la pericolosa Fedra si possono annoverare tra le leggende antiche che contengono maggiori elementi caratteristici della favola e del racconto popolare. Il progetto di riscrittura del mito ad opera di Marguerite Yourcenar parte dall'immagine riconoscibile del labirinto come 'dedalo' di corridoi, alla scomposizione della sua immagine in simboli della frammentazione dell'individualità  e della coscienza umana: il viaggio di ogni individuo alla ricerca della propria identità  perduta. Suoni, immagini e azioni degli attori in scena danno vita a suggestive associazioni poetiche e affrontano tematiche concrete e sempre attuali, quali l'assurdità  della Guerra e della Shoah, i conflitti generazionali, gli amori, le tragedie umane, la solitudine e lo smarrimento dell'uomo in una cornice anni '40 dove l'eco delle atrocità  è sovrastata dal ritmo dello swing. Tutta la struttura della commedia si colloca a metà  tra l'opera buffa e l'opera seria, dove incontriamo un Teseo personaggio sgradevole perduto nel labirinto con cui il divertissement vira in nera farsa. Un personaggio dalla grottesca andatura di un uomo smarrito nelle pieghe di se stesso, un uomo alle prese con la propria coscienza, le proprie paure e i propri mostri che non riuscirà mai a sconfiggere, perchè essi portano la maschera della verità e si nascondono dietro le apparenti certezze di un uomo e di un eroe, che senza il suo mostro non sarebbe tale. Una grande 'commedia specchio', dove a ciascuno il suo Minotauro.
12.10.14
 

ZERO... O... da L'ULTIMA ESTATE DI HIROSHIMA


Colosseo Nuovo Teatro dal 9 al 14 ottobre 2012 "ZERO... O... da L'ULTIMA ESTATE DI HIROSHIMA" tratto dal capitolo Fiori d'estate di Hara Tamiki, testo di Viviana Di Bert, con: Gianluca Esposito, Cecilia Colasanti, Francesca Margognoni, Isabella Sola, Teresa Vanessa Topazio, Francesca Zampetti, Roberta Giancristofaro, Gloria Annovazzi, Leonardo Lattanzio, Valeria De Matteis, Regia Di Viviana Di Bert, scenografie e luci: Caterina Guia. Spettacolo a sostegno delle popolazioni terremotate dell'Emilia con lo scopo di sensibilizzare gli spettatori al disarmo nucleare mondiale. I brani scelti sono tratti dal capitolo "Fiori d'estate",dal libro "L'ultima estate di Hiroschima", e sono la testimonianza del poeta giapponese Hara Tamiki sopravvissuto all'esplosione della bomba atomica nel '45. I suoi occhi e la sua anima percepirono quell "Inferno nuovo,realizzato con finezza e precisione"con una straordinaria lucidità che ispira la visione di un quadro surrealista. Testimonianza che parte da una vita organica per arrivare ad una natura "snaturata"in fredda materia inorganica ... da un fiore di vita ... a un fiore di morte.
12.10.14
 

FIGLI DI UN BRUTTO DIO


Cometa Off 17 e 18 marzo 2012 "FIGLI DI UN BRUTTO DIO" LET Liberi Esperimenti Teatrali, uno spettacolo di e con Paolo Mazzarelli e Lino Musella . due storie: La prima, centrale, ha per protagonisti due gemelli e un conduttore televisivo, ed è ambientata nel mondo della TV. Un mondo in cui Denari e Speranze scorrono a fiumi, attraverso canali a volte putrescenti. Una Fogna regale, nella quale hanno diritto a nuotare, o ad annegare, solo pochi eletti. La seconda, a fare da contrappunto, è la storia di due falliti veri. Una coppia ispirata a quella di "Uomini e topi" di Steinbeck. Due poveri cristi senza futuro, che sopravvivono nella Spazzatura, nell'Illusione, nel reciproco Amore. Cosa hanno in comune i personaggi della regale Fogna di certa TV, e gli altri due, che bazzicano nella reale Spazzatura di tutti i giorni? Primo: fanno ridere, ma non lo sanno. Secondo: non hanno Speranze, ma sono convinti di averne. Terzo: sono figli diversi, e illegittimi, di una stessa Realtà, di un comune Tempo, di un brutto Dio.
12.10.14
 

