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ZOO|||scritture animali - :duepunti edizioni


"Giorgio Vasta presenta ZOO|||scritture animali Tutte le anime di una collana ""ecologica"" di narrativa italiana a cura di G. Vasta e D. Voltolini con la partecipazione straordinaria di Rosario Tedesco lunedì 6 dicembre 2010 Giufà  Libri Caffè - Roma Giorgio Vasta scrittore e direttore con Dario Voltolini della collana ""ecologica"" di narrativa italiana contemporanea ""ZOO|||scritture animali"" Giuseppe Schifani editore, :duepunti edizioni Mario Giorgi scrittore, autore del libro ""Alter E (un fagiano)"", collana ZOO|||scritture animali, :duepunti edizioni Giulio Mozzi scrittore, autore del libro ""La stanza degli animali"", collana ZOO|||scritture animali, :duepunti edizioni Roberto Speziale editore, :duepunti edizioni Gino Iacobelli tipografo, Graffiti srl http://www.duepuntiedizioni.it/ http://www.libreriagiufa.it/"
29.6.14
 

SCONCERTI 2 - LATO improvvisazioni collettive


oncerto gruppo LATO: Roberto Bellatalla: contrabbasso Mike Cooper: lap steel guitar, electronics Cristiano De Fabritiis: batteria, vibrafono Fabrizio Spera: batteria Luca Tilli: violoncello Michael Thieke:sax, clarinetto, zither Luca Venetucci: fisarmonica, lap-top
29.6.14
 

Short Theatre 2011- Fortebraccio Teatro - Noosfera Lucignolo


Teatro India 15 settembre 2011Fortebraccio Teatro 'Noosfera Lucignolo' di e con Roberto Latini, musiche e suoni Gianluca Misiti, luci Max Mugnai, aiuto tecnico Nino Del Principe, organizzazione e cura Federica Furlanis, promozione Nicole Arbelli, produzione Libero Fortebraccio Teatro San Martino. Dal personaggio immaginario descritto da Collodi nelle avventure del suo Pinocchio e attraverso l'esplorazione della scrittura che diventa scenica, LUCIGNOLO è il primo movimento di un programma intitolato NOOSFERA, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano. 'Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell'italianità . Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all'interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene. Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità  delle principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. E' il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura'. (Roberto Latini). Con la PERFORMANCE PARASSITARIA MK Grand Tour di e con Michele Di Stefano. http://www.shorttheatre.org
29.6.14
 

EURO PUNK - mostra a Villa Medici


"EURO PUNK La cultura visiva punk in Europa, 1976-1980 a cura di Eric De Chassey direttore dell'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici con la collaborazione di Fabrice Stroun gennaio-marzo 2011"
29.6.14
 

