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TI AMO E TI AMERO' PER SEMPRE


Teatro Argot 13 Giugno 2011 "TI AMO E TI AMERO' PER SEMPRE" Teatro Miela di Trieste - Bonawentura, drammaturgia Ivan Zerbinati, Laura Bussani, Stefano Dongetti, regia Ivan Zerbinati, con Laura Bussani, Ivan Zerbinati, scenografia Belinda Devito, musiche e suoni Nazareno Bassi. Gianni è scomparso. La moglie Rosa e il figlio Luca lo aspettano. La polizia indaga. In paese nessuno, neppure chi lo conosce da una vita, sa dove sia finito. Ti amo e ti amerò per sempre è uno spettacolo che racconta la violenza sul corpo femminile attraverso la malattia del corpo sociale. In un grottesco e immaginario paese della provincia italiana, viene commesso un delitto che mette in luce quello che fino a quel momento era rimasto nell'ombra. La coppia, la famiglia, l'individuo non sono che le terribili, comiche e tenere figure sullo sfondo di un paesaggio sconvolto da un inarrestabile sviluppo senza progresso.
14.9.14
 

SCHEGGE D'AUTORE 2011: IN HOC SIGNO


Teatro Tordinona 27-28-29 Maggio 2011 SCHEGGE D'AUTORE - Festival della Drammaturgia Italiana 'corti teatrali, atti unici e monologhi' dedicato a Mario Angelo Ponchia e a Mario Scaccia, Undicesima edizione. Festival competitivo di 'corti teatrali e non solo', al quale partecipano ventiquattro autori italiani, patrocinato dall'ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico Fondo PSMSAD) e organizzato dallo SNAD (Sindacato Nazionale Autori Drammatici) in collaborazione con l'Associazione Culturale Beat 72. Direttore Artistico Renato Giordano, organizzazione Silvia La Placa, Giulia Mininni, Raffaele Aufiero. 'IN HOC SIGNO' scritto e diretto da Nino Musicò con: Nino Musicò e Alfonso Sessa.
14.9.14
 

Sonia Bergamasco interpreta Amelia Rosselli


"Sonia Bergamasco interpreta Amelia Rosselli Conversazioni del Lunedì organizzazione Raffaella Battaglini Marzia Spanu Attilio Scarpellini con la partecipazione di Maria Grazia Calandrone I testi di Amelia Rosselli sono tratti da primo tempo: LA LIBELLULA secondo tempo: otto testi da DOCUMENTO e otto da APPUNTI SPARSI E PERSI via Annibal Caro lunedì 9 maggio 2011 - Roma"
14.9.14
 

