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DON'T CRASH IN CASE OF FIRE


"coreografia Sara Simeoni interprete Sara Simeoni disegno luci Danila Blasi viedo StefanoMaksan Di Martino produzione Senza Piombo fc@pin.d'oc coproduzione CORE - coordinamento regionale danza contemporanea con il sostegno Centro Profession Dance Ladispoli registrato a Roma l'11 novembre 2010 al Teatro in Scatola"
14.6.14
 

Schegge d'Autore - IN AMORE NON SI BARA


"Schegge d'Autore Festival della Drammaturgia Italiana Decima Edizione 2010 IN AMORE NON SI BARA teso di: Igor Artibani, Andrea Calogero Cammarata, Claudio Panzavolta, Marco Pelliccioli regia di: Rossana Prete con: Romeo Cirelli, Carmine Martorella, Rossana Prete"
14.6.14
 

SHORT THEATRE 7 / WEST END - W.3 atti pubblici - Who


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SHORT THEATRE 7 /WEST END

Motus

W. 3 atti pubblici - Who

concept Daniela Nicolò, Enrico Casagrande, Silvia Calderoni regia Daniela Nicolò & Enrico Casagrande partecipano Enrico Casagrande, Silvia Calderoni, Marco Baravalle, Ciro Colonna, Giorgina Pilozzi, Camilla Pin, Laura Pizzirani, Chiara Colasurdo in collaborazione con Angelo Mai Altrove Roma, Ex Asilo Filangieri / La Balena Napoli, Macao Milano, Nuovo Cinema Palazzo Roma, Sale Docks Venezia, Teatro Valle Occupato Roma suono Massimiliano Rassu video Aqua-Micans Group produzione Motus_Making The Plot 2011-2068 con Centrale Fies-Dro www.motusonline.com La PELANDA 14 settembre 2012 Roma"
14.6.14
 

IN CORPORE


Teatro Sala Uno 6 -8 Maggio 2011 "IN CORPORE" banchetto liturgico per Caligola regia Tiziano Panici e Ilaria Drago, con: Tiziano Panici, accompagnamento drammaturgico Ilaria Drago, scena e progetto visivo Andrea Giansanti, musiche originali Marco Guidi. Un corpo logorato e trasformato dall'mbiente scenico che cresce intorno a lui. Sei specchi in semicerchio abitati da personaggi e riflessi, ombre e fantasmi che agitano i ricordi del folle imperatore Caligola: sono le vittime del suo amore e del suo odio, sono la folla affamata che abita e si nutre del suo corpo. Lo spettacolo è un monologo che si svolge su diversi piani del linguaggio contemporaneo: dalla drammaturgia al lavoro sul corpo dell'attore, dall'uso delle video/proiezioni alla creazione di ambienti sensibili. Un'indagine sulla genesi devastante del potere, la sua inarrestabile reversibilità  che trasmuta il corpo martoriato, ormai cadavere del protagonista in uno strumento di logica infallibile.
14.6.14
 

Teatroinscatola - Perdersi


Teatro India 10 Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'TEATROINSCATOLA' venti mise en espace di nuovi autori. C'è l'amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un'epoca anaffettiva. 'Perdersi' di Maria Teresa Berardelli con Enrica Costantini, Arianna Gaudio e Barbara Manzato regia di Federico Vigorito
14.6.14
 