W.A.Mozart sonata #8 in la min. KV 310


pianista interprete Antonello Neri
29.6.14
 

CALCOLI


Teatro Colosseo, dal 30 settembre al 23 0ttobre 2005 "CALCOLI" scritto e diretto da Giovanni Clementi, con: Blas Roca Rey, Pierfrancesco Poggi, Lola Pagnani, Giancarlo Ratti. Scene e disegni Guido Buganza, costumi Paola Bonucci, disegno luci easy light di Luca Barbati, assistente alla regia Giulia Serrano - Collab. ai costumi Adacarmen De Munno. Contributo video e Foto di scena Roberto Carotenuto. Organizzazione: Antonio Obino Silvia Scola. Ufficio Stampa: Francesco Caruso Litrico. Sarà  un caso che i vari tentativi cinematografici di trasposizione di fumetti siano volti invariabilmente al passato? Immaginare un Uomo Ragno o un Superman che penetri in un qualsiasi dei Parlamenti dei nostri tempi e prenda per le orecchie corrotti, guerrafondai, razzisti o xenofobi di turno, è impresa che travalica la più fervida immaginazione. Personalmente, avendo scelto di provare a esprimere, attraverso la scrittura teatrale, tensioni e indignazioni, ho trovato sempre arduo trattare i nostri giorni. Ho quasi sempre, al contrario, orientato istintivamente la mia investigazione sui sentimenti umani al passato, possibilmente in un contesto storico importante. Era un'esigenza di scrittura, la certezza che la Storia, con la esse maiuscola, sarebbe stata di aiuto al mio percorso. Affrontare l'oggi, situare una disputa di caratteri nel quotidiano, pensare che questa nostra storia, con la esse meno che minuscola, possa essere d'aiuto è impresa titanica. E' più facile oggi fermare un treno in corsa (o combattere i letali poteri della Kriptonite) che affrontare con qualche possibilità  di riuscita i poteri o contropoteri più o meno occulti che condizionano ogni momento di questi anni bui. Anni bui iniziati per la verità  non da poco, ma che se non altro sono stati vissuti da generazioni di ragazzi e ragazze, uomini e donne con una sana e doverosa dose di etica e pudicizia. Anni che vedevano Eva Kant e Diabolik come prototipi dell'immaginario erotico o Kriminal e le sue procaci conquiste come il massimo della trasgressione. Come dimenticare l'eccitazione davanti quei tratti in bianco e nero che rivelavano corpi sinuosi e forme inimmaginabili - Neanche quello ci è più permesso oggi: immaginare. Tutto è svelato. Tutto sbattuto in faccia, tutto cannibalizzato. Tutto è frullato, shakerato e servito nell'intento, neanche troppo nascosto, di depistare, spostare in continuazione le coordinate di riferimento, annullare le residue capacità  critiche. Possibilmente in tempo reale. L'abitudine al facile, allo scontato, al volgare è, deve essere, il verbo imperante. Siamo una società  che ha dimenticato i benefici stimoli dell'innocenza, dell'ingenuità . Una società  sempre più popolata da stereotipi, condannati dai mass media ad estenuanti sedute di fitness o dolorosissime pratiche di piercing per tentare di somigliare all'ultimo escluso dall'Isola dei famosi o dalla Casa del Grande Fratello. Cosa può succedere se un Sottosegretario agli Esteri decide di passare, all'insaputa della consorte, fregandosene delle contingenze internazionali e dell'incombente campagna elettorale, un weekend di fuoco con una valletta televisiva in uno chalet isolato di montagna, prestatogli dal suo portaborse? Tre icone dei nostri tempi costrette in uno spazio claustrofobico... come sottrarsi ai puntini di sospensione? Come riempire quella sospensione? Ci penserà  l'intruso di turno, l'ospite non atteso, la quarta misteriosa icona, a svelare bassezze e nefandezze, vigliaccherie e  Calcoli.
29.6.14
 

Andrea Cosentino


Intervento di Andrea Cosentino con TeleMomà, al Teatro Centrale - Roma il 5 marzo 2010
29.6.14
 

