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S C H I F O S I – l’orchestra vuota

Teatro Fassino, Avigliana 17 settembre 2014
 PRIMAVERA D’EUROPA /02
Spettacoli da Finlandia Belgio Italia Polonia Spagna
Bottega Bombardini (Italia)
S C H I F O S I – l’orchestra vuota
dall’opera omnia di David Foster Wallace
con Luca Iervolino incursioni sonore Massimo Cordovani
disegno luci Riccardo Cominotto foto Alessandra Basile
regia Rosario Sparno
“Cerco di dire solo che bisogna stare attenti ad assumere un atteggiamento stereotipato sulla violenza e l’abbrutimento. Anche nel caso delle donne. Che hanno le donne di tanto speciale?”
Un personaggio si muove fra i membri della sua famiglia. Abiti vuoti, radici secche. Le sue radici. L’orchestra che ha creato la musica della sua esistenza.
I nostri Schifosi sono personaggi torbidi, divertenti quanto autenticamente amorali che si confessano attraverso un originale, candido e violento linguaggio quotidiano e che raccontano la loro realtà. Una visione del mondo che con sgomento potremmo scoprire anche nostra. Protagonisti incapaci di “dare” gratuitamente, di donare, terrorizzati dalla verità, che mantengono i rapporti sociali solo perché sai non si sa mai, in fondo…. Approfondendo la vasta opera di David Foster Wallace abbiamo creato uno spettacolo, dove si indaga la possibilità di dire quel che non si può dire perché è amorale: i due temi presi in prestito da Wallace sono: la genitorialità e la violenza sulle donne. Una madre ambiziosa, decisa, disperatamente, a mostrarsi amorevole; un padre frustrato e moribondo che implora una indecente cortesia; un figlio che smette di recitare il ruolo del figlio perchè sa che gli altri sanno che lui sa che gli altri sanno.
Accompagnati dalle “note disturbanti” di Massimo Cordovani, si ascoltano parole che sono delle vere e proprie rivelazioni. I componenti di questa famiglia “normale” raccontano, dissacrandolo, il loro rapporto con gli altri e soprattutto con se stessi.
“La verità ti renderà libero. Ma solo quando avrà finito con te”
Bottega Bombardini nasce nel luglio 2013 dalla collaborazione di due artisti Luca Iervolino (attore) Rosario Sparno (attore, regista, autore) che lavorano insieme dal 2009.
“Schifosi-l’orchestra vuota” è la prima produzione indipendente della compagnia. L'opera di Wallace, ci è sembrata contenere in sé le caratteristiche che intendiamo perseguire con la nostra attività teatrale. Un linguaggio leggero e insieme profondo, un atto di fede nella forza delle storie e nella loro capacità di prendere allo stomaco e raccontare il mondo. Nel teatro che amiamo la ricerca stilistica si concilia con la narrazione: un teatro “popolare” che parli all'umanità contemporanea usando le armi dell'ironia della metafora e della poesia.
2.10.14
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ZELDA