L'ELOQUENZA DELLE FORME - corti coreografici d'autore


"Teatro Valle Occupato Venerdì 27 gennaio 2012 Serata performativa 'Corti coreografici d'autore' all'interno della permanenza cap. 8 di Adriana Borriello. L'eloquenza delle forme semplici. Indagine sull'eloquenza delle forme semplici; il concetto di forma è inteso con accezioni diverse: forma dello spazio e del tempo, o nello spazio e nel tempo, forma mentale, energetica, spirituale, forma compositiva, della presenza, dello stare al mondo, dell'essere, nel tempo e nello spazio, tra le persone. Forma linguistica, forma delle parole semplici: grafica, metaforica, evocativa, letterale, immaginifica. La forma dei corpi, di ciò che è scritto sui corpi, coi corpi, nei corpi. Semplicemente. La moltitudine, declinando la forma semplice, ne genera eventualmente una complessa, o almeno articolata. http://www.teatrovalleoccupato.it/ CORTI COREOGRAFICI D'AUTORE. Brevi coreografie dal vivo e in video, per lo più ad opera di artisti emergenti: ROSARIO - un pianto rituale, Coreografia: Adriana Borriello, Regia video: Manuela Taiana, Adriana Borriello Suono: Letizia Renzini, Manuela Taiana, Operatori: Luca Fuscaldi, Letizia Renzini, Manuela Taiana, Con: Adriana Borriello, Massimo Borriello, Anna Dego, Iker Filomarino, Alessandro Mor, Piera Pavanello, Manuela Taiana, Marica Zannettino. Rosario è un brano coreografico tratto da Tammorra (1997), primo di una serie di spettacoli ad ispirazione antropologica. Nella sua traduzione in video la partitura coreografica diventa una danza dei dettagli, il suono conserva la scrittura originale, il luogo genera una nuova drammaturgia. SHADOWS, Composizione e azione: Francesca B.Vista, Musica per contrabbasso solo scritta ed eseguita da: Daniele Roccato, Collaborazione artistica: Raffaele Morellato Lampis, Con: Francesca B. Vista. Le ombre hanno una loro intrinseca fisicità ; si può giocare, interagire con esse. Le si può anche moltiplicare, proiettandovi i fantasmi del pensiero, in una deriva semantica ove il soggetto segue all'unisono le suggestioni dell'anima-corpo. Danza , gesti e parole suonano la musica stessa, a volte si affermano per un segno di altra natura. ME, MYSELF and I, Coreografia: Marco Torrice in collaborazione con Marta Virag, Regia video: Marco Torrice, Musica: arrangiamenti di Marco Torrice, interpretata da Matzza Wahorn, Testo: estratto da 'Desiring Machines'. Primo capitolo di 'Anti-Oedipus' di Gilles Delueze & Felix Guattari, Direttore artistico : Esther Gal, Costumi: Marco Torrice, Disegno luci: Orsi Pete, Con: Marco Torrice, Martra Virag. Me, myself and I è il viaggio di un uomo attraverso diverse dimensioni fisiche e mentali. Ispirato al lavoro del filosofo Gilles Delueze e dello psichiatra Felix Guattari, si presenta come un ° esperimento all'aria aperta°, i cui paesaggi sono costituiti da brevi coreografie che esplorano le diverse funzionalità del corpo. STUDIO RETROGRADO, Coreografia: Santina La Macchia, Musica : Book III n.85 - Book VI n.142 da - Mikrokosmos di B. Bartòk, Elaborazione musicale: Santina La Macchia, Con: Santina La Macchia. La realizzazione del corto inizia dallo studio dello spartito dei brani Book III n.85-Book VI n. 142 , tratto da - Mikrokosmos di B. Bartòk. I movimenti sono stati ispirati dalle immagini presenti sul pentagramma, in stretta relazione con la musica. STUDIO - DIALOGO TRA ANTAGONISTI DI PARI DIGNITA', Coreografia: Clelia Borino Musica: March, Book VI n.147 da 'Mikrokosmos' di B. Bartòk, Elaborazione musicale: Clelia Borino, Con: Clelia Borino, Maria Parisi. Il corto, 'Dialogo tra antagonisti di pari dignità prende forma dall'ascolto del brano musicale March, tratto da 'Mikrokosmos' di B. Bartòk. L'intento coreografico è quello di voler rappresentare una partita di ping pong. Scelta, questa, determinata tanto dalla ripetitività quanto dai dialoghi ritmici riscontrati all'interno del brano."
12.10.14
 