La mia poetica - 5 Aprile 2011 - Fabrizio Saccomanno - Cantieri Teatrali Koreja


Teatro India Martedì 5 Aprile ore 15:00 - 18:30 LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'narratori' con: Franco Cordelli, Fabrizio Saccomanno - Cantieri Teatrali Koreja, critico testimone Marcantonio Lucidi. Drammaturgia: lingue, corpi, narrazioni. Tre giorni dedicati alla drammaturgia per indagare le strade attraverso le quali la scrittura - da segno grafico - si fa scrittura scenica - suono e azione - secondo processi di volta in volta diversi, in cui il punto di partenza non è necessariamente la pagina ma - rovesciando la logica che individua l'origine dell'atto performativo nell'atto letterario - corpi, voci, spazi. Per cercare di orientarsi in questo giardino dai sentieri biforcati, il convegno è suddiviso in sezioni che sottolineano la molteplicità  delle pratiche e dei percorsi tracciati dai ventisette artisti invitati, quasi a ricostruire una mappa che nella sua parzialità  delinea distanze geografiche, anagrafiche e stilistiche ma anche linee tematiche comuni. C'è chi parte dal corpo e chi da lingue antiche. C'è chi è spinto dall'impulso a narrare una storia e chi dalla narrazione si allontana come da una via non più praticabile. C'è chi rivendica la solitudine della scrittura e chi nella scrittura individua il punto di arrivo di un processo condiviso con fidati compagni di viaggio. Da tutte queste voci emerge una scena ricca, scandita da punti di tangenza e derive inconciliabili, una scena che declina il presente nella sua varia, e spesso dolente, umanità. Franco Cordelli/Debora Pietrobono. Http://www.atcllazio.it
14.6.14
 

Il ritratto della salute


TEATRO COMETA OFF 19-21 gennaio 2011 "IL RITRATTO DELLA SALUTE" di Chiara Stoppa e Mattia Fabris a cura di Mattia Fabris, con Chiara Stoppa. Lo spettacolo fa parte della rassegna LET Liberi Esperimenti Teatrali. Produzione A.T.I.R. Chissà  com'è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E...ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare. E sono qui per questo. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell'incontro. E poi è parte della mia vita. Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica. La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana. Un viaggio dal quale a volte si torna indietro. Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia: "...te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire." Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio dell'Ass. Cult. Beat 72.
14.6.14
 

Mise en espace Pieraldo Girotto / IL PRODOTTO


"di Mark Ravenhill / con Livio Beshir,Pieraldo Girotto, Mariasole Mansutti / regia Pieraldo Girotto. Il Prodotto è una satira sul mondo del cinema e sul tentativo delle majors di sfruttare lo scenario di terrorismo globale che è stato innescato dal crollo delle Torri Gemelle. Più che una commedia satirica su Holliwood, il testo parla del funzionamento degli stereotipi dentro qualsiasi habita a qualunque livello. www.artefatti.org"
14.6.14
 

UBU REX III - 1° parte


TEATRO DELL'OROLOGIO DAL 8 AL 13 MAGGIO 2012 CONSORZIO UBUSETTETE e TEATRO DELL'OROLOGIO presentano "UBU REX III - IL TEATRO ECOSOSTENIBILE E RICICLABILE" RASSEGNA DEL CONSORZIO UBUSETTETE. La rassegna Ubu Rex 3 nasce sotto l'egida del Consorzio Ubusettete: mette in scena sette spettacoli che attraversano il contesto socio-politico italiano grazie ad una recitazione e un approccio autorale sottili. Per questo, porta sul palco cinque talenti del teatro contemporaneo, dando voci diverse ad una volontà comune in seno al Consorzio: suggerire, ambire, ricercare forsennatamente un cambiamento, cercando di scardinare innanzitutto "il contesto viziato del sistema teatrale italiano", e poi, nella misura possibile, certe abitudini malsane delle ultime generazioni, deridendole o drammatizzandole. Sabato 12 maggio 2012, sala Orfeo: TAVOLA ROTONDA, DRAMMATURGIA E CRITICA: UNA DIALETTICA NECESSARIA coordina Attilio Scarpellini - Direttore dei Quaderni del Teatro di Roma interviene il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea con Maria Letizia Compatangelo (Presidente), Angelo Longoni e Giuseppe Manfridi (Vicepresidenti). Una dialettica necessaria tra due "antiche" discipline teatrali che nel vuoto del contesto italiano reagiscono inventando strategie di sopravvivenza e di crescita. Una dialettica necessaria tra chi,pur vivendo nello stesso mondo professionale, paradossalmente si conosce poco e spesso si fraintende vicendevolmente. Una dialettica necessaria per capire dove sta andando il teatro italiano, sospeso tra antiche glorie e incerti presenti, tra drammaturgie inattuali e drammaturgie del futuro, tra recensioni invocate e poi maledette.
14.6.14
 