Chiesa di S. Croce, Avigliana 19 Settembre 2014
 PRIMAVERA D’EUROPA /02
Spettacoli da Finlandia Belgio Italia Polonia Spagna
Piccola Compagnia della Magnolia (Italia)
ZELDA / Vita e Morte di Zelda Fitzgerald
Creazione 2014 di Piccola Compagnia della Magnolia
Regia e drammaturgia di Giorgia Cerruti e Davide Giglio. Con Giorgia Cerruti
Zelda Sayre Fitzgerald: artista poliedrica, moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald. Autrice nel 1932 del meraviglioso romanzo autobiografico “Lasciami l'ultimo valzer”. Morì all'età di quarant’otto anni in circostanze oscure nell'incendio dell'ospedale psichiatrico in cui era ricoverata a causa della sua instabilità mentale dovuta ad una grave forma di schizofrenia.
Per i suoi atteggiamenti anticonvenzionali e spregiudicati è stata spesso considerata una sorta di proto-femminista. Zelda e Fitzgerald, uniti da una straziante e struggente storia d’amore, sono stati un'icona della nuova Età del jazz in America e successivamente sono diventati negli anni ’20 un modello per l’Europa, attraversata dalla coppia durante i lunghi ed estenuanti ricoveri di Zelda. Sull'ultimo giaciglio dell’artista, sola e convalescente per congestione d'idee in un letto di un oscuro ospedale psichiatrico della provincia americana, si ripropongono le parole di una Zelda già in attesa della morte otto anni dopo il compagno. E da sotto il lenzuolo vengono estratti come rigurgiti dell'anima i simboli di una vita: un pegno d'amore di Scott, carte, lettere, giornali, fotografie. Con questo lavoro Piccola Compagnia della Magnolia approfondisce ulteriormente la propria ricerca teatrale nella sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, affidando alla figura irriducibile di Zelda la metafora di un’inesausta ricerca del sublime. Un lavoro intimo, poetico e vivo, avvolto da un nauseabondo odore di rose rosa Piccola Compagnia della Magnolia compie una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca attraverso una prassi scenica che spesso attraversa i classici, in un dialogo aperto e diretto con il pubblico. Il lavoro si concentra su un teatro antinaturalistico ed evocativo; un teatro “popolare”, che si prodighi per arrivare allo spettatore, senza quarta parete, un teatro dove sia sempre l’emozione a veicolare il senso. Il lavoro sulla vocalità, sulla parola insistita e scolpita, sull’espressività della maschera facciale e del gesto, sono elementi fondamentali nel percorso della compagnia che cerca di coniugare ricerca formale e densità emotiva in un delicato equilibrio. Pcm nasce nel 2004 dal desiderio di un gruppo di giovani allievi-attori desiderosi di dare un itinerario comune alle singole esperienze formative. Fin dal principio la Piccola Compagnia della Magnolia ha cercato di caratterizzarsi come un gruppo di lavoro permanente nella convinzione che il Teatro possa realizzarsi
nell’ambito di una Troupe. Pertanto, la Piccola Compagnia della Magnolia è un’impresa “a conduzione familiare” in cui tutte le attività – artistiche, tecniche, organizzative, amministrative – sono gestite dagli artisti della compagnia. Attualmente Pcm ha la propria dimora presso il Teatro Comunale di Avigliana (To), all’interno del progetto di residenza stanziale Teatro Abitato. Qui la compagnia crea i propri spettacoli e organizza durante l’anno un festival europeo di teatro contemporaneo, una stagione invernale, un campus estivo di alta formazione per attori. PCM distribuisce i propri spettacoli in Italia e all’estero, in lingua italiana e francese.
2.10.14
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Juego y teoría del duende

Giardino delle Donne (Piazza Conte Rosso), Avigliana 19 Settembre 2014
 Cie. Oiseaux Migrants (Spagna/Francia)
JUEGO Y TEORIA DEL DUENDE – F.G. LORCA
di Dolores Lago Azqueta e Mario Tomás López
con Dolores Lago Azqueta
tecnica Mario Tomás López
PRODUZIONE OISEAUX MIGRANTS
Il Duende viene dalla terra, sale attraverso la pianta dei piedi. Penetra e ferisce. E per creare, l’artista deve battersi con lui. “Gioco e teoria del Duende” è una conferenza tenuta da Lorca nel 1934. Conferenza che, grazie alla sensibilità del poeta, diventa una vera e propria teoria sull’ Arte. Ci ricorda l’ importanza del legame alla terra e al sangue. L’artista deve tenersi in equilibrio tra la “cultura vecchissima” e la “creazione in atto” e là, aprirsi completamente, abbandonare la sua pratica, la sua conoscenza, e accogliere la morte per far sì che il Duende giunga e la sua arte sia viva. Il Duende è qualcosa di misterioso che fa lo spirito e la particolarità della Spagna. Ma si può ritrovare dappertutto e tutti sapranno riconoscere, ascoltando questo meraviglioso discorso, il luogo in cui nasce la vera sostanza dell’ Arte. La compagnia Oiseaux Migrants nasce nel 2008 per interrogare la realtà sociale e umana del migrante. La domanda è vasta e solo dopo tre anni si è imposto il desiderio di dare un corpo poetico alle differenti linee di pensiero tracciate. Il primo progetto artistico “3 secondi" è un monologo sull’esilio dei repubblicani spagnoli in Francia. In seguito le energie della compagnia si sono concentrate su un nuovo progetto: immergersi nell’opera di Federico García per trovarvi le radici di un’identità profondamente spagnola, lontana dal folclore ma vicina al popolare, nel senso più nobile del termine. Nasce così un ciclo che comprende l’allestimento di “Amor de Don Perlimplin con Belisa en su jardìn” e tre spettacoli, tre forme leggere create a partire da alcune conferenze che Lorca tenne nell’arco della sua vita: Gioco e teoria del Duende, Importanza storica e artistica del primitivo canto andaluso chiamato cante jondo, Poeta a Nueva York.
2.10.14
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