SATYRICON - 2° Capitolo


Teatro Vascello 13 -29 Aprile 2012 "SATYRICON - una visione contemporanea" da Petronio produzione Verdastro Della Monica in collaborazione con TSI La Fabbrica dell'Attore, ideato e diretto da Massimo Verdastro. Testi di Antonio Tarantino, Luca Scarlini, Marco Palladini, Letizia Russo, Magdalena Barile, Lina Prosa. Coordinamento drammaturgico di Luca Scarlini e Massimo Verdastro, con: Massimo Verdastro, Alessandro Schiavo, Luigi Pisani, Giuseppe Sangiorgi, Andrea Macaluso, Marco De Gaudio, Giovanni Dispenza, Tamara Balducci, Valentina Grasso, Giusi Merli e con la partecipazione di Silvio Benedetto, Francesca Della Monica, Charlotte Delaporte, Anna Moroni. Scene e costumi: Stefania Battaglia. Drammaturgia musicale: Francesca della Monica. Movimenti di scena: Charlotte Delaporte. Luci: Valerio Geroldi, Tommaso Checcucci, Marcello D'Agostino. Ritratti video: Massimo Verdastro, Marzia Maestri. Opera video 'Carmen in Fine':. Theo Eshetu. Il "Satyricon" di Petronio è una delle opere capitali della classicità latina; in quello che ci resta del grande romanzo, corre la raffigurazione di una quotidianità che parte e torna alla Suburra, a un luogo che è tanto della mente come del corpo. "SEI DRAMMATURGHI ITALIANI PER UN SATYRICON CONTEMPORANEO: è l'idea portante del progetto ideato e diretto da Massimo Verdastro che ha coinvolto alcuni degli autori più significativi - Antonio Tarantino, Luca Scarlini, Marco Palladini, Letizia Russo, Magda Barile, Lina Prosa - nella rivisitazione di numerosi episodi del romanzo, con l'intento di trasformare la scrittura petroniana in scrittura teatrale. Ne sono scaturite sette drammaturgie inedite, che sono andate a costituire il tessuto di un Satyricon contemporaneo, articolato in cinque momenti teatrali, denominati Capitoli. "Ogni autore ha esplorato quelle pagine antiche - sottolinea Massimo Verdastro - interpretandole in modo personale, pur aderendo all'intento comune di non tradire mai lo spirito di Petronio. Una pluralità di voci, quindi, ognuna diversa dall'altra per lingua e stile, così come diversi sono le lingue e i generi del Satyricon, ma anche un'opportunità rara che ha messo la mia Compagnia in stretto contatto con coloro che scrivono per il teatro, i quali, in questa occasione, hanno scritto su invito di chi il teatro lo pratica costantemente, consentendo una relazione viva, sempre incentrata sul confronto e sulle necessità concrete della pratica scenica, non solo dell'attore ma anche di chi crea le scene e i costumi, le musiche, le luci, i video." Nato e cresciuto attraverso numerose fasi laboratoriali, il progetto Satyricon è nondimeno il risultato di un incontro/confronto tra un folto numero di attori e un'équipe di creazione interdisciplinare (Francesca della Monica, cantante e performer, Stefania Battaglia, scenografa e costumista, Charlotte Delaporte, coreografa, Theo Eshetu, video artista, Silvio Benedetto, pittore e muralista di fama internazionale). I singoli Episodi/Capitoli, allestiti dapprima autonomamente e in tappe successive, nel corso di un triennio, nell'occasione di questa presentazione al Teatro Vascello, confluiscono in un allestimento complessivo e di sintesi dei molteplici contributi autoriali. Un viaggio appassionante, parallelo al viaggio sfrenato dei giovani protagonisti di quel capolavoro che qualcuno ha definito "il romanzo crudele della giovinezza" e non a torto perché le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone ci riportano prepotentemente a quella condizione umana dove tutto è permesso e dove si ha la convinzione di essere "sani, eterni, invincibili". Petronio però ci ricorda che quella stagione è destinata a finire come la vita del resto, e allora, nel romanzo, tutti i personaggi corrono, corrono sfrenatamente contro il tempo, con l'illusione di sconfiggere la morte. Il Satyricon contemporaneo della Compagnia Verdastro della Monica è nato lontano da logiche di potere o da spartizioni di torte più o meno appetibili; è il risultato di uno sforzo produttivo, non privo di difficoltà, in gran parte della Compagnia, e in parte supportato dalla condivisione e dall'accoglienza di strutture amiche. II Capitolo - TRA SCUOLA E BORDELLO di Marco Palladini. I trei giovani protagonisti - Encolpio, Ascilto e Gitone - si muovono sullo sfondo della Roma odierna, luogo emblematico di corruzione e disfacimento di una società che confina al consumo delle merci la ragione d'essere degli uomini. Si parla una lingua che allo stesso tempo è debitrice del romanesco del Belli e della neolingua degli sms.
29.6.14
 

QUADERNI DI SCENA 6


"QUADERNI DI SCENA 6 incontri a cura dei QUADERNI DEL TEATRO DI ROMA editoriale Attilio Scarpellini DRAMMATURGIA E POESIA Teatro Sotterraneo Azzurra D'Agostino TEATRO ARGENTINA SALA SQUARZINA mercoledì 21 marzo 2012 Roma www.teatrodiroma.net/quaderni www.facebook.com/quaderniteatrodiroma pagina FB: quaderni del teatro di roma"
29.6.14
 