COATTO UNICO


1997 "COATTO UNICO" di Giorgio Tirabassi, S. Santarelli - regia L. Scaramella. Nato per una precisa scelta non è mai stato rappresentato nei teatri tradizionali, ma solo nelle periferie romane e al carcere di Rebibbia. Lo spettacolo non è mai uscito da Roma, proprio come spesso accade ai personaggi che racconta, i 'coatti' veri, che trascorrono la vita nello stesso quartiere, con gli stessi amici e allo stesso bar si sempre, dove fanno le stesse battute e ridono delle stesse cose, eterni come la città  di cui sono parte integrante, al pari del Colosseo e di San Pietro.E anche GIORGIO TIRABASSI, che dello spettacolo è autore e interprete, nonostante il successo della fortunata serie televisiva 'DISTRETTO DI POLIZIA' e di 'BORSELLINO', non ha mai smesso di essere profondamente 'dentro' la sua città  e di continuare a scattare istantanee ironiche e spietate di alcuni esempi di varia umanità  in cui ciascuno può riconoscersi. Dando, da solo in palcoscenico, vita e voce a molteplici personaggi: dal 'tossico' che ironizza sulla sua difficile quotidianità, dall'evasore fiscale arrogante strafottente; da 'Nello' e 'Rufetto', due maldestri ed esilaranti rapinatori, ad un padre alle prese con le domande incalzanti e, talvolta, imbarazzanti del figlio. La città  è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello che la periferia può ospitare: condomini alla 'Orwell', campi nomadi, discariche, mezzi pubblici fantasma, ecc. Lo spettacolo può far sorridere e anche riflettere il pubblico di qualunque parte d'Italia e di ogni età, con le sue conversazioni rubate in un bar, su un autobus affollato o in un grande magazzino nelle ore di punta, con il disagio urbano narrato attraverso i suoni del blues, dello stornello e del rap, da un cantante di strada come se ne vedono molti nei sotterranei della metropolitana e nelle piazze. Per la circostanza, in questo percorso musicale, che fa da contrappunto a tutto o spettacolo, Giorgio Tirabassi sarà  accompagnato sulla scena da due musicisti. Riprese video Ulisse Benedetti per l'archivio storico dell'Ass. Cult. Beat 72.
14.6.14
 

PLANET (duo)


Coreografia ed interpretazione Rachele Caputo e Franco Senica Intervento visivo Mario Romano Musiche John Cage, Benjamin Britten, Alfredo Santoloci Concerto di Danza, Musica e Poesia Tre quadri : haiku, planet, sogno maggio 2009
14.6.14
 

SHORTTHEATRE 2011 - Fabrizio Ferracane / Daniele Pilli / Michele Riondino - W Niatri


