Villa Mercede 8 Luglio 2014 Fringe Festival 2014 SENZA NIENTE 1 – L’ATTORE
(Teatro Magro)
con Alessandro Pezzali
regia di Flavio Cortellazzi
L’attore è rimasto senza scena.
Purtroppo solo un monologo.
Fino al tramonto.
Dissacrante, metateatrale, ironico e autoironico, disfattista e celebrativo - tra i vincitori del Roma Fringe Festival 2012. Uno spettacolo definito “punk”, ma che si smarca da ogni etichetta generalista, e che, dopo i grandi apprezzamenti di pubblico e critica riscossi in occasione del Fringe Capitolino, torna in scena Fuori dalle mode, senza pietismi, senza banalità e senza falsi ideologismi, il progetto Senza Niente nasce dall’esigenza di riflettere sul panorama attuale del teatro e dello spettacolo in genere. Un orizzonte disfatto e disfattista, minacciato dalla crisi, all’interno del quale la qualità e la professionalità vengono sempre più frequentemente accantonate a favore di una schizofrenia dei generi, a favore del sensazionalismo spettacolare. Nel pieno di tale situazione, in uno stato di completo smarrimento, si posiziona Teatro Magro, in una condizione surreale nella quale il futuro appare brumoso e poco limpido. Senza Niente 1 diventa così il volto sarcastico delle professionalità teatrali vittime di stereotipi, di antichi schemi alla ricerca di un riposizionamento nella condizione attuale.
17.7.14
Fringe Festival,
Teatro
(Teatro Magro)
con Alessandro Pezzali
regia di Flavio Cortellazzi
L’attore è rimasto senza scena.
Purtroppo solo un monologo.
Fino al tramonto.
Dissacrante, metateatrale, ironico e autoironico, disfattista e celebrativo - tra i vincitori del Roma Fringe Festival 2012. Uno spettacolo definito “punk”, ma che si smarca da ogni etichetta generalista, e che, dopo i grandi apprezzamenti di pubblico e critica riscossi in occasione del Fringe Capitolino, torna in scena Fuori dalle mode, senza pietismi, senza banalità e senza falsi ideologismi, il progetto Senza Niente nasce dall’esigenza di riflettere sul panorama attuale del teatro e dello spettacolo in genere. Un orizzonte disfatto e disfattista, minacciato dalla crisi, all’interno del quale la qualità e la professionalità vengono sempre più frequentemente accantonate a favore di una schizofrenia dei generi, a favore del sensazionalismo spettacolare. Nel pieno di tale situazione, in uno stato di completo smarrimento, si posiziona Teatro Magro, in una condizione surreale nella quale il futuro appare brumoso e poco limpido. Senza Niente 1 diventa così il volto sarcastico delle professionalità teatrali vittime di stereotipi, di antichi schemi alla ricerca di un riposizionamento nella condizione attuale.