Trilogia Teatro della seduzione


Teatro Colosseo Febbraio 2001 "TRILOGIA TEATRO DELLA SEDUZIONE" la compagnia 'di Beato e Angelica', dopo aver messo in scena due testi di Goldoni, 'La Locandiera' e 'Il servitore di due Padroni', conclude il suo percorso con 'Il Bugiardo' così da completare la trilogia del Teatro della Seduzione e riproporre il sistema del teatro di repertorio delle compagnie 'all'antica italiana'. Spettacolo realizzato in co-produzione con Beat '72,Teatro La Cometa, Indie Occidentali. Si tratta di un progetto nato durante le prove della Locandiera dove abbiamo deciso di affrontare il testo Goldoniano dal punto di vista dell'attore e del suo rapporto con personaggi il cui spirito è ancora vicino alla maschera, il lavorare su quello che poteva essere lo spirito di una compagnia di repertorio nell'affrontare un tale lavoro ,dunque l'importanza del fattore complicità  dato da una convivenza coatta sulla scena e fuori , il rapporto di tali attori con l'improvvisazione, il rapporto con il pubblico che diventa fattore determinante per il gioco, tutto ciò ha fatto nascere in noi il desiderio di proseguire la ricerca sulle maschere lavorando ad una idea di Commedia dell'arte più seicentesca, più legata al corpo degli attori che ad un carattere psicologico. L'istinto della seduzione, dove spesso il vero oggetto d'amore è il pubblico, impegna l'uomo-attore in una scommessa aperta che è un vero e proprio corteggiamento, e così attraverso 'spiritose invenzioni' Lelio, Mirandolina, e Truffaldino mossi dal sano spirito del giocatore d'azzardo inventano un loro Teatro. L'Arte della finzione si trasforma in finzione dell'arte fino a confondersi e confondere gli stessi personaggi delle commedie. La seduzione diventa così l'incantamento di una sera, la seduzione del teatro in quanto illusione e gioco, lo scambio di energia tra due tribù ,quali inevitabilmente si vengono a creare diventando a turno, commedianti e pubblico,â€? cacciatori e prede.â€? Con la trilogia si vuole realizzare uno degli obbiettivi che la compagnia sin dagli esordi si era posta , e cioè di ricreare il meccanismo delle compagnie di repertorio. La Locandiera adattamento e regia Marinella Anaclerio Scena e costumi Pino Pipoli, con: Michele Modesto, Massimo De Lorenzo, Marit Nissen, Andrea Sartoretti, Marco Pisano, Laura Mazzi, Carlo De Ruggieri. ll Servitore di due Padroni, regia Flavio Albanese, scena Francesco Ghisu, costumi: Fiamma Benvignati, disegno luci Marcello Montarsi, con: Alberto Bellandi, Laura Mazzi, Marit Nissen, Giulia Mombelli, Massimo De Lorenzo, Marco Pisano, Michele Bottini, Michele Modesto. Musici: Fabrizio Gatti, Nello Scarpellini. Il Bugiardo adattamento e regia Marinella Anaclerio e Flavio Albanese, scena : Fraancesco Ghisu. Costumi : Fiamma Benvignati, con: Flavio Albanese, Marco Pisano, Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Alberto Bellandi, Marit Nissen, Giulia Mombelli, Laura Mazzi, Sergio Leone. Musici: Fabrizio Gatti, Nello Scarpellini.
14.9.14
 

Attraversando Il Sogno 101


"Lunedì 20 Settembre Fondazione Isabella Scelsi Incontri al Museo Casa Scelsi Serata Musicale con Silvia Schiavoni voce, Giancarlo Schiaffini trombone, Gianni Trovalusci flauto. Attraversando Il Sogno 101 ""Ma cosa fa stasera questo cuore? Lo sento fino alla gola, fino al mento, alla bocca... Ora fino agli occhi: lo vedo fuori di me, duole forte"". Così Scelsi, in un passo appartenente alle ultime pagine della prima parte del Sogno 101, quella che potremo chiamare la ""grande ouverture del distacco"". E la parola cuore, la più insidiosa delle parole, viene evocata con una semplicità  disarmante. Tale semplicità, o meglio ""pura referenzialità"" è il tratto caratteristico della lingua di Scelsi, sia essa quella propriamente letteraria della forma poetica, sia essa quella della forma diaristica ricostruita a posteriori, dalla forma orale. E con semplicità  attraversiamo insieme Il Sogno 101, che schiude a noi la grande distesa fertile della memoria nella prima parte, e nella seconda, la vastità  immobile dello spazio onirico. Non c'è considerazione diacronica, nella nostra lettura. Sono stati isolati alcuni nodi tematici. Essi sono: ""la memoria e le cose""; ""anima""; ""suono""; ""malattia""; ""immagini"". Su questi si è lavorato con la musica: Cage, Evangelisti, Feldman, Scelsi, Schiaffini. Nel corso della serata sono stati proposti, in ordine sparso, i seguenti brani: Morton Feldman, Only (1976) Giacinto Scelsi, tre pezzi per trombone solo I II (1956) Ogloudoglou (1969), Mantram Giancarlo Schiaffini, Movimenti strani (2005), Canzone Dorica (1990) John Cage, Fontana Mix (1958),Solo for Sliding Trombone (1958), Dream (1948), Solo for voice (1960), Walter Prati, l'aria delle onde (2005) Franco Evangelisti, Incontri di fasce sonore (1957) http://www.scelsi.it/"
14.9.14
 
 
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