"Teatro India 18 settembre 2011 Fabrizio Ferracane / Daniele Pilli / Michele Riondino ""W Niatri"" di Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino, drammaturgia a cura di Linda Dalisi, consulenza dammaturgica Andrea Camilleri, con Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino disegno luci Luigi Biondi, regia Fabrizio Ferracane Daniele Pilli Michele Riondino, ufficio stampa Claudia Scuderi, foto di Giuseppe Distefano, una produzione Associazione Culturale Teatrusica in collaborazione con Palermo Teatro Festival, organizzazione e cura Annalisa Gariglio-Associazione Culturale PerPetra. W Niatri nasce dall'incontro di cinque pensieri, di cinque creatività : la drammaturgia scenica si è intrecciata con la regia, l'autorialità  dell'attore ha incontrato quella del disegno luci, la scrittura si è fusa con l'azione. Tre attori-registi, una drammaturga e un disegnatore luci si sono riuniti intorno a tre personaggi forti e li hanno portati a raccontare la loro storia, il senso di un'amicizia vissuta galoppando staticamente dei sogni, nell'asfissia della strada in cui si ritrovano ogni giorno, sempre uguale e sempre confinante con un ""fuori"" impenetrabile. La lettura di testi di riferimento più svariati, dalle poesie di Dylan Thomas, alle teorie di Galilei, da Emily Dickinson ai fumetti di Andrea Pazienza, è stata nutrimento per le improvvisazioni e queste hanno costituito a loro volta materia viva per la costruzione dello spettacolo. La scelta della combinazione dei diversi dialetti è stata fortemente voluta, come quella dell'alternanza di più piani narrativi che aiutassero lo spettatore a lasciarsi portare in una dimensione a volte onirica a volte molto reale, senza mai concedere fino in fondo la risposta rispetto al dove sia la verità . Il risultato è un percorso nel sogno: quello nascosto, quello di una vita diversa, quello ricorrente, quello infranto, quello indispensabile alla sopravvivenza della propria memoria. Andrea, Mimmo e Uccio diventano, nel contrasto di uno spazio vuoto ma delimitato da una rete che chiude l'intero boccascena, e sullo sfondo di un' altrettanto fitta rete di parole scritte, l'anima di una scoperta involontaria: quella della relatività  dei sistemi in relazione tra loro. Le luci sono, in questo lavoro, parte attiva e viva della costruzione, intervenendo quasi demiurgicamente a svelare di volta in volta il senso profondo di quello che accade. L'aspetto fondamentale di tutto il lavoro è stato l'ascolto di tutte le voci e la coralità che ne è derivata, pur non senza difficoltà  e ostacoli, ma sempre con l'obiettivo comune di una ricerca continua di restituzione della nostra necessità ."
14.6.14
 

DIPINGEA - LA RIVOLUZIONE PITTORICA DI CARAVAGGIO


Castello di Capalbio 30 luglio 2011 "DIPINGEA - LA RIVOLUZIONE PITTORICA DI CARAVAGGIO" Narrazione musicate per pianoforte, voce narrante e i quadri di Caravaggio. Introduce a Caravaggio a Lampedusa Mostra fotografica di Jean-Marc Caimi dal reportage fotogiornalistico di Jean-Marc e Joelle Caimi. Narrazione Erasmo Scinicarelli, al pianoforte Natalia Valentini. Per la rassegna ItinerArte 2011, promossa dall'Art Factory Nitam, dalle Associazioni Yes-Art e Capalbio Art, all'interno del Castello di Capalbio, con "Dipingea", la figura di Caravaggio, la sua rivoluzione pittorica, viene accostata ad una narrazione musicata pianisticamente ed il tutto si affianca, in maniera oltremodo originale, ad un reportage fotografico dal titolo "Caravaggio a Lampedusa"
14.6.14
 

Teatroinscatola - Quando vai via


Teatro India 10 Aprile LA MIA POETICA sulla drammaturgia Italiana Contemporanea 'TEATROINSCATOLA" venti mise en espace di nuovi autori. C'è l'amore nelle forme più estreme e marginali nei venti frammenti poetici e realistici di un discorso complessivamente amoroso in un'epoca anaffettiva. 'Quando vai via' di Rosalinda Conti con Valerio Camelin e Danilo Celli.
14.6.14
 