Il Complice


Teatro Colosseo 1985 "IL COMPLICE" regia Bruno Mazzali, con Patrick Rossi Gastaldi, Antonella Attili
12.10.14
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - Fake For Gun No You


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SHORT THEATRE 7 / WEST END

Kinkaleri

Fake For Gun No You

  All! - progetto produttivo 2012/2013 Progetto e realizzazione Kinkaleri con Jacopo Jenna, Simona Rossi produzione Kinkaleri con il sostegno di Santarcangelo .12 .13 .14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza   www.kinkaleri.it   Teatro INDIA 6 settembre 2012 Roma
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12.10.14
 

Teatroinscatola - Violetta


Teatro India 10 Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea "TEATROINSCATOLA" venti mise en espace di nuovi autori. C'è l'amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un'epoca anaffettiva. "Violetta" di Michele Balducci con Danilo Celli e Ilaria Falini regia di Federico Vigorito
12.10.14
 

Katzelmacher


Teatro Cometa Off dal 31 marzo al 3 aprile 2011 "KATZELMACHER" scrittura collettiva da Reiner Werner Fassbinder. Progetto e Regia di Lisa Ferlazzo Natoli, con: Fulvio Accogli, Nicola Adobati, Roberta Guccione, Vincenzo Lesci, Massimo Mento, Rosa Palasciano, Raffaella Paleari, Domenico Piscopo, Tonia Specchia, Francesca Verzaro, Mario Zaza. Regista collaboratore Alice Palazzi, Drammaturgia Mattia Cinquegrani. Assistenti al Progetto Elisa di Francesco (CIC) e Lorenzo Robino (CIC). Luci Giuseppe Falcone. Una scrittura collettiva che la Natoli ordisce a partire dal corpus artistico e biografico che fa capo al drammaturgo tedesco e che muove dal saggio di terzo anno degli allievi del Centro Studi La Cometa. Il suo primo testo, al cinema con Hanna Shigulla, racconta la parabola degli emigranti nella Germania che li chiamava con l'appellativo del titolo: veneti e friulani, ma anche turchi e greci, chiamati "fabbricanti di gattini", alludento alla prolificità  degli emigrati, e "fabbricante di cazze", utensili in legno e rame che gli emigrati vendevano all'estero. Chi sono i katzenmachler di oggi?
12.10.14
 

UNA SERATA CON IVAN VANDOR


"Giovedì 2 Dicembre 2010 Fondazione Isabella Scelsi, Via di San Teodoro 8 (IV piano) Roma Incontri al Museo Casa Scelsi 'UNA SERATA CON IVAN VANDOR' Serata Musicale con Luca Sanzò viola e Fabrizio Ottaviucci pianoforte. Intoduce Nicola Sani: Giacinto Scelsi, Suite n° 9 IV, V, VI movimento Fabrizio Ottaviucci pianoforte; Ivan Vandor, Duo Luca Sanzò viola e Fabrizio Ottaviucci pianoforte. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72."
12.10.14
 

Flamenco


Teatro Colosseo 8/6/2002 ALUMNOS EN FIESTA spettacolo di flamenco diretto da Caterina Lucia Costa
12.10.14
 