L'ARMADIO DI FAMIGLIA - 2° tempo


Teatro Ambra alla Garbatella dal 24 al 29 Gennaio 2012 "L'armadio di famiglia" testo e regia di Nicola Zavagli. Con Giovanni Esposito, Marco Natalucci e con Marco Cappuccini, Caterina Carpinella, Marco Laudati, Chiara Martignoni, Valentina Testoni. Canzoni dal vivo di Chiara Riondino. Scene e Luci Fabio De Pasquale. Costumi Cristian Garbo. Organizzazione Cristian Palmi. Produzione Teatri d'imbarco. Firenze, autunno del '43. Quartiere San Frediano. Un armadio cela il nascondiglio di speranza che servirà  per sfuggire alle persecuzioni razziali e guadagnarsi la salvezza. Sullo sfondo una guerra che tutto travolge con inaudita ferocia. In primo piano una donna, Clara, sola con i suoi figli, la sua famiglia, che diventa l'inaspettata protagonista di una vicenda di profondo amore e rispetto per la vita. Clara, energica levatrice, che fa partorire al ritmo del Canto di Ulisse, che gira di giorno e di notte, e corre ovunque a far nascere figli. Ma degli estranei le piombano in casa all'improvviso. 'Ebrei? Come ebrei?' Cosa fare? Qual è la strada giusta per non fare del male agli altri e proteggere la propria famiglia? La commedia si dipana come una cronaca famigliare, tingendosi di giallo con un finale a sorpresa, in una corsa contro il tempo che lascia col fiato sospeso. Un noir a tinte civili che scivola lungo il filo delle emozioni, coi tratti del montaggio cinematografico e i tempi della drammaturgia popolare, a volte tragica, a volte spiritosa, ora amara, ora solenne. Un piccolo, palpitante affresco di una città, di un momento della nostra Storia, scandito da un uso sapiente dei dialetti - fiorentino e napoletano - che si rifà alla tradizione di Napoli milionaria! Per ricordarci cosa significa vivere con la guerra in casa. Per ricordarci che 'della guerra bisogna aver paura... prima!'
29.6.14
 

Il sogno di Clitemnestra


IL SOGNO DI CLITEMNESTRA (Clytemnestra's dream) Compagnia Anagoor, Autori: Simone Derai, Marco Menegoni; da Coefore di Eschilo Regia : Simone DeraiRiprese : Moreno Callegari, Marco Menegoni, Simone DeraiSuono.
29.6.14
 

La mia poetica


Teatro India Venerdì 8 Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea “TEATROINSCATOLA� venti mise en espace di nuovi autori. C’è l’amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un’epoca anaffettiva. "Noi che non..." di Stella Novari con Valerio Camelin e Gianluca Enria regia di Federico Vigorito
29.6.14
 

Immaginaria Commedia


TEATRO COMETA OFF 15 - 17 Febbraio 2011 "IMMAGINARIA COMMEDIA" scritto e interpretato da Duccio Camerini e Alfonso Sessa. Regia Duccio Camerini. Musiche Alchimusika. Luci Alessio Manuali. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET - Liberi Esperimenti Teatrali. VII edizione . Attori e Emigranti in fondo appartengono alla stessa pasta di uomini. Gente che è ovunque e in nessun luogo. Gli attori sono come gli emigranti soprattutto per la speranza e la fame. Fame di tornare e speranza di mangiare. Un giorno, un ragazzino emigrante dentro la sua stessa casa decise di sfamare gli attori, per poi finire sul palcoscenico a imitarli... Ascolterete il racconto di un'epoca passata... le avventure di una compagnia di comici italiani con le loro maschere e i loro culi rattoppati, che partono da Napoli, poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano a... Parigi, alla corte di Luigi XIV, il 're Sole'. Una storia semiseria che indaga sui rapporti tra cultura italiana e cultura europea... la cultura italiana ha in qualche modo collaborato all'invenzione del più grande drammaturgo francese? Si, avete capito bene: proprio il grande Molière... Racconteremo per gioco due vite, quella di un allievo e del suo maestro sulle assi del palcoscenico, due vite vissute come in sogno, ammalate della malattia che si prende quando si viene al mondo... Due vite ammalate di vita. Due vite da 'emigranti', reietti perfino nel pieno dei loro trionfi. Due vite in commedia. Jean Baptiste Poquelin in arte Molière, e il suo maestro immaginario, il vecchio comico 'all'improvvisa' Tiberio Fiorilli. Riprese video per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72.
29.6.14
 
 
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