La donnola sotto il mobile bar - II Atto


"Teatro Vascello dal 27 Aprile al 1 Maggio “LA DONNOLA SOTTO IL MOBILE BAR� variazioni su Harold Pinter, adattamento e regia di Marcello Cotugno, con i giovani attori neodiplomati della Link Academy, European Academy of Dramatic Art di Roma. Direzione artistica Alessandro Preziosi. Caleidoscopico collage di micro testi pinteriani che vanno dagli anni ‘50 del 1900 al 2002 e compongono un ritratto della condizione del mondo in cui viviamo nel quale continua, comunque e tenace, ad aggirarsi la vita. Lo spettacolo nasce come esperimento didattico di simulazione di un evento spettacolare. Il cast è composto da 18 attori diplomati della Link Academy, che per la prima volta si cimentano da professionisti sia con il palcoscenico sia con le molteplici declinazioni artistiche, organizzative e tecniche della messa in scena. I ATTO: 1 Lola 1: Alessandro Bruno, Pierfrancesco Scannavino, Veronica Baleani, Luca Di Gennaro 2 Lola 2: Giuseppe Artale, Valerio Peroni 3 Black and White: Sara Borghi 4 Il Candidato: Alessandro Bruno, Federica Iacono 5 Invito al tè: Pierfrancesco Scannavino, Veronica Baleani, Luca Di Gennaro, Valerio Peroni, Federica Iacono, Krzysztof Bulzacki 6 Guai in fabbrica: Krzysztof Bulzacki, Jessifer Adino 7 Tess: Maurizio Della Michelina II ATTO: 1 Il nuovo ordine del mondo: Virginia Vassura, Chiara Da Ronche 2 Dialogo a tre: Veronica Baleani, Carlo Trampetti, Salvatore Cuomo 3 Offerta speciale: Sara Borghi, Virginia Vassura, Alessandro Bruno, Giuseppe Artale, Vincenzo Pezzopane, Salvatore Cuomo, Maurizio Della Michelina 4 L’esame: Krzysztof Bulzacki, Carlo Trampetti, Pierfrancesco Scannavino 5 Notte: Vincenzo Pezzopane, Francesca Albanese 6 Il nuovo ordine del mondo 2: Luca Di Gennaro, Valerio Peroni, Salvatore Cuomo, Federica Iacono 7 Conferenza Stampa: Vincenzo Pezzopane, Veronica Baleani , Valerio Peroni , Pierfrancesco Scannavino, Francesca Albanese, Carlo Trampetti"
14.6.14
 

Le Troiane - Spara/Trova il tesoro/Ripeti


"Accademia degli artefatti con Francesca Mazza regia di Fabrizio Arcuri Teatro in Scatola dicembre 2010 Roma"
14.6.14
 

TU (NON) SEI IL TUO LAVORO


"Compagnia Sandro Mabellini UN ALTRO AMLETO di Magdalena Barile uno spettacolo di Sandro Mabellini con Mirko Ciotta (Amleto) Valeria Almerighi (Ofelia) Sara Corso (Gertrude) Antonio Grimaldi (Claudio) found footage sound Giuseppe D'Amato in coproduzione con Armunia in collaborazione con Corte Ospitale di Rubiera produzione esecutiva Beat 72 prima nazionale / durata 70' Si entra nel mondo di Amleto attraverso una sorta di ""grande fratello"". Ne è protagonista una famiglia dei nostri giorni, proprietaria di una fabbrica d'armi, alle prese con un figlio che non vuole prendere in mano l'azienda ereditata dal padre. Che se la prende con lo zio e la madre, e ogni tanto pensa di ucciderli. Il linguaggio è quello che una famiglia del genere parlerebbe oggi, quotidiano a tutti i livelli. Il parlato nasconde più che rivelare; le tensioni esplodono in modo del tutto irrazionale. Una saga familiare frammentata, non troppo narrativa. Con le telecamere puntate solo al momento giusto. Sandro Mabellini si è diplomato nel 1992 alla Scuola di Teatro di Bologna, specializzandosi nel 2004 con Luca Ronconi come regista, nel 2007 con la Socìetas Raffaello Sanzio come performer, nel 2009 con Ariane Mnouchkine come attore e nel 2011 con Fanny & Alexander e Jan Fabre sempre come performer. Fra le sue regie, Tu (non) sei il tuo lavoro di Rosella Postorino, Gli straccioni e Il Dottor Gadda e l'Ingegner Manganelli di Tiziano Scarpa, Il gabbiano di Martin Crimp, Qualcuno arriverà di Jon Fosse. Magdalena Barile ha 29 anni. Diplomata nel 2002 all'Accademia d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Allieva di Renata Molinari. Vive a Milano dove lavora come autrice televisiva (L'albero Azzurro, Camera Cafè, Affari di famiglia) e teatrale (Amazzonia, Manuel e Miranda, La Maga Olga, In Tumulto, Piombo, Lait, Fine Famiglia, Piccoli Pezzi). Nel 2011 ha pubblicato con Titivillus il volume One Day, finalmente vivere servirà  a qualcosa, in collaborazione con Accademia degli Artefatti). lunedì 4 luglio Castello Pasquini Castiglioncello (LI)"
14.6.14
 