La strada all'altezza degli occhi


Teatro Colosseo Aprile 2001 "La strada all'altezza degli occhi" di Donatella Diamanti, regia di Alessandro Garzella, con: Fabrizio Cassanelli e Serena Mazzone. La strada all' altezza degli occhi su una prostituta e un travestito è la storia di un amore improbabile. Di una passione mai consumata. Di un sogno? Forse. Sicuramente è la storia di due anime che, tenere e crudeli, dolenti e appassionate, riescono a toccarsi, per la prima volta nella loro vita e nonostante tutto. Il seminterrato dove vive Pina è squallido e sporco, c'è solo una strana apertura da dove si intravede la strada e la vita che scorre distratta e frettolosa. Pina fa la prostituta. Pina è sola perchè ha un bambino che non può vivere con lei. Pina non è felice e sta scrivendo una lettera, la sua ultima lettera, che non finirà mai di scrivere perchè qualcuno piomberà  bruscamente nella sua stanza e nella sua vita, qualcuno capace finalmente di ascoltarla, di vederla, di sentirla: Principessa. Principessa è gay, anche lui, forse, batte il marciapiede, veste in modo sfacciatamente colorato e ed è stato appena massacrato di botte.
12.10.14
 

TAMERLANO Il Grande


"14-26 Settembre 2010 Teatro Colosseo TAMERLANO - Il grande Di Christopher Marlowe, con Matteo Capogna, Santo Miceli, Alberto Gilio, Paolo Zambiasi, Alessandro Margari, Alessandro Lori, Jacopo Sabar Giacchino, Alessandro Catalucci, Monica Perozzi. Percussioni Marcello Magliocchi, adattamento e regia Matteo Lolli, aiuto regia e tecnico luci Arianna Iannarilli, disegno luci Mirco Maria Coletti, foto di scena Cristina Bisà. Combustione in versi per nove attori e percussioni. Tamerlano, il pastore che diventa capo carismatico e re sacrale, guarda ai grandi esempi della tirannia classica come a dei modelli per il proprio progetto di dominio del mondo. Non si oppone ai sistemi da rovesciare come una soggettività  positiva che si opponga a una normatività  negativa, anzi vuole solo inglobare in sè quelle leggi e farle sue. L'eroicità  è nell'immagine sovrumana che un individuo può sviluppare di sè e nel suo sforzo per imporla attraverso una violenza verbale oltre che fattuale. A ben guardare, vera protagonista del Tamerlano, è la 'forza': la 'forza' che s'impone ad altri e la 'forza' che si subisce da altri a fare da basso continuo della comune umana miseria. Al di sopra di questo universo di forze ed 'eventi naturali' contrastanti e dolorosamente stridenti (mai psicologie!) la musica titanica dei versi ampollosi di Marlowe: versi in cui dovremmo ritrovare il segreto della combustione interna (il soffio!) che agita la danza delle forme. La violenza di Tamerlano è di qualità diversa da quella di un sistema che si difende, è una violenza primigenia e sacrale che ha la capacità  di distruggere e creare la realtà  col linguaggio. Per mezzo della parola e dell'immagine Tamerlano costruisce e impone la sua grandezza. Dal punto di vista musicale, il Tamerlano, mi fa pensare, piuttosto che a qualcosa di 'melodico', all'irrompere sovversivo della forza barbarica dei 'timbri', dei suoni urlanti la propria materialità! E non posso non pensare a Varèse infatti le percussioni di Marcello Magliocchi hanno assunto un ruolo decisivo in Tamerlano: il manifestarsi di 'forze' più che umane, originarie, come d movimenti geologici o maremoti. Che sia impresa tragicamente Donchisciottesca dubbio non v'è, ma non temiamo di fallire e incagliarci in qualche mulino a vento se la posta in gioco è Tamerlano. Marlowe ne sapeva qualcosa. Tutto è soltanto una volta, soltanto una volta! Riprese e regia video Ulisse Benedetti"
12.10.14
 

DON GIOVANNI DI W.A.MOZART / I Sacchi di Sabbia


"di e con Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo / e con Arianna Benvenuti, Maria Pacelli, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci / Un'orchestrina pittosto bizzarra si trova per strana casualità alle prese con la grande opera di Mozart. Per qualche arcana ragione deve eseguirla a qualsiasi costo, pur non possedendo alcun strumento musicale, e neppure conoscendo la musica. www.sacchidisabbia.com/"
12.10.14
 
 
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