Buon Compleanno


Colosseo Nuovo Teatro 5 marzo 2012 "Buon Compleanno Pier Paolo". Un'occasione per rivivere - nel novantesimo anniversario della nascita - il pensiero poetico, politico e civile di Pier Paolo Pasolini. La festa si apre la mattina del 5 marzo a Casarsa (Friuli), con una manifestazione pensata per gli studenti, e prosegue la sera a Roma per iniziativa dell'Associazione Culturale Porta Nova e dell'Associazione Culturale Musicale Beat 72, e grazie al sostegno della Provincia di Roma.Una vera festa che intende salutare, con amore e leggerezza, il compleanno di uno tra i più grandi poeti del novecento. La kermesse occuperà tutti gli spazi del Colosseo Nuovo Teatro. Il foyer, con annesso catering per gli ospiti, sarà trasformato in sala espositiva per la mostra fotografica di Mario Dondero "Pasolini e Roma": una collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, sottolineata dalla partecipazione alla serata del direttore Angela Felice. Musica dal vivo e interventi live di artisti che canteranno e leggeranno brani tratti dall'opera del poeta, animeranno ogni spazio. Nella sala teatro sarà presentato l'inedito filmato, realizzato per la Rai del Friuli Venezia Giulia, Pasolini in Friuli di Mario Rizzarelli, sulla prima giovinezza del poeta. Seguirà la proiezione dei film documentari La voce di Pasolini di Matteo Cerami (2006) e Via Pasolini di Andrea Salerno (2005). Fra gli artisti che si esibiranno: Aisha Cerami, Lucilla Galeazzi, Lucianna De Falco, Sandra Toffolatti, Patrizia Zappa Mulas, Carmen Giardina, Federica Marchettini, Tiziana Avarista, Giacomo Zito, Fabio Gomiero, Michele Botrugno, Nuccio Siano. Musicisti: Roberto Marino (pianoforte e arrangiamenti), Salvatore Zambataro (fisarmonica e clarinetto), Andrea Colocci (Contrabasso) Nuccio Siano, promotore dell'iniziativa, frequenta da anni l'opera del poeta. Le più recenti produzioni sono state la raccolta delle Canzoni di Pasolini con Aisha Cerami e la messa in scena di un'opera giovanile e poco conosciuta, Un pesciolino.
14.6.14
 

LADY HERODIAS, IL SOGNO


Teatro Tordinona dal 19 al 31 ottobre 2010 "LADY HERODIAS, IL SOGNO" scritto e interpretato da Luisa Sanfilippo, diretto da Vincenzo Sanfilippo. Questo dramma immagina una Erodiade che col passare del tempo ha elaborato una sua realtà  che, senza tuttavia cancellare gli antichi tragici ricordi, si è trasfigurata in un intenso sentimento emotivo che la spingerebbe ad accostarsi al martire con spinte viscerali contraddittorie. Lo spettacolo è stato proposto nella Rassegna teatrale sotto il segno della sensualità  della leggendaria figura biblica della bellissima Salomè che, danzando sensualmente per Erode, chiese la testa di Giovanni Battista. La rassegna è curata da Lucio Castagneri ed è promossa dall'Enpals/Enap. Il testo scaturisce da una nuova consapevolezza intrisa di sofferenza dell'esistere. Luisa Sanfilippo scrive e interpreta il personaggio di Erodiade perchè figura centrale del dramma vista nella sua immensa solitudine e amarezza. Con Erodiade il mito della giovinezza e della bellezza, riferito a Salomè, non è più il centro intorno a cui ruotano gli avvenimenti. Erodiade è sempre più disperata nella sua ricerca di assoluto, di qualcosa che va oltre. Ed è proprio in questo stato interiore proiettato verso l'estremo che scaturisce la scrittura del testo costruito sull'enigma di questa femminilità  colta in un lento disfarsi e precipitare nel nulla. Il titolo del lavoro 'Lady Heròdias, il sogno' ha una dimensione scritturale onirica. Probabilmente perchè il sogno, in genere, può essere considerato una descrizione infedele della realtà che viene elaborata e perfezionata a secondo delle proprie esigenze creative. Nel gioco dei prestiti, delle contaminazioni e delle contrapposizioni letterarie sull'argomento (dalla Salomè di Wilde, all'Herodias di Jules Massenet, e Giovanni Testori ) si immagina una Erodiade che col passare del tempo - tempo di passioni, desideri bordeline inconfessabili  ha elaborato la sua realtà  oltre il vissuto: non ha cancellato i trascorsi funesti ricordi (aver determinato il crudele destino di Giovanni Battista), ma li ha trasformati in materiale onirico e dunque in potenzialità  introspettiva ed intensità  emotiva. In Lady Erodiade, immaginata in età  matura, sembra quasi che questa sua introspezione - cercando di fare il resoconto del proprio vissuto retroattivo - voglia ridimensionare lo spazio della sua complessa e deviante esistenza; sembra che voglia, addirittura, riscattarsi dai pregiudizi, da un insieme di negatività  che l'hanno inchiodata ad una immagine di donna-simbolo di spietatezza interiore....Pur nella sua precaria coscienza, la principessa sembra avvertire il peso della condanna di essere stata la 'mandante' o complice di un gesto eclatante; di aver costretto la figlia Salomè a danzare per Antipa (celando e negando pubblicamente questa sua iniziativa), in modo da ottenere la testa decapitata del Battista. Nelle sue esplorazioni oniriche l'ego di Erodiade, determinato e a volte astioso, sembra d'un tratto diventare impalpabile, comincia a sciogliersi, confessarsi (mentre Lei dorme un'altra Erodiade si desta). Ma il sognare della principessa ebraica e anche proiezione di una voglia di riaccostarsi al Battista con un'ottica differente - non priva di sentimenti contraddittori - desiderando soprattutto la sua indulgenza e benevolenza. Nel lavoro si cercano di capire le motivazioni che l'hanno spinta a compiere quel gesto delittuoso. Tale gesto potrebbe aver avuto origine, non solo perchè aveva intuito il pericolo di essere defraudata del suo regno a causa della forte attrazione che il Re Erode Antipa provava per Salomè, ma anche da conflitti interiori inestricabili con radici molto più profonde. Nella resa scenica Erodiade cerca di aggrapparsi al suono della propria voce fatta di ricordi, gelosie, imprecazioni, tentativi di trasfigurare le sue controverse passioni nel linguaggio simbolico molto vicino ad una desiderata redenzione. E' solo un tentativo, non una certezza. Riprese video Ulisse Benedetti per l’archivio storico dell’Ass. Cult. Beat 72.
14.6.14
 

CASA USHER


Padiglione Borghese 1983 "CASA USHER" coreografie compagnia Jan Sutton.
14.6.14
